Air sparging

AutoreEnrico Brugnoli - Carmine Massarelli - Vito Felice Uricchio - Giovanni Zurlini
Pagine285-308
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Generalità
L’Air Sparging (AS) è una tecnologia di trattamento della matrice suolo saturo utilizzata
per ridurre la concentrazione di inquinanti a maggior grado di volatilità, in particolar modo
quelli derivati da prodotti petroliferi. L’efficacia della tecnica è ampiamente dimostrata sia su
composti adsorbiti alle particelle di suolo che disciolti in falda.
Spesso come sinonimi possono essere usati i termini di “in-situ air stripping” o “in situ vo-
latilization [1].
La tecnologia facilita la rimozione dei contaminanti attraverso il loro trasferimento di fase,
dalla dissoluzione alla fase vapore.
Principio di funzionamento
In letteratura sono presenti casi in cui la tecnica ha raggiunto i risultati previsti e anche
casi in cui l’efficienza del trattamento non ha soddisfatto pienamente i requisiti progettuali
se non dopo molto tempo, tuttavia i continui miglioramenti tecnologici e i progressi della ri-
cerca inducono sempre più progressi nel verso di una maggior efficienza e sicurezza: quando
appropriatamente implementato si è mostrato particolarmente capace per il trattamento di
VOCs provenienti da composti petroliferi lentamente rilasciati a causa di perdite in cisterne
sotterranee.
L’air sparging si applica ai costituenti più volatili del petrolio come benzene, etilbenzene,
toluene e xylene, i cosiddetti BTEX, perché facilmente si trasferiscono in fase vapore; di contro
la tecnologia è meno applicabile a composti quali gasolio e kerosene [1].
In base al principio di funzionamento viene spesso accoppiato con la tecnologia del soil
vapor extraction (SVE) e con sistemi di filtri per il trattamento finale dei vapori prima della loro
immissione in atmosfera, incrementando così l’efficienza globale della bonifica.
Quando la tecnologia è combinata con la SVE (AS/SVE) si crea nel sistema una pressione ne-
gativa nella zona insatura (attraverso una serie di pozzi d’estrazione) funzionale anche al mag-
gior controllo della via di migrazione dei contaminanti volatili dal plume di contaminazione.
Il modello concettuale di applicazione della tecnologia, integrata con la SVE ed implemen-
tata con un sistema di trattamento vapori, è mostrato in Figura 1.
Capitolo 10
AIR SPARGING
Tecnologie di bonica dei siti contaminati
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Figura 1 – Modello concettuale di impianto di AS/SVE [2]
L’AS è stato usato negli ultimi quindici anni soprattutto per la rimozione di VOCs contami-
nanti la falda, per quelli assorbiti (totale del grado di assorbimento) e per quelli intrappolati
nei pori [3,4].
L’immissione di aria ha il compito di far volatilizzare i contaminanti appartenenti alla fra-
zione più volatile della contaminazione affinché siano collettati al sistema finale di tratta-
mento dall’impianto di SVE da realizzarsi nell’insaturo; questa doppia tipologia di intervento
induce ulteriori benefici effetti realizzando anche condizioni idonee alla biodegradazione,
infatti anche se in minima parte, la quantità d’aria introdotta forzatamente e quella che passi-
vamente diffonde per il vuoto creato inducono l’aumento dell’attività microbiologica presente
nel sottosuolo [5,6].
Il valore aggiunto di questa tecnologia si basa sul fatto che è in grado di agire sulla rimo-
zione dei contaminanti con ben tre meccanismi differenti [7]:
1. strippaggio dei composti disciolti;
2. volatilizzazione dei composti intrappolati e dei contaminanti assorbiti al di sotto della
frangia capillare;
3. biodegradazione aerobica.
Ulteriore valore aggiunto di questa tecnologia consiste nel fatto che non è necessario
pompare acqua di falda (pump&treat) che comporta un aumento delle spese energetiche e
consistenti modifiche al sito.

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