Le implicazioni di carattere gestionale nell'emissione dei nuovi strumenti di patrimonializzazione

AutoreMichele Modina
Pagine77-114
Come descritto nei precedenti capitoli, l’adeguata dotazione di capita-
le è un elemento centrale nella gestione della banca che richiede l’attenta
quantificazione del patrimonio di vigilanza nel suo complesso e, in parti-
colare, delle nuove forme di sviluppo.
Per gli strumenti di debito computabili nel patrimonio regolamentare,
la recente crisi finanziaria ha posto in luce alcuni aspetti critici. Come ben
evidenzia Resti (2009), la diffusione dei nuovi strumenti patrimoniali
“ibridi”, spesso assistiti da clausole complesse e diverse, ha reso difficile
capire quali di questi strumenti possa in effetti coprire le perdite, offrire
protezione ai creditori, rendere elastico il conto economico e fungere da
sostegno finanziario per lo sviluppo della banca. In altri termini, tra gli
aspetti da chiarire si segnala la necessità di esaminare, alla prova dei fat-
ti, fino a che punto tali strumenti smettono di comportarsi come debito e
assumono le peculiarità dei tradizionali titoli di capitale. Si tratta di un
confine non nettamente definito che, in alcuni casi, ha concesso una di-
screzionalità piuttosto ampia all’istituto di credito emittente generando
malintesi e preoccupazioni tra gli investitori.
Nel prosieguo del lavoro, si analizzano i principali effetti dell’emissio-
ne di tali tipologie di titoli sui seguenti aspetti/fenomeni della gestione
bancaria. In particolare, i profili che verranno esaminati saranno i seguen-
ti e riguarderanno una particolare categoria di imprese bancarie, ovvero le
banche di credito cooperativo:
profilo patrimoniale: in questo paragrafo si vuole esaminare quanto le
modalità innovative oggetto del presente lavoro possono effettivamen-
te contribuire al rafforzamento del patrimonio di vigilanza e al rispetto
dei requisiti minimi obbligatori. Dato il loro grado di subordinazione
rispetto al debito principale (i.e. strumenti tradizionali di raccolta di-
retta), si cercherà di capire quando e come tali strumenti intervengono
Capitolo 5:
Le implicazioni di carattere gestionale nell’emissione
dei nuovi strumenti di patrimonializzazione
78 I nuovi strumenti di capitale e i riflessi sull’impresa bancaria
nel coprire le perdite conseguite dalla banca soprattutto al verificarsi
di shock creditizi;
profilo finanziario: dal momento che gli strumenti innovativi e ibridi e,
in parziale misura, anche i prestiti subordinati hanno una durata tale da
farli considerare patient money, ovvero somme che permangono sta-
bilmente all’interno della banca, va da sé che la loro emissione produ-
ce effetti anche sul grado di liquidità della banca. Attraverso una sem-
plice simulazione di Asset-Liability Management si cercherà di capire
l’impatto di tali strumenti sulla liquidità della banca;
profilo economico: gli strumenti innovativi presentano caratteristiche
di rischio superiori a quelle degli strumenti di raccolta tradizionali. Ne
consegue che la loro remunerazione dovrebbe essere, in linea teorica,
maggiore di quella dei prodotti bancari tradizionali. In virtù di tale
ragione, non sempre empiricamente confermata (cfr. Capitolo 4), l’e-
missione dei nuovi strumenti di patrimonializzazione dovrebbe riflet-
tersi, dal punto di vista economico e a parità di montante, sull’incre-
mento del costo del funding e, quindi, sul peggioramento del margine
di interesse e della profittabilità complessiva della banca;
profilo della gestione del rischio e del capitale: l’emissione degli stru-
menti in parola produce riflessi sulla struttura del capitale della banca
e, quindi, sul costo complessivo del capitale bancario. Pur consideran-
do le peculiarità del patrimonio delle banche cooperative e quindi del
suo costo (si veda al riguardo il Capitolo 1), si indagherà l’impatto
delle forme alternative di patrimonializzazione sul costo del capitale e,
di riflesso, sulla capacità di creazione di valore della banca.
Nei prossimi paragrafi le considerazioni verranno volte nell’ottica del-
la banca, mentre un paragrafo fornirà alcune riflessioni sugli strumenti
oggetto di studio nella prospettiva dell’investitore. Alcune considerazioni
di natura strategica legate alle forme alternative di patrimonializzazione
anticiperanno le riflessioni conclusive sulla prospettiva della banca di
credito cooperativo circa l’utilizzo delle forme di sviluppo del patrimonio
di vigilanza.
I riflessi di natura patrimoniale
L’introduzione delle nuove forme per lo sviluppo del patrimonio di vi-
gilanza alimenta il dibattito sulla natura di queste forme di raccolta per
verificare se e fino a che punto possano essere assimilate al capitale di ri-
schio e, quindi, effettivamente contribuire al rafforzamento della dotazio-
ne patrimoniale della banca.
La possibilità per le banche cooperative di ricorrere agli strumenti in-
novativi e ibridi di capitale, che sono le forme più evolute di debt capital
Le implicazioni di carattere gestionale nell’emissione dei nuovi strumenti... 79
oltre ai prestiti subordinati, ampliando così le opzioni di scelta circa la de-
terminazione della propria struttura del capitale. L’utilizzo di tali stru-
menti si traduce, ceteris paribus, in un aumento del grado di patrimonia-
lizzazione dell’istituto emittente rafforzando la capacità di rispettare i re-
quisiti patrimoniali minimi fissati dall’autorità di vigilanza e sostenendo
la copertura del fabbisogno legato alle esigenze ordinarie e straordinarie
della banca. In tale prospettiva, l’azienda bancaria che valuta corretta-
mente il ricorso alle forme di quasi-equity (condizioni di emissione del
prestito, struttura finanziaria in cui il titolo si inserisce, sostenibilità del
debito) può trarne beneficio nel rafforzamento della sua dotazione patri-
moniale e nell’assicurare la crescita organica della banca.
Ciò può essere particolarmente vero in periodi quali quello attuale che
si caratterizza per due fenomeni, uno di carattere generale e l’altro più
specifico. Il primo riguarda la crisi vissuta dal sistema bancario a livello
mondiale, che si è riflessa nella maggiore attenzione verso la solidità del-
la banca e, quindi, nella necessità di avere in ogni momento un’adeguata
dotazione patrimoniale. Se tale elemento produce un modesto impatto
sulle banche cooperative grazie ai più elevati indici di capital ratio di cui
godono, la forte crescita delle attività ponderate per il rischio che ha inte-
ressato il movimento di credito cooperativo in questi ultimi anni (secon-
do fenomeno) ha invece prodotto riflessi sulla loro patrimonializzazione
che, pur mantenendosi a livelli superiori rispetto al requisito minimo, ha
subito una progressiva contrazione.
Negli anni recenti, tre dinamiche hanno esercitato nuova pressione sul
coefficiente patrimoniale delle BCC: il trend di crescita degli impieghi
(solo di recente stabilizzatosi), il peggioramento della qualità dei prestiti
concessi e la decelerazione dell’autofinanziamento (Tarantola, 2011).
Le prime due dinamiche, ovvero la crescita dei volumi di impiego e
l’aumento della rischiosità del credito, si riflettono nell’incremento delle
attività ponderate per il rischio che, a sua volta, determina una domanda
di capitale aggiuntiva solo in parte mitigata dall’utilizzo di strumenti
(quali le cartolarizzazioni) o di approcci (quale il metodo avanzato di Ba-
silea 2) destinati a ridurre l’entità delle attività rischiose. In particolare, il
peggioramento della qualità del credito potrebbe indebolire la solidità
delle banche cooperative dato il maggiore orientamento verso la tradizio-
nale attività creditizia rispetto alle altre categorie di banche e, quindi, la
maggiore esposizione verso il rischio di credito.
Anche il contributo dell’autofinanziamento, che seguendo la gerarchia
indicata dalla teoria del pecking order continua a essere la principale mo-
dalità di alimentazione del patrimonio della banca, rischia di farsi più in-
certo stante le attuali condizioni economiche e finanziarie che lasciano
presagire una flessione dei margini di profitto. Se la capacità di autofinan-
ziamento dell’azienda bancaria (ovvero la quota di utile destinata a riser-

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT