La disciplina di conflitto delle obbligazioni contrattuali ed extracontrattuali nelle proposte di regolamento comunitario 'Roma I' e 'Roma II': il coordinamento tra i due strumenti
Autore | Luciano Garofalo |
Pagine | 129-146 |
SO M M A R I O : 1. Introduzione. – 2. Cenni sulle nuove tendenze del diritto internaziona-
le privato contemporaneo emergenti dai progetti di “Roma I” e “Roma II”. – 3.
La vis actractiva della lex contractus. – 4. La disciplina di conflitto delle fattispe-
cie di responsabilità riconducibili alla “culpa in contraendo”. – 5. Conclusioni.
1. L’avanzato stato di elaborazione, da parte delle istituzioni
dell’Unione Europea, dei progetti di regolamento di Roma I e Roma
II – e cioè, per uscire dalle sigle e dagli acronimi, del futuro regola-
mento comunitario sulla legge applicabile alle obbligazioni contrat-
tuali (c.d. “Roma I”) e del futuro regolamento comunitario sulla legge
applicabile alle obbligazioni non contrattuali (c.d. “Roma II”) – con-
sente un primo approccio critico ai relativi testi.
Deve essere, peraltro, subito precisato come si discuta di docu-
menti che, pur se in stadi diversi di elaborazione, non sono stati an-
cora trasfusi in atti normativi. È opportuno, quindi, far precedere ogni
osservazione da una chiara avvertenza metodologica: tutte le consi-
derazioni interpretative e sistematiche che si fanno valgono rebus sic
stantibus, e cioè, con esclusivo riferimento ai documenti sino ad ora
prodotti dalle istituzioni comunitarie1.
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1 Più in particolare è metodologicamente corretto segnalare come, per questo studio, sia stato
utilizzato quale testo di riferimento del progetto di “Roma I” la Proposta di Regolamento del
Parlamento europeo e del Consiglio sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali (Roma I)
(COD); in http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/com/2005/com2005 _0650it01.pdf.
LUCIANO GAROFALO
LA DISCIPLINA DI CONFLITTO
DELLE OBBLIGAZIONI CONTRATTUALI
ED EXTRACONTRATTUALI
NELLE PROPOSTE DI REGOLAMENTO
COMUNITARIO “ROMA I” E “ROMA II”:
IL COORDINAMENTO TRA I DUE STRUMENTI
130 Annali della Facoltà di Giurisprudenza di Taranto — Anno I – N. 1
Potrebbe, infatti, accadere che tali considerazioni risultino all’im-
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scorso, mutassero gli elementi testuali di riferimento.
Del resto, solo quando un testo normativo diventa tale, con la sua
adozione e conseguente entrata in vigore e, quindi, con il suo inseri-
mento in un contesto ordinamentale dato, è possibile procedere a cor-
rette operazioni interpretativo – ricostruttive. Solo allora, infatti, si ha
quel contesto storico e sistematico – fornito dall’ordinamento giuri-
dico nel quale le disposizioni da interpretare sono chiamate ad ope-
rare – che è notoriamente imprescindibile per l’esercizio della fun-
zione interpretativa.
Peraltro, ferma restando la consapevolezza della relatività delle
considerazioni che si effettuano e delle soluzioni interpretative che si
propongono, non è inutile affrontare le tematiche in discorso anche
nell’ottica de jure condendo.
Infatti, da un lato, è possibile utilizzare tali testi – per l’autorevo-
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ternazionale privato contemporaneo2.
Dall’altro lato, perché costituisce un indubbio compito della dot-
trina collaborare all’attività legislativa fornendo a quest’ultima un
diritto da esso individuati utilizzando percorsi che risultino corretti
una prospettiva di coerenza complessiva del sistema.
Ferme, quindi, le esposte considerazioni di metodo, intendiamo
con il presente lavoro contribuire al dibattito che si sta sviluppando
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predisposte.
2. Come abbiamo rilevato nel paragrafo precedente, l’approfondi-
mento dei temi indicati è di particolare importanza perché consente
in primis di accertare alcune delle nuove tendenze del diritto inter-
Per “Roma II”, invece, il cui stadio di elaborazione risulta ben più avanzato, è stata utilizzato
il 25 giugno 2007; 2003/0168(COD), C6-0142/2007, PE-CONS 3619/07; in http://register.consi-
lium.europa.eu/pdf/it/07/st03/st03619.it07.pdf
2 Vedi infra paragrafo 2.
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