La gestione del capitale

• Autore: Michele Modina
• Pagine: 59-68

L’importanza della corretta gestione del capitale

Con l’introduzione dei nuovi strumenti per lo sviluppo del patrimonio,

la gestione del capitale bancario è un’attività che ha acquisito ancora più

importanza. Ogni banca deve adottare politiche orientate a determinare

l’ammontare di dotazione patrimoniale coerente con il profilo di rischio e

in grado di assicurare il rispetto dei requisiti patrimoniali minimi regola-

mentari. L’adeguatezza patrimoniale è così garantita quando la banca di-

spone di un patrimonio di vigilanza coerente con il requisito patrimoniale

previsto da Banca d’Italia e quando il capitale complessivo detenuto dalla

banca è in grado di fronteggiare tutti i rischi legati all’attività bancaria e

le eventuali esigenze aziendali di natura strategica. La corretta dotazione

di patrimonio è fondamentale perché, da un lato, deve essere in linea con

il livello di rischio che la banca può/vuole assumere e, dall’altro, deve

assicurare il suo sviluppo organico in condizioni sia ordinarie che straor-

dinarie.

Se ciò vale per tutte le banche, in una particolare categoria di impresa

bancaria, ovvero le le banche di credito cooperativo (BCC), la gestione

del capitale assume ancora maggiore valenza a causa delle caratteristiche

intrinseche di tali soggetti. Nella scelta della struttura del capitale, le BCC

devono infatti considerare più aspetti che riguardano il rispetto sia degli

obblighi regolamentari che di specifici vincoli normativi e statutari propri

del credito cooperativo.

Come ricordato nella premessa del primo capitolo, l’accumulazione

perpetua del capitale è una caratteristica distintiva del sistema di credito

cooperativo, che vede nell’autofinanziamento la sua principale fonte. Il

processo di alimentazione del capitale si realizza mediante il contenimen-

to della distribuzione degli utili, che è limitata e non sempre proporziona-

le alle quote proprietarie dei soci, e la limitazione dei diritti di proprietà

Capitolo 3:

La gestione del capitale