Ammissibili i quesiti elettorali sulla legge n. 270 del 2005? Ragionamenti intorno alla giurisprudenza costituzionale

AutoreMorrone A.
Pagine471-481
471
Andrea Morrone
AMMISSIBILI I QUESITI ELETTORALI SULLA LEGGE N. 270 DEL 2005?
RAGIONAMENTI INTORNO
ALLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE
SOMMARIO: I. Premessa. - II. Oggetto e finalità dei due quesiti abrogativi. - III. La natura e la struttura della
legge n. 270 del 2005. - IV. Il “principio abrogativo” nei due quesiti, tra oggetto e intentio. - V. La
giurisprudenza costituzionale: pro o contra l’ammissibilità dei due quesiti?
I. Premessa
L’ammissibilità delle due richieste di referendum abrogativo in materia di legge
elettorale deve essere valutata tenendo conto della giurisprudenza costituzionale. I di-
scorsi che tendono a spostare il ragionamento fuori dai confini del giudizio di ammissi-
bilità, e a dimenticare il ruolo che spetta alla Corte costituzionale nel nostro ordina-
mento costituzionale, rischiano di sviare l’attenzione dell’interprete.
È vero: a partire dalla storica sent. n. 16 del 1978 si è “fortemente ridimensionato
l'istituto del referendum abrogativo non solo con l'affermazione di principi di inam-
missibilità delle richieste non espressamente contemplati nel nostro ordinamento p o-
sitivo, ma anche con la tacita avocazione che la Corte ha fatto a se stessa di tutti i cr i-
teri discrezionali pe r l'individuazione delle ( …) condizioni di inammissi bilità”. Ciò
nonostante, è compito dell'interprete e, quindi, un dovere per la stessa Corte costit u-
zionale, “prefigurare parametri oggettivi di giudizio”1, per fugare ogni dubbi o che le
decisioni di ammissibilità assomiglino più alla “cabala” che a un giudizio di diritto costi-
tuzionale.
Proprio a partire da questo indirizzo, la tesi che si vuole sostenere è che i due que-
siti referendari, presentati l’11 luglio 2011, diretti all’abrogazione della legge n. 270 del
2005, possono essere resi coerenti con i precedenti e, per questo, ritenuti ammissibili.
II. Oggetto e finalità dei due quesiti abroga tivi
Il primo (d’ora in poi “quesito n. 1”) ha a oggetto la legge n. 270 del 2005 e ne
propone l’abrogazione integrale. Il secondo, invece, (“quesito n. 2”) ha a oggetto alcu-
ne disposizioni normative della medesima legge e, precisamente, tutti gli alinea che
stabiliscono o la sostituzione o la soppressione o l’aggiunta di prescrizioni necessarie
affinché la legge n. 270 del 2005 possa realizzare l’obiettivo di introdurre l’attuale
formula elettorale proporzionale con premio di maggioranza.
I due quesiti hanno una differente estensione materiale, tale per cui il primo è di
portata più ampia del secondo. Aspetto rilevante ai fini del giudizio circa la concentra-
zione dei quesiti che, proprio per le differenze formali che oggettivamente li identifica-
1 Le frasi citate sono riprese dalla fondamentale voce sul Referendum curata da ALDO LOIDICE e AL-
BERTO BRIGHINA p er l'Enciclopedia giuridica “Treccani” (ad vocem, Roma 1989, pag. 14). Questo scritto
vuole essere un omaggio al Maestro Aldo Loidice per la sua scienza e la s ua scuola. Pur essendo stato scrit-
to prima della sent. n. 13 del 2012, che ha dichiarato inammissibili entrambe le richieste di referendum a-
brogativo della legge n. 270 del 2005, i contenuti di questo saggio c onservano intatte, secondo me, le ragio-
ni problematiche che l o hanno ispirato, che sono sintetizzate proprio nel testo dal quale si è presi le mo sse
nell'incipit.

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT