Presentazione

AutoreNicola Palazzolo
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Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e l'enorme incremento del numero di soggetti connessi alla rete Internet, se da un lato hanno prodotto nuove opportunità di crescita culturale, sociale ed economica, dall'altro hanno reso urgente la definizione di regole comuni che definiscano diritti e assegnino responsabilità, senza le quali lo scenario della rete rischia di trasformarsi in un luogo senza confini e senza legge, in cui prevalgono i più dotati di risorse, di intelligenze o di strumenti.

Solo il diffondersi di un nuovo concetto di cittadinanza e di governo, basato su una maggiore consapevolezza delle potenzialità della rete e sull'affermazione del principio della condivisione di risorse e informazioni da parte di tutti i soggetti che vi concorrono, può determinare una crescita complessiva dell'innovazione che non crei emarginazione tra le categorie sociali e, a livello mondiale, tra gli stati. L'intervento pubblico sulla rete quindi non può limitarsi alla regolamentazione, né alla definizione degli standard per le forniture: deve invece dedicarsi al governo complessivo del quadro di riferimento, in modo tale che chiunque, di qualsiasi estrazione sociale o area geografica, sia messo in condizione di poter utilizzare la rete e i suoi servizi.

Se questa è, in estrema sintesi, l'idea forza del bel volume di Rosa Maria Di Giorgi, che ho il piacere di accogliere nella collana dell'ITTIG, e che già da sola fornisce l'immagine della passione civile che anima l'autrice, innumerevoli sono gli spunti che si traggono dalla lettura del libro: dalla difficile rincorsa del sistema Italia verso la società dell'informazione alle spinte decisive in questa direzione dell'Unione europea, dal ruolo propulsivo delle regioni e degli enti locali all'attuazione delle politiche di e-government, dalle prime leggi di riforma della P.A. al Codice dell'amministrazione digitale, dalle iniziative sperimentali di e-democracy all'affermazione del principio di accesso gratuito alle leggi.

Quello che colpisce di più è l'intreccio, e direi, l'interagire continuo e il riflettersi dell'una sull'altra, delle prospettive, quella politica, quella tecnologica e quella giuridica, un intreccio a cui...

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