Il rapporto tra prestiti e valore aggiunto nel Mezzogiorno di Andrea Ianni
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126Ilsistemafinanziario eilMezzogiorno
Appendice
ILRAPPORTOTRAPRESTITI
EVALOREAGGIUNTONELMEZZOGIORNO
AndreaIanni
1. Introduzione1
Recenti lavori hanno analizzato le caratteristiche finanziarie delle due
grandi ripartizioni territoriali italiane (il Centro Nord e il Mezzogiorno),
mettendoinluce,inparticolare,cheilrapportotraiprestitibancarieilPIL
èassaipiùbassonelleregioni meridionalirispettoa quellecentrosettentrio-
nali.Secondo alcuni autoriquesto fenomeno segnalerebbeunritardo nello
sviluppodelsistemafinanziariomeridionaleeunostacoloallacrescitadel-
l’economiadelMezzogiorno2.
Ilrapportotra prestitibancarie PILèun indicatore sinteticoeparziale
delgradodifinanziarizzazionediun’economia;essorisenteinevitabilmente
delledifferenticaratteristichedelsistemaproduttivo.L’indicatoreèinfluen-
zato anche dai criteri stati stici utilizzati per rilevare l’attività produ ttiva e
quellafinanziaria,nonchédalla disponibilità diinformazioni;sesi trascura-
nogli effetti di questifattori,l’utilizzoditaleindicatorepuò risultare fuor-
viante e indurre a conclusionierratecirca il grado di sviluppo delsistema
finanziario nelle diverse r egioni italiane. Occorre quindi inte rrogarsi sulla
realedimensione deldivariotraMezzogiornoeCentroNordladdovesiten-
gaconto delle differenze traisistemi produttivi delle dueareee deicriteri
adottatinellacontabilità regionaleenellestatistichebancarie.
L’analisisvoltainquestolavorosiriferisceaglianni1998-2003,periodoin
cuihannoiniziatoamanifestarsiconcrescenteintensitàalcunifenomeni-in
particolarela cessionedi creditibancari asocietàveicolo perle cartolarizza-
zioni-che siriflettonoinmisurasignificativa sulrapportotraprestitiePIL.
1 Banca d’Italia, Nucleo per la ricerca economica di Catanzaro. L’autore desidera
ringraziareper i preziosi suggerimenti e laconsulenzaprestata: Giorgio Albareto, Luigi
Cannari, Amanda Carmignani, Piero Casadio, Francesco Cataldi, Vincenzo Cavazzino,
Gaetano Chionsini, Alessio De Vincenzo, Ginette Eramo, Marco Gallo, Giorgio Gobbi,
GiovanniIuzzolino,FabrizioOrsatti,FabioPanetta,PaoloPiselli,TullioPrà,GiovanniBat-
tistaSala.Leopinioni espressesonoquelledell’autoreenonimpegnanolaresponsabilità
dellaBancad’Italia.
2Cfr.Giannola(2000).LatesisecondocuiunbassorapportotraprestitibancariePIL
derividalla presenza difenomenidi razionamento delcredito nelle regioni meridionali
e/o dalla inadeguatezza del ruolo delle banche a sostegno dello sviluppo territoriale è
peraltrolargamentediffusaneimedia eripresaanche,per esempio,nelDPEFpergli anni
2005-08.
Capitolo2.IlsistemabancariodelMezzogiorno:1990-2004127
Nellavoro, dopo aver richiamato ifattorichepossono distorcere il rap-
portotraiprestitieilPILnel Mezzogiornoe alCentro Nord(paragrafo 2),
siesaminail divariocorreggendotali distorsionietenendocontodelle diffe-
renticaratteristiche delle duearee(paragrafo 3). Ilparagrafo4 contiene le
conclusioni.
2. Sistemaproduttivoe fontidifinanziamento
Nel2003, secondoipiù recenti datidi contabilità regionale,ilrapporto
trai prestitibancari (al nettodelle sofferenze)eil PILa prezzicorrentiera
parial 40,7 percentonel Mezzogiorno eal93,0 per centoalCentro Nord.
(tavv.A.1eA.2).
Questaampia discrepanza risente tuttavia diimportantidifferenzenelle
caratteristichedellestrutture produttivedelleduearee:
(i) ilMezzogiornosicaratterizzaper una più elevata incidenza del valore
aggiuntodelleAmministrazionipubbliche sul totale del prodotto. Poi-
chéleAmministrazionipubblichefannoampioricorsoacanalidifinan-
ziamentodifferenti daquello bancario,il rapportotraiprestitibancari
eilvaloreaggiuntodovrebbeesserepiù propriamente calcolato per il
solosettoreprivato;
(ii) l’economiameridionalepresentaunamaggiorefragilitàrispettoal Cen-
troNord:laprobabilitàcheun’impresadelMezzogiornononsiaingrado
difarfronteaipropriimpegniconil sistemabancarioè piùelevatache
nellealtreareedelPaese,comerisultaevidentedallamaggioreincidenza
dellepartiteinsofferenzasultotaledeiprestiti.Nell’effettuareilconfron-
to,èquindinecessariotenerepresentecheoltreagliimpieghiinbonisil
sistemabancarioerogaanchesommecheiprenditoriexpostnonrestitui-
scono.Questesommevengonoinizialmenteclassificatedallebancheco-
meprestitiinsofferenza;poi,asecondadicomeevolveilrapportoconil
cliente,possonoesserecontabilizzatecomeperdite,ceduteadaltrisogget-
ti(peresempiomedianteoperazionidicartolarizzazione)oclassificatedi
nuovotraiprestitiinbonis(seilclientesuperalostatodidifficoltà).Quin-
di,sesivuoledisporrediunamisurapiùprecisadellesommecomplessi-
vamenteerogatedalsistemabancarioallaclientela,è necessarioaggiun-
gereaiprestiti“vivi”siale sofferenzesiai creditiinesserecheil sistema
bancariohacedutoasoggettinonbancari.Inquestolavoro,inparticola-
re, siaggiungeranno aicrediti in esserepresso il sistema bancariosia i
crediti ceduti a terzi nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione sia
quelliceduti a societàdi gestione di creditiproblematici(le cosiddette
badbanks);siapericrediticartolarizzati,siaperquellicedutiabadbanks
siprenderannoinconsiderazioneleconsistenzeinesserealladatadirife-
rimento,escludendoleoperazionidefinitivamentepassateaperdita;
(iii) nelMezzogiornooperano nonpochistabilimentidi impresechehanno
sedelegalealCentroNord.Mentreil valoreaggiuntodiquestiimpianti
vieneattribuitodallacontabilitàregionalealleareeincuilaproduzione
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