ERRATA-CORRIGE

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO per gli affari interni e territoriali

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, contenente il testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato e le successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686, concernente norme di esecuzione del testo unico delle disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato e le successive modificazioni; Vista la legge 22 agosto 1985, n. 444, recante provvedimenti intesi al sostegno dell'occupazione mediante copertura dei posti disponibili nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti locali; Vista la legge 24 dicembre 1986, n. 958, recante norme sul servizio militare di leva e sulla ferma prolungata; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370, concernente l'esenzione dell'imposta di bollo per le domande di concorso e di assunzione presso le pubbliche amministrazioni; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni positive per la realizzazione della parita' uomo-donna nel lavoro; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante la legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate e le successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, contenente il regolamento recante norme sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, contenente il regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi e le successive modificazioni; Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675, concernente la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali; Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, in materia di riforma della Pubblica amministrazione e di semplificazione amministrativa; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, recante misure urgenti per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo e le successive modificazioni ed integrazioni; Visto l'art. 39, commi 3 e 20 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e le successive modificazioni ed integrazioni; Visto l'art. 6, comma 3, della legge 8 luglio 1998, n. 230, in materia di obiezione di coscienza; Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28, in materia di imposta di bollo; Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili; Visto il decreto del Ministro dell'interno 29 luglio 1999, n. 357, concernente il regolamento recante norme sui limiti di eta' per la partecipazione ai concorsi pubblici di accesso ai ruoli del personale della carriera prefettizia; Visto il decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139, recante disposizioni in materia di rapporto di impiego del personale della carriera prefettizia; Vista la nota del 13 dicembre 2000 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica con la quale e' stata autorizzata la procedura per il reclutamento di sessantatre posti per l'accesso alla carriera prefettizia; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, concernente il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 maggio 2001, n. 316, concernente il recepimento dell'accordo per il personale della carriera prefettizia relativo al biennio 2000-2001 per gli aspetti normativi e retributivi; Visto il decreto del Ministro dell'interno 4 giugno 2002, n. 144, concernente il regolamento sulla disciplina del concorso pubblico di accesso alla carriera prefettizia; Visto il decreto del Ministro dell'interno 13 luglio 2002, n. 196, concernente il regolamento sulle modalita' di svolgimento del corso di formazione del personale della carriera prefettizia; Visto il decreto del Ministro dell'interno 4 ottobre 2002, n. 243, concernente il regolamento sulla modifica delle dotazioni organiche della carriera prefettizia; Considerato che in relazione alle esigenze degli uffici centrali e periferici del Ministero dell'interno occorre provvedere, mediante concorso pubblico, per titoli ed esami, alla copertura di sessantatre posti per l'accesso alla carriera prefettizia;

Decreta:

Art. 1.

Posti messi a concorso

E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, a sessantatre posti per l'accesso alla carriera prefettizia. Ai sensi dell'art. 4, comma 4, del decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139, il dieci per cento dei posti e' riservato ai dipendenti dell'amministrazione civile dell'interno, inquadrati nell'area funzionale C, in possesso di una delle lauree indicate al successivo art. 2 del presente bando e con almeno due anni di effettivo servizio in posizione funzionale per il cui accesso e' richiesto il possesso di uno dei titoli di studio specificati nel citato art. 2. I posti riservati, qualora non utilizzati, saranno conferiti agli idonei.

Art. 2.

Requisiti per l'ammissione

Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei seguenti requisiti: a) cittadinanza italiana; b) eta' non superiore a trentacinque anni. Tale limite di eta' e' elevato, ai sensi di quanto disposto dal decreto del Ministro dell'interno 29 luglio 1999, n. 357, concernente il regolamento recante norme sui limiti di eta' per la partecipazione ai concorsi pubblici di accesso ai ruoli del personale della carriera prefettizia: di un anno per i coniugati; di un anno per ogni figlio vivente; di cinque anni per gli appartenenti alle categorie di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68 e per coloro ai quali e' esteso lo stesso beneficio; di un periodo pari all'effettivo servizio prestato, comunque non superiore a tre anni, a favore dei cittadini che hanno prestato servizio militare volontario di leva e di leva prolungata, ai sensi della legge 24 dicembre 1986, n. 958. Il limite massimo non puo' comunque superare, anche in caso di cumulo di benefici, i quarant'anni di eta'. Lo stesso limite massimo e' applicabile ai candidati che siano dipendenti civili di...

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