Il sistema bancario del mezzogiorno: 1990-2004
Autore | Ginette Eramo - Fabio Panetta |
Pagine | 79-125 |
Capitolo2
ILSISTEMABANCARIODELMEZZOGIORNO:1990-2004
diGinetteEramo eFabioPanetta
1. Introduzioneeprincipali conclusioni*
L’analisieconomica ha posto inlucelostretto nesso esistente tra
sviluppodel sistemafinanziarioe crescita economica.Unelevato gra-
dodiefficienzadegliintermediaricreditizi,lapresenzadimercatisvi-
luppati,ingrado di convogliare i finanziamenti verso le imprese con
favorevoliprospettivedicrescita,miglioranol’allocazionedellerisorse
e stimolano la formazione di risparmio, con effetti positivi sull’accu-
mulazionedi capitale1. Lericercheempirichehanno confermato che
lacrescitaeconomicaèpiùelevataneipaesidotatidisistemifinanziari
evoluti2.
Ancorpiùchenellealtreregioniitaliane,nelMezzogiornoilsiste-
ma finanziario è incentrato sulle banche, che forniscono quasi tre
quartideifondiesternialleimpreseegestisconopressochéperintero
ilrisparmiofinanziariodellefamiglie.Lastrutturadelmercatocrediti-
zio,lasuaevoluzioneneltempo,lacomposizionedellaproprietàdegli
intermediari sono pertanto cruciali per le prospettive dell’economia
meridionale.
Neglianni novantailsistema bancariodelMezzogiorno, alparidi
quellodelCentroNord,èstatointeressatodaunaprofondatrasforma-
zione,indottadallaprivatizzazionedegliintermediari,dall’aumentodi
concorrenza derivante dalla deregolamentazione dell’attività crediti-
zia,dalprogressonelcampodellatecnologiadell’informazioneedella
comunicazione.Negliannipiùrecentiunulterioreimpulsoalcambia-
mentoèvenuto dall’avviodell’Unionemonetaria.
* Leopinioniquiriportatesono quelledegliautori,enonimpegnanolaBanca d’Ita-
lia.SiringrazianoLuigiCannari,LeonardoGambacorta,AndreaGenerale, GiorgioGobbi
eAndreaIanni pericommenti ricevutisuuna precedenteversionedel lavoro.
1 Perunarassegna delnessotrafinanza esviluppoeunaanalisi deicanaliattraverso
cuiilsistemafinanziarioinfluenzalacrescitadell’economiarealesivedanoPagano(1993)
eLevine(1997).
2 Sivedaad esempioKingeLevine(1993a, b).
80Ilsistemafinanziario eilMezzogiorno
I mutamenti del sistema creditizio meridionale hanno raggiunto
proporzionirilevantinellasecondametàdel decennioscorso,quando
lebanche hanno fortemente risentito dei riflessi deldeterioramento
delcicloeconomicosulla redditivitàesullasoliditàdelle impreseaffi-
date.Trail1990eil2005sièpiùchedimezzatoilnumerodibanche
consedelegalenelSude nelleIsoleedèmutatalaproprietàdiinter-
mediarirappresentatividi quasitrequartidell’attivitàcomplessiva.
Letrasformazioni del sistemacreditiziodel Mezzogiorno, inparti-
colareilfortepesoacquisitonellaproprietàdellebanchedaoperatori
provenientidaaltreregioniitaliane,hannogeneratotimoriperipos-
sibilieffetti sulladisponibilitàesul costodeiservizibancari alle fami-
glieealleimpresemeridionali3.Inquestolavoro,dopoaverrichiama-
toiprincipalisviluppidelsistemabancarioitalianoneglianninovanta
(paragrafo 2), vengono esaminati i cambiamenti intervenuti nella
strutturadelsistema creditizio meridionale (paragrafo 3). Successiva-
mentesianalizzano glieffettidiquestetrasformazionisuibilanciban-
cari(paragrafo4).Nelparagrafo5vengonoanalizzati idiversi indica-
toridelladisponibilitàdicreditonel Mezzogiorno,correggendo ledi-
storsionitrascuratedaiprecedentilavori.Infine,ilparagrafo6esamina
l’evoluzionedelcostodelcreditonellediverseareedelPaese.Iprinci-
palirisultatisono iseguenti.
DallametàdeglianninovantalebanchedelMezzogiorno,traendo
vantaggiodaltrasferimentodirisorsepatrimonialiegestionalidapar-
tedegliintermediaridelCentroNord,hannomiglioratol’efficienza,
con benefici significativi per il finanziamento dell’economia locale4.
Essehannoinvertitolaprecedentetendenzaall’aumentodeicosti,mi-
gliorato la qualità dell’attivo, accresciuto la redditività del capitale;
hannonelcontempoampliatolagammadeiprodottioffertiallaclien-
tela,diversificandoi ricaviafavoredeiservizi.
Ladiffusionedeglisportelli sul territorio nazionale ha migliorato
ladisponibilitàdiservizi bancari sia nel Centro Nord, sia nel Mezzo-
giorno.Nelle regioni meridionali il numero disportelli pro capiteè
quasiraddoppiato,marimaneinferiore aquello dellearee centro-set-
3 Adesempio,Giannola (2003)eFerri eInzerillo(2002)sostengono cheilprocesso
diristrutturazionedelsistema bancariodelMezzogiornopotrebbe averridottoladisponi-
bilitàdifinanziamenti perleimprese meridionali.Sullariorganizzazionedelsistema ban-
cariomeridionale sivedano anchei recenticontributi diMattesini eMessori (2004)e di
BonginieFerri (2005)
4 L’analisiempirica diLucchetti, Papie Zazzaro(2001) mostra,con riferimentoal-
l’Italia,che bancheinefficientiesercitano un’influenza negativasulla crescita delPIL re-
gionale.Samolyk(1994) trovarisultatianaloghi pergliStati Uniti.
Capitolo2.IlsistemabancariodelMezzogiorno:1990-200481
tentrionali.IlconfrontodivieneperòfavorevolealMezzogiornosegli
sportellivengonorapportati-invececheallapopolazioneresidente-a
grandezzechemeglioapprossimanol’estensionedelmercatodiriferi-
mentoper lebanche,quali laricchezzafinanziaria dellefamiglieo la
raccoltabancariacomplessiva.Unaparterilevantedeinuovisportelliè
localizzatain aree in cui la presenzadellebancheera limitata; è per-
tantodiminuitalaquotadiresidentiincomuniconunnumeroconte-
nutodiintermediari.
I diversi indicatori concordano nel segnalare un miglioramento
delladisponibilitàdicredito alla clientela meridionale. Correggendo
ledistorsioni di varia natura (statistica, contabile,ecc.)trascuratedai
lavoriprecedentietenendocontodellapeculiarestrutturadell’econo-
miainciascunaareadelPaese,ladisponibilitàdi credito nel Mezzo-
giornononè significativamentediversadaquellanelCentroNord.
Dallametàdeglianni novanta,quando ilprocessodiriallocazione
dellaproprietàdellebanchemeridionalisièintensificato,laquotadel
risparmio raccolto dalle banche nel Mezzogiorno e successivamente
destinatoa finanziare l’attività produttivainquestastessa area (il pri-
mo indicatore della disponibilità di credito) è progressivamente au-
mentata, fino al 99 per cento nel 2005. Includendo i crediti ceduti
dallebancheattraverso operazionidicartolarizzazioneodialtranatu-
ra - i quali rimangono nella disponibilità del debitore, in quanto la
cessionedetermina un semplice trasferimentodellatitolaritàdel pre-
stitodallebancheadaltrioperatori-ilrapportoimpieghi/raccoltanel
Mezzogiornoallafinedel2005oltrepassavail100percento.Quest’ul-
timasogliavienedi granlungasuperatatenendoconto delleimprese
constabilimentinelMezzogiornoma consede legaleal CentroNord,
perlequaliilcreditoè attribuitoalle regionicentro-settentrionalian-
cheseinrealtàfinanzial’economia meridionale.Attualmentepertan-
tolebancheconcedonoaiclientidelSudedelleIsoleunammontare
diprestitisuperiore alvolumedirisparmiodaesseraccoltoinloco.
NelMezzogiorno il rapporto prestiti/raccolta è inferiorealla me-
diaperlebancheconsedelegalenelMezzogiornostesso;alcontrario,
le banche del Centro Nord impiegano nel Sud e nelle Isole risorse
superiori a quelle da esse raccolte nella stessa area. Nei mercati del
CentroNord l’elevato rapporto prestiti/raccolta, dell’ordine del 120
percento,vienefinanziato dallebancheinampiamisura mediantela
raccoltadirisparmio all’estero.
Un’analisi econometrica a livello provinciale mostra che le diffe-
renzeterritoriali nel valore del rapporto impieghi/raccolta riflettono
lecaratteristichediciascunmercatolocale,qualiilgradodi efficienza
dellagiustizia civile, la rischiosità del credito, il grado difiduciareci-
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