Capitolo primo. Nuovi modelli di relazioni istituzionali

Pagine21-37

Page 21

@1. Pubbliche amministrazioni in rete

Nell'ultimo quindicennio si è affermata una visione che individua nella tecnologia informatica e telematica la leva strategica per l'ammodernamento dello Stato.

Le iniziative che a livello internazionale si vanno sviluppando tendono a disegnare un modello di pubblica amministrazione che poggia essenzialmente su un sistema basato su un insieme di relazioni istituzionali a rete.

Un processo di tale natura implica l'intensificazione del flusso informativo tra centro e periferia e il coinvolgimento nel sistema delle diverse realtà amministrative a livello nazionale e regionale.

Attivare il processo di rinnovamento della P.A. per giungere a un modello più partecipato ed efficiente richiede di acquisire una capacità di progettazione congiunta tra le diverse componenti istituzionali e sociali e la disponibilità all'uso dei mezzi e degli strumenti tecnologici. Sarà in tal modo possibile costituire un sistema integrato delle amministrazioni pubbliche, attraverso l'accelerazione dell'utilizzo consapevole delle applicazioni telematiche.

L'affermarsi di una cultura dell'innovazione dipende, d'altra parte, anche dalla reale disponibilità di tecnologie adeguate e quindi dal potenziamento delle infrastrutture di rete e dei sistemi software che le governano, ma anche dal diffondersi di un nuovo concetto di cittadinanza e di governo, basato su una maggiore consapevolezza delle potenzialità della rete.

Le linee strategiche verso cui si muove la comunità internazionale possono così riassumersi:

1) consentire a tutti i cittadini di entrare nell'era digitale e di disporre di un collegamento on-line;

2) favorire gli investimenti industriali nel settore con particolare attenzione alla formazione degli addetti;

3) garantire un percorso che generi inclusione e non esclusione.

Page 22

Ciò implica la necessità di attivare strategie generali, a partire dalla modernizzazione delle amministrazioni pubbliche attraverso:

- azioni per la valorizzazione del patrimonio informativo digitale come supporto ai processi decisionali e gestionali;

- disegno di architetture di sistemi basate su una rete dinamica di soggetti pubblici, centrali e locali, orientata a superare l'idea di un'amministrazione centralistica e statica;

- affermazione del principio della condivisione di risorse e informazioni da parte di tutti i soggetti che concorrono alla definizione di procedimenti amministrativi.

Quest'ultimo punto implica l'affermarsi della cultura di una cooperazione applicativa, tale da consentire ai cittadini di avere un'unica interfaccia nella P.A. Ciò può attuarsi solo in presenza di un quadro normativo, tecnologico e organizzativo armonico, in grado di consentire alle comunità statali di sfruttare appieno le opportunità fornite dallo sviluppo del'ICT (Information and Communication Technology).

Un progetto di tale natura rappresenta una sfida di valore strategico, su cui i governi devono giocare il loro futuro economico, sociale e culturale.

Si tratta, innanzitutto, di utilizzare in modo diffuso le nuove tecnologie negli uffici pubblici, a partire da un collegamento comune a una rete che dia informazioni e consenta di scambiare dati fra gli operatori, i funzionari e i dirigenti dei servizi pubblici e tra questi e i cittadini o le imprese.

Il modello deve prevedere una grande rete nazionale (il sistema pubblico di connettività) che colleghi tra sé tutte le amministrazioni pubbliche per coprire le esigenze di scambio di dati di tutti i funzionari pubblici all'interno dei vari uffici. Tale rete dovrà quindi avere tutte le funzionalità per consentire in primo luogo alle amministrazioni pubbliche, e quindi ai cittadini e alle imprese, l'accesso alle informazioni e ai servizi.

La realizzazione di un sistema nazionale di connettività rappresenta uno dei fattori di maggiore rilievo nel percorso verso la riorganizzazione dei servizi delle P.A., in quanto, se correttamente realizzato, sarà in grado di fornire servizi e di regolare con velocità e senza oneri aggiuntivi il sistema delle P.A. (v. Appendice, All. 2)

Page 23

L'iter descritto, tuttavia, può realizzarsi solo sulla base di una forte volontà delle istituzioni pubbliche e di una propensione alla collaborazione e alla condivisione di risorse informative da parte dei vari responsabili degli uffici.

L'altro aspetto irrinunciabile è l'avvio di un processo di formazione dei funzionati che preveda di far crescere fra essi la cultura della rete, veicolando la convinzione che la rete nazionale sia un supporto formidabile per il loro lavoro, in quanto consente di abbreviare i tempi per l'erogazione dei servizi a tutto vantaggio dei cittadini, ma anche degli stessi funzionali.

Per attuare questo scenario dovrà realizzarsi la rete fisica e, nello stesso tempo, si dovrà compiere uno sforzo per incrementare il numero delle postazioni di lavoro collegate (auspicabilmente ciascun posto di lavoro dovrebbe essere collegato in rete).

Altro fattore indispensabile in questo quadro è la riorganizzazione degli uffici e, conseguentemente, dei servizi, superando l'inadeguatezza e i ritardi degli apparati burocratici, secondo il principio che niente è più deleterio di una rete che metta in mostra l'inefficienza e le distorsioni degli uffici.

Quindi una radicale riorganizzazione dell'apparato pubblico e la sua semplificazione. Ciò implica la rivisitazione di tutti i procedimenti (il rilascio di un certificato o l'erogazione di un servizio), cercando di eliminare i passaggi inutili, le duplicazioni, le azioni fatte solo per prassi, e non per reale necessità, insomma la ridefinizione generale delle fasi dell'iter burocratico, puntando a coglierne i difetti e a eliminarli, nell'ottica di una maggiore efficienza e di una maggiore soddisfazione dell'utente, oltre che di un risparmio di risorse, in termini di tempo e di costi di lavorazione.

Per un reale successo di questa nuova impostazione, di natura tecnologica, organizzativa e funzionale, c'è una condizione, che direi necessaria, ossia il ruolo da assegnare agli enti locali, sia come soggetti fornitori di informazioni, sia come attori nei processi di cooperazione che coinvolgono più amministrazioni, sia, soprattutto, come erogatori di servizi finali verso i cittadini. Proprio per questo motivo, pertanto, appare necessario individuare come obiettivo strategico, di rilevanza nazionale, lo sviluppo, a livello territoriale, di reti telematiche, alle quali si colleghi l'intero sistema della P.A. locale e centrale.

Page 24

Si parte dal presupposto che un apparato burocratico più snello e gestito il più possibile in forma elettronica, secondo le più moderne tecnologie, favorisca e renda competitivo il sistema paese, attraverso una rete di servizi, di regole e di organismi inquadrati all'interno di un'unica strategia coordinata dalle autorità governative centrali e locali.

Solo in tal modo può consolidarsi il rapporto di fiducia tra cittadino e/o impresa e P.A., nel segno dell'innovazione, della modernità e dell'efficienza.

Si tratta quindi di gestire in modo coordinato informazioni e servizi e di scambiarle in rete, secondo un'impostazione che garantisca rapidità di processi e sicurezza per gli utenti.

L'architettura così descritta si basa su presupposti tecnologici e di contenuto. Innanzitutto è necessario realizzare reti telematiche veloci e sicure attraverso cui scambiare le informazioni e su cui attivare servizi per gli utenti; in secondo luogo si dovranno creare le condizioni perché cittadini o imprese siano posti in grado di entrare in contatto con la P.A. nel suo complesso, con le medesime modalità operative, indipendentemente dall'amministrazione con cui interloquiscono, o dal luogo geografico da cui si attiva il contatto, in un contesto di sicurezza delle transazioni garantita.

Il modello che viene a delinearsi è orientato alla condivisione di dati fra amministrazioni diverse (ministeri, regioni, province, comuni, enti e aziende), attraverso processi di integrazione e scambio, sulla base di una interoperabilità telematica tra amministrazioni. Se le amministrazioni si trasmetteranno i dati necessari all'espletamento di servizi e procedure, si otterrà una maggiore velocità ed efficienza nell'erogazione dei servizi e il cittadino non dovrà più conoscere l'organizzazione e le competenze degli uffici pubblici nel momento in cui attiva l'interazione con la P.A. Potrà finalmente richiedere servizi esclusivamente in base alle proprie esigenze, indipendentemente da ogni vincolo di competenza amministrativa, territoriale o di residenza e non dovrà più fornire alcuna informazione che lo riguardi, già in possesso di una qualche amministrazione dello stato o della sua città.

Per realizzare questo modello si dovranno coinvolgere tutte le P.A., sia centrali che locali, e tutti gli organismi pubblici del paese: le regioni, le province, i comuni, le scuole, le Università, il sistema sanitario e gli ospedali, i centri per il lavoro e per l'impiego, le organizzazioni che gestiscono le attività e i flussi commerciali, il turismo, ecc.

Page 25

Le amministrazioni assumeranno sia il ruolo di sportello per l'accesso ai servizi pubblici, cioè di front-office, sia quello di back-office. Sarà loro compito...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT