Le riflessioni conclusive

AutoreMichele Modina
Pagine115-117
La gestione del capitale è un’attività strategica di fondamentale impor-
tanza per tutte le imprese e, in particolare, per l’azienda bancaria. La sua
importanza trova conferma nei recenti avvenimenti che hanno interessato
il sistema finanziario e che hanno attirato l’attenzione sul grado di patri-
monializzazione delle banche. Le stesse novità normative (nuova discipli-
na prudenziale, processo ICAAP) rafforzano l’enfasi sul capitale banca-
rio. Il patrimonio della banca è il principale indicatore su cui l’autorità di
vigilanza basa la sua valutazione sulla solidità patrimoniale.
Il patrimonio funge, infatti, da cuscinetto a presidio di tutti i rischi le-
gati all’attività bancaria e, in quanto tale, esercita un ruolo fondamentale
per assicurare la stabilità e il regolare funzionamento della banca. Per
ogni banca la gestione del capitale è un’attività critica che influenza diret-
tamente la sua capacità di competere con successo sul mercato.
In particolari categorie di intermediari, quali le banche di credito coo-
perativo, la gestione del capitale assume connotazioni particolari rispetto
agli altri intermediari. Nella scelta della struttura del capitale, esse devo-
no infatti considerare più aspetti che riguardano non solo il rispetto dei re-
quisiti regolamentari, ma pure l’attenta valutazione di specifici vincoli
normativi, statutari e gestionali.
Tra le caratteristiche distintive vi è la natura del patrimonio. Esso si
configura come una dotazione intergenerazionale, slegata dai suoi pro-
prietari, che deve essere trasferita ai futuri soci della cooperativa; l’accu-
mulazione perpetua del capitale è obiettivo primario del credito coopera-
tivo e la sua alimentazione è tipicamente garantita dall’autofinanziamen-
to. Il processo di alimentazione del capitale si realizza mediante il conte-
nimento della distribuzione degli utili, che è limitata e non sempre pro-
porzionale alle quote proprietarie dei soci, e la limitazione dei diritti di
proprietà dei soci. Il patrimonio viene allocato e gestito non in vista del
raggiungimento della massimizzazione del profitto (tipico obiettivo delle
Capitolo 6:
Le riflessioni conclusive

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