I partiti politici nel sistema federale dell'Austria

AutorePepe C.
Pagine1629-1646
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Carmine Pepe
I PARTITI POLITICI NEL SISTEMA FEDERALE DELLAUSTRIA
SOMMARIO: I. La formazione dei partiti . - II. Peculiarità dei partiti e dei gruppi. - III. Il Reichstag
costituente e suo sviluppo. - IV. Il Decreto Imperiale del 23 Aprile 1885. - V. La formazione de-
gli schieramenti politici. - VI. Lelezione del Reichsrat nel 1 907. - VII. Levoluzione dei
gruppi parlamentari a partire dal 1966 in poi. - VIII . Principi costituziona li e partiti politici .
- IX. Il Partito Democratico. - X. Rapporti t ra partiti p olitici. - XI. La formazion e dei grupp i
al Nationalrat . - XII. L a corre lazione tra il paragr. 7 d el GOGNR ed altre n orme co mple-
mentari.
I. La formazione dei partiti
Lart. 1 della legge sui partiti1 mette in rilievo come lesistenza e la pluralità dei
partiti politici siano elementi fondamentali dellordinamento democratico della Repub-
blica austriaca e come sia loro compito partecipare allattuazione della volontà popola-
re. Il partito politico quindi deve essere inteso come una organizzazione stabile (a tem-
po indeterminato) tra soggetti che insieme, mediante unattività comune, mirano ad e-
sercitare una forte influenza sulla formazione della volontà dello Stato (art. 1, comma 1
e 2, Legge sui partiti). Essi non sono enti di diritto pubblico ed i rapporti tra il partito
ed i suoi membri iscritti sono disciplinati dal diritto privato2.
I partiti politici possono essere costituiti liberamente3, entro i limiti concessi dalla
legge costituzionale; ciò significa che un gruppo di persone può unirsi, darsi uno statu-
to e renderlo noto pubblicandolo. Lo Statuto deve essere successivamente depositato
presso il Ministero degli Interni. In questo modo, quello che è un gruppo politico, e non
ancora partito, chiede il riconoscimento della personalità giuridica. (Art. 1, comma 3,
Legge sui partiti).
Con la novella del 1984 il legislatore introdusse il principio che il Presidente della
Corte dei Conti era tenuto ad accettare e custodire gli elenchi (liste) dei finanziamenti
ricevuti dai partiti politici e che, su richiesta, anche di un singolo partito, dovesse ac-
certare che i finanziamenti attribuiti fossero stati effettuati a norma di legge (vedi art. 1,
comma 5, art. 4, comma 8, Legge sui partiti). Lattività dei partiti non può, dunque, su-
bire alcun tipo di limitazione da parte di leggi speciali, e pertanto è sottoposta uni-
camente alle norme di legge che la disciplinano (Art. 1, comma 3).
Prima che fosse emanata la legge sui partiti, la differenza tra partito elettorale e
partito politico acquistò importanza notevole nella più recente storia della Repubblica
austriaca. Ciò avvenne nel 1949, quando accanto ai tre partiti fondatori della Seconda
Repubblica, ÖVP, SPÖ e KPÖ comparve una quarta formazione: il Movimento degli
Indipendenti ( Wahlpartei der Unabhän gingen-WDU). Solo dopo il Verband der
Unabhängingen detto movimento divenne partito politico e da questo si sviluppò e
nacque la FPÖ (Freheitliche Partei Österreichs).
1 Bundesgesets uber die Aufgaben, Finanzierung und Wahlverbung politischer partieien: BGBl n. 404
1975 vom 2 Juli 1975 e successive modifiche.
2 Der Fr akitionsstatus”, in Die öffentliche Verwaltung; LODIODICE, Öffentlichkeitarbeit der Reierung
im Rechtsstaat, in Rassegna di Diritto Pubblico, 1967, n. 4.
3 Vedi Vfslg 705/78.
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II. Peculiar ità dei partiti e dei gruppi
La storia dei partiti e dei gruppi è strettamente legata a quella del parlamentari-
smo austriaco e soprattutto allevoluzione e allo sviluppo del diritto di voto. Innanzi-
tutto, contro una diffusa opinione, riscontrata talvolta in diversi testi di storia, diritto e
scienze politiche, è necessario affermare che nellordinamento austriaco non si sono
formati prima i partiti e dopo i rispettivi gruppi in Parlamento, come accade oggi anche
in altri ordinamenti, ma nella maggior parte dei Länder austriaci i gruppi sono nati
dallattività di corporazioni parlamentari ed in un secondo momento, parallelamente
allestendersi del diritto di voto, attraverso la suddivisione degli elettori in diversi
schieramenti anche al di fuori del Parlamento, sono stati organizzati i primi partiti.
Tale processo scaturiva dal principio che mediante il libero confronto tra parlamentari
del tutto indipendenti ci si potesse unire per necessità onde operare scelte migliori.
Nellanno 1872 Robert von Mohl criticò lo stretto legame tra gli appartenenti ad
unassociazione dotata di valenza rappresentativa e le cosiddette frazioni (gruppi)
definendoli la conferma di un incompiuto processo educativo dello Stato nazionale4.
Lenciclopedia tedesca dei fratelli Grimm, solo nella quinta edizione risalente al
1873, sotto il lemma Klubs spiegava che con il suddetto termine si indicavano rag-
gruppamenti a carattere politico. Il termine ha origine inglese e nella seconda metà del
1800 se ne cominciò a fare uso in Germania. Il significato dato inizialmente al termine
Klub fu poi abbandonato e oggi si parla di Klubs (gruppi parlamentari) con grande
rispetto. Nel grande dizionario enciclopedico di Meyer trovò ingresso lespressione
Fraktion solo nella terza edizione del 1875, definito come termine con cui usual-
mente viene designata lunione con funzione di rappresentanza del popolo, tra soggetti
legati dalla stessa ideologia. Al cospetto di questa vecchia, anche criticabile tradizione,
si comprende chiaramente perché la Carta Costituzionale austriaca ancora oggi, vali-
damente, nellart. 56 così recita: Nellesercizio della loro attività, i membri del Natio-
nalrat e i membri del Bundesrat non sono vincolati ad alcun mandato; fermo restando
che già nel 1848, la Nationalversammlung di Francoforte fece da esempio dimostrando
come i lavori parlamentari sarebbero stati inutili se i deputati non avessero costituito
dei gruppi al fine di proporre una serie di valide alternative rispetto alle quali pronun-
ciarsi5. Alla storia del parlamento austriaco appartiene un importante ed unico docu-
mento, fino ad oggi quasi sconosciuto, che dimostra come un sistema di governo di ti-
po parlamentare dipenda da gruppi forti e ben definiti. In seguito ad un dibattito sulla
fiducia al Governo della maggioranza degli eletti il Presidente del Consiglio Schmer-
ling ritenuto da tutti padre del parlamentarismo austriaco il 28 marzo 1865 fece,
dinanzi alla Camera dei Deputati (Abgeordnetenhaus) del Reichrat, la seguente di-
chiarazione: Messa da parte la questione relativa alla possibilità che in Austria ci pos-
sa essere o meno un rigido sistema di governo parlamentare, o se è possibile o meno
governare costantemente forti di una larga maggioranza, desidero che lefficacia mora-
le che le decisioni di questo governo hanno, siano contraddistinte dallapprovazione
della maggioranza di questa casa. Ciascun Governo deve avere limpegno morale di
cercare di attuare, o almeno di tener presente i desideri e le esigenze di un partito con
un programma preciso, costituito da uomini che, nel caso vengano invitati, con la do-
vuta competenza e con la capacità di essere guida, siano in grado di prendere nelle ma-
ni le redini del Governo nel superiore interesse di unordinata amministrazione. I rap-
porti però sono tali che la maggior parte dei partiti si sono costituiti provvisoriamente,
sulla base delle convinzioni dei loro dirigenti, che circa i temi fondamentali hanno opi-
4 W.F. CZERNY, in Das österreichische Parteiensystem di A. PELINKA - F. PLASSER, Vienna, 1988, 584.
5 Art. 15-bis.

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