La struttura finanziaria delle imprese nel mezzogiorno
Autore | Stefania De Mitri - Paolo Finaldi Russo - Andrea Generale |
Pagine | 199-235 |
Capitolo5
LASTRUTTURAFINANZIARIA
DELLEIMPRESENELMEZZOGIORNO
diStefaniaDe Mitri,PaoloFinaldiRussoeAndreaGenerale
1. Introduzioneeprincipali conclusioni1
L’analisideifattorisottostantialminoresviluppodelMezzogiorno
èdalungotempoalcentrodeldibattitodipoliticaeconomica.Inpas-
satonumerosistudihannosottolineatol’importanzadeldiversogrado
disviluppo delsistemafinanziariotra ledueareedel Paese,cuisisa-
rebbeassociatalaminoredisponibilitàdifontiesternedifinanziamen-
toperleimpresemeridionali(GallieOnado,1990;Faini,GallieGian-
nini,1992).
Talistudihannotuttaviageneralmenteesaminatoilperiodoprece-
dentelaprofondatrasformazionedelsistemabancariointervenutane-
glianninovanta, soprattutto nel Mezzogiorno. I possibili effetti della
ristrutturazionedel sistemacreditizionon sono univoci:daun lato, il
recuperodiefficienzael’ampliamentodellagammadeiserviziofferti
hanno effetti positivi sul costo e sulla disponibilità di finanziamenti
alleimpresemeridionali;dall’altro,imutamentiintervenutinellapro-
prietàdelle banche del Mezzogiornopotrebberodisperdereinforma-
zioni sul sistema produttivo locale, con ripercussioni negative sul fi-
nanziamentodell’economiameridionale (Panetta,2003).
Questolavoroestendel’analisialperiodopiùrecente.L’attenzione
èrivoltaall’evoluzionedellastrutturafinanziariaedellaredditivitàdel-
leimprese meridionalinelloscorso decennio,alfine didocumentare
leprincipali differenze con ilCentroNord.In particolare, si analizza
lacomposizione dei finanziamenti alle aziende del Mezzogiorno, stu-
diandoneglieffetti sullacapacità diinvestimento esulla performance
delleimpresestesse.
Leconseguenzesullacrescitaesullosviluppodelleimpresedovute
auna particolareconfigurazionedella lorostrutturafinanziaria ealla
1Gliautoridesiderano ringraziareLuigiCannari eFabioPanetta pergliutilisuggeri-
menti forniti su una precedente versione del lavoro. Le opinioni espresse sono quelle
degliautorie nonimpegnanola Bancad’Italia.
200Ilsistemafinanziario eilMezzogiorno
lorodiversa capacità di reperire fonti esternedi finanziamento sono
documentateinnumeroseanalisi empiriche (Fazzari, Hubbard e Pe-
tersen, 1988; Gaiotti e Generale, 2001): le imprese finanziariamente
fragili,convincoliall’accessoaicapitaliesterni,presentanounaeleva-
tasensibilitàdegliinvestimentialladisponibilitàdirisorsegenerateal-
l’internodell’impresastessa.Èquindiessenziale,perl’analisideifatto-
riallabasedeldivariodicrescitatraCentroNord eMezzogiorno,stu-
diarelecondizionidiredditivitàeladinamicadell’autofinanziamento,
inundecennionelqualenelMezzogiornosièregistrataunanettari-
duzionedell’intervento pubblico,che inpartecompensavaledifficol-
tàareperire capitali.
L’altrotemasucuisiconcentraillavoroèilrapportobanca-impre-
sa.La maggiorevicinanzatrabancae impresapuòattenuare ivincoli
finanziariancheperaziendeconunastrutturafinanziariafragileoca-
ratterizzate da bassa redditività e patrimonializzazione (Petersen e
Rajan,1994).Questotemarisultaparticolarmenterilevanteinquanto
secondoalcuni osservatori(FerrieInzerillo, 2002) la “delocalizzazio-
ne”dellaproprietàdellebanchemeridionaliavrebbepotutoallentare
ilegamidi clientelatralebancheeleimpresedelMezzogiorno.
Illavoroèarticolatocomesegue:ilparagrafo2descrivelastruttura
dibilancio e lecondizionidiredditività delle impresenelMezzogior-
noenelCentro Nordutilizzandoprincipalmenteidati delcampione
diimpresedellaCentraledeibilanci;ilterzoparagrafo,basatoingran
partesuirisultatidell’indaginedelMediocreditoCentrale(MCC),for-
nisceindicazioni sulle modalitàdifinanziamentodegli investimenti e
sull’utilizzodi risorsediverseda quellebancarie(agevolazioni pubbli-
che,capitale di rischio,finanziamentipartecipativi,prestiti infragrup-
po).L’ultimoparagrafoesaminaledifferenzenelrapportotrabanche
eimpresenelle dueareedelPaese.
L’analisisibasasuunamolteplicitàdifontiinformative(Istat,Cen-
traledeibilanci,Cerved, Centrale dei rischi, Mediocredito Centrale)
conloscopodiverificarelacoerenzadelleindicazionisulleeteroge-
neitàterritoriali.
I risultati indicano che il principale elemento di debolezza delle
impresedelMezzogiornoècostituitodallascarsaefficienzanellacom-
binazionedeifattoriproduttivi.Le aziende meridionali sono caratte-
rizzatedaunbassorapportotravaloreaggiuntoedipendentiedauna
redditivitàinferioreaquelladelleimpresedelCentroNordgiàalivel-
lodi utili operativi;questecaratteristiche non siattenuanoquando si
tengacontodelladiversacomposizionedimensionaleesettorialedel
sistemaproduttivonelleduearee.Inpresenzadiunapiùelevatainci-
denzadeidebitisulvaloreaggiunto,ilmaggiorpesodeglionerifinan-
Capitolo5.LastrutturafinanziariadelleimpresenelMezzogiorno201
ziaridelleimpresemeridionaliinfluenzanegativamenteladisponibili-
tàdifonti internedifinanziamentoeiprofitti.
SianelMezzogiornosiaalCentroNordifondigeneratiall’interno
dell’impresarappresentanolaprincipale risorsa per il finanziamento
degliinvestimenti,soprattutto quelli in ricerca e sviluppo.Perle im-
presemeridionalidiminoredimensioneladipendenzadellaspesaper
investimentoediquellainricercaesviluppodall’autofinanziamentoè
peròparticolarmenteelevata,rendendol’attivitàvulnerabilealmutare
dellecondizionicicliche dell’economia.
Nelcomplesso,leimpresemeridionalinoneffettuanounvolume
di investimenti fissi in rapporto al fatturato inferiore a quello delle
aziendedelCentroNord,anchese la loro attività di investimento in
ricercae sviluppo è decisamente piùcontenuta. La minore quota di
investimentifinanziata conrisorseinterneè compensata, anchenegli
annirecenti,dalmaggiorricorsoalleagevolazionifiscaliofinanziarie.
L’attivitàdiinvestimentonelMezzogiorno èquindi significativamente
legataalladisponibilità difondipubblici.
LeimpresedelSudedelleIsolemostranounpesodeldebitoban-
cariosultotaledeidebitifinanziaripiùelevatoeintrattengonorappor-
ticreditizicon unnumerominoredibancherispettoalCentroNord;
questeevidenze potrebberoindicarelaprevalenza di relazionibanca-
riesolide,atteagarantireunadeguatosostegnofinanziarioalleimpre-
seanchenellefasi negativedelcicloeconomico.Altri indicatoridella
qualitàdei rapporticonle banche sembranoperòconfigurare condi-
zionimeno favorevoli: nel Mezzogiorno laduratadellarelazionecon
la banca principale è, seppur di poco, inferiore rispetto al resto del
Paese;inoltre,la banca di riferimento è spesso localizzataal di fuori
dellaprovinciaincuihasedel’impresa.Questecaratteristichepotreb-
beroostacolare il reperimento diinformazionidicarattere informale
sulleimprese debitrici. Infine, piùdifrequentevengonorichieste ga-
ranzie sul debito bancario, un fenomeno in parte ricollegabile alla
maggiorefragilitàfinanziariadelle impresedelMezzogiorno.Iriflessi
dellaconfigurazionedeirapportibancarisullecondizionidiaccessoal
creditodelleimpresemeridionalivengonoaffrontatinellavorodiGui-
soinquesto volume.
Glistrumentifinanziaridiversidalcreditobancario-qualiilcapita-
le di rischio, i prestiti infragruppo, i prestiti garantiti da un consor-
ziofidi-sono ovunqueinItaliapocodiffusienonsembrano,inparti-
colare nel Mezzogiorno, costituire un’alternativa ai prestiti bancari.
Nelleregionimeridionaliilfinanziamentodelleimpresesiavvaleinve-
cedel più frequentericorsoadalcuni strumenti standardizzati,come
lecambialifinanziarie.
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