Perché i tassi di interesse sono più elevati nel mezzogiorno e l'accesso al credito più difficile?
Autore | Luigi Guiso |
Pagine | 239-265 |
1Università diSassari, EnteLuigi Einaudie CEPR.L’autore desideraringraziare Fa-
bioPanetta e AndreaGenerale per icommenti ricevuti suuna precedenteversionedel
lavoro.Le opinioniespresse nellavoro sonoquelle dell’Autoree nonimpegnano l’Ente
LuigiEinaudi.
Capitolo6
PERCHÉITASSIDIINTERESSESONOPIÙELEVATI
NELMEZZOGIORNOEL’ACCESSO
ALCREDITOPIÙDIFFICILE?
diLuigiGuiso
1.Introduzione1
NeldibattitosulMezzogiornoalcuniosservatoriattribuisconoalsi-
stemafinanziario unruolo dirilievotraledeterminantidelbasso svi-
luppoeconomicodell’area. Secondo taleposizione,le imprese meri-
dionalisarebbero penalizzate— rispettoaquelledelCentroNord—
daunmaggior costo del credito edaunaminore disponibilità di fi-
nanziamenti.I datisembrerebberoavvalorarequestaipotesi:nelMez-
zogiornoottenerecreditoèpiùdifficilechenellealtreregioniitaliane
anchea paritàdi caratteristiched’impresa; inoltreil costodei prestiti
è più elevato. La letteratura economica recente indica che le conse-
guenzesullosviluppoeconomicodieventualidifficoltàdiaccesso al
creditopossonoessererilevanti.Adesempio,Guiso,SapienzaeZinga-
les(2004a) mostranoche ledifferenze traleregioniitalianenelladi-
sponibilitàdiprestitiinfluenzanolasceltatraattivitàimprenditorialee
lavorodipendente, ilnumerodi impreselocalizzatein ciascunaarea,
lanascitadi nuove imprese elosviluppodi quelle esistenti, lastessa
crescita economica locale. La rilevanza quantitativa di questi effetti
giustifical’importanzaattribuitaaifattorifinanziarineldibattitodipo-
liticaeconomica.
Maperché ildenaro nelMezzogiornoèpiùcaro?Eperché leim-
prese meridionali incontrano maggiori difficoltà a reperire finanzia-
menti?Larisposta a queste domande ècrucialeper delineare politi-
cheingradodieliminare ildivario tralediverseareedel Paese.Il di-
battitoperòassumetaloratonisuperficiali;inmolticasicisilimitaalla
constatazione del fenomeno, facendolo risalire – implicitamente o
esplicitamente–allesceltedeglioperatorichedecidonol’ammontare
240Ilsistemafinanziario eilMezzogiorno
eilcostodelcreditodaerogare,lebanche.Questoeccessodisempli-
ficazioneè presumibilmente all’originedi progetti diinterventocon-
troproducenti,comeadesempioquellocontenutonelprogettodileg-
ge n. 2.908, in cui si propone di imporre alle banche di erogare il
creditoallestessecondizionisututtoilterritorionazionale–unasorta
diuniformitàdelprezzodelcredito,simileaquellachecaratterizzail
mercatodellavoro2.
Sedaunlatoinefficienzenelprocessodiintermediazionepossono
tradursiinunpeggioramentodellecondizionidiprezzopraticatealla
clientela(uncostodelcredito piùelevatoe/ounaminore remunera-
zionedeidepositi)oinuncalodeiprofittidellebancheinefficienti,la
scarsaefficienzanon implicanecessariamenteunaminoredisponibili-
tà di credito: ad esempio, banche meno efficienti nel selezionare la
clientelapotrebberofinanziareimpreseconunaelevataprobabilitàdi
insolvenza,allequali il creditoverrebbeinvece negato da unabanca
capacedivagliareilmeritodicredito.Daquestopuntodivista,ildiva-
rioterritorialenelgradodiefficienzadellebanchenonèsufficiente a
spiegareledifferenze nelcostoe nelladisponibilitàdicredito3.
LeregionimeridionalidifferisconodalrestodelPaesesottonume-
rosiaspetti,potenzialmenteingradodiinfluenzareinmisurasignificati-
vailvolumeeilcostodelcredito.Inparticolare,lapropensionediun
intermediarioaerogareprestitièinfluenzatadallafunzionalitàdeimec-
canismidi recupero del creditoin caso di insolvenza del debitore. A
frontedellaconcessionediunprestito,ildebitoresiimpegnaarestitui-
relasommapattuitaaunacertadatafutura.Ladisponibilitàafornireil
credito,lecondizioniallequaliconcederlo,incluselegaranzieaccesso-
riee il tassodi interesse,lastessaduratadel prestitodipendonodalla
credibilitàdiquell’impegno.Questa,asuavolta,èinfluenzatadalleca-
ratteristichedelsingolorapportodicredito(l’onestàdeldebitore,lasua
disponibilitàdicapitali,laquotadelprogettofinanziataconmezzipro-
pri,larischiositàdell’investimento),maanchedallecaratteristichedel-
2All’articolo1lapropostadileggerecita:“Ciascunsoggettodicuialcomma1dell’ar-
ticolo115del Testounico delle leggiin materia bancariaecreditizia, di cuial decreto
legislativo1° settembre1993,n. 385,deve praticare,intutte lesedi principalieseconda-
rie,filiali, agenzie edipendenze, perciascun tipo dioperazione bancaria,principale od
accessoria,tassiecondizioniuniformi,assicurandointegraleparitàditrattamentoneicon-
frontidei clientidellastessa bancaaparitàdicondizioni soggettivedeiclienti medesimi.
Èesclusa,in ognicaso,la rilevanzadellalocalitàdiinsediamentoodellasfera dioperati-
vitàterritorialedei clientipergiustificaredisparità dicondizionicontrattuali.”
3Èveroinvececheintermediariinefficienti, proprioperchémenoabili aselezionare
ilcreditoeidentificarela rischiositàdelprenditore(escontarlanel prezzo)finirannoper
averepiùinsolvenze efarepertantomeno profitti.
Per continuare a leggere
RICHIEDI UNA PROVA