Introduzione

AutoreVito Felice Uricchio
Pagine7-8
7
Il presente volume intende offrire un inquadramento generale sia di carattere normativo che
tecnologico su approcci biologici utilizzabili per la messa in sicurezza e bonifica dei siti contami-
nati, basati su criteri di economicità, di sostenibilità ambientale e di pragmaticità.
La diffusa presenza di sostanze inquinanti nelle matrici ambientali acqua e suolo derivante
da attività industriali, stoccaggio legale ed illegale di rifiuti, attività minerarie e militari, perdite
di idrocarburi da serbatoi o da condotte, pone delle necessità di intervento tese alla rimozione e/o
riduzione dei possibili impatti sulla salute umana e sugli ecosistemi.
Con riferimento agli aspetti ambientali, tali minacce toccano differenti livelli di scala e di com-
plessità fino alla trasformazione e distruzione delle naturalità e la sensibile alterazione della biodi-
versità che a sua volta causa cambiamenti nella stabilità degli ecosistemi, ne riduce la funzionalità
(distrofia) e la resilienza. In aggiunta l’utilità delle funzioni del suolo per la produzione del cibo, di
materie prime, di risorse genetiche, come anche per lo svolgimento delle attività antropiche pro-
duttive e sociali, lo trasformano in un importante servizio ecosistemico che occorre proteggere e
tutelare privilegiando approcci conservativi. Servizio ecosistemico importante anche in ragione del
ruolo che esercita per la riduzione del rischio di dispersione di inquinanti, per la capacità di tratte-
nere maggiori disponibilità di acqua a parità di regime climatico, per il controllo biologico dei pa-
rassiti, come anche per l’intrappolamento di CO2 e quindi per il contrasto ai cambiamenti climatici.
Come noto il processo di formazione e rigenerazione del suolo è molto lento e per questo
motivo il suolo è una risorsa essenzialmente non rinnovabile che occorre preservare e tutelare,
possibilmente evitando asportazioni.
In tale direzione, lo sforzo che il mondo scientifico è chiamato a svolgere è quello di sviluppare
tecnologie e processi di messa in sicurezza o bonifica in grado di ricercare i giusti equilibri tra le
necessità della rimozione o disattivazione degli inquinanti e l’opportunità di utilizzare approcci
meno invasivi che evitino di danneggiare o distruggere le funzioni del suolo e comportino la di-
minuzione della biodiversità del suolo (pool genico), senza pregiudicare i possibili impatti sulla
catena alimentare e sulla salute umana.
In definitiva le tecnologie descritte applicabili in situ, oltre a risultare più semplici e meno
laboriose, evitano il rischio di definitiva modifica chimico-fisica della matrice suolo, inducendo
benefici effetti sia da un punto di vista della vitalità della flora batterica che della biodiversità e
limitando sensibilmente impatti paesaggistici, anche durante le fasi di cantiere.
Con le green remediation technologies si punta essenzialmente alla degradazione degli in-
quinanti organici ed alla rimozione mediante fitoestrazione o immobilizzazione di quelli inorga-
INTRODUZIONE

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