Ragione naturale ed artificiale nel matrimonio per le coppie dello stesso sesso

AutoreElena Falletti
Pagine177-190
ELENA FALLETTI
RAGIONE NATURALE ED ARTIFICIALE
NEL MATRIMONIO PER LE COPPIE
DELLO STESSO SESSO
SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Differenza di sesso tra coniugi. – 3. I valori protetti nel ma-
trimonio tradizionale: rito, proprietà e alleanze. – 4. La “nuova” disciplina valoriale del
matrimonio: la prevalenza dei sentimenti sui rapporti economici. – 5. Privacy, autodeter-
minazione, natura e tradizione. – 6. Conclusioni: natura, artificio, fenomeni di massa.
1. Introduzione
Nelle argomentazioni giuridiche abitualmente il concetto di natura viene utiliz-
zato per mascherare il concetto di tradizione e con esso il legame conservatore con
comportamenti e situazioni già rodati ma posti in discussione da una parte della
società. Questo schema viene realizzato principalmente in occasione dei dibattiti
inerenti i temi bioetici che per la loro stessa essenza si trovano sul confine tra una
concezione tradizionale, legata alla conservazione della “natura”, e una concezione
innovativa legata all’innovazione tecnologica ovvero sociale che invece trasfor-
mano o modificano la “natura” fino ad allora conosciuta. Sul punto si ricordano i
dibattiti in materia di procreazione medicalmente assistita, sperimentazione scienti-
fica sulle cellule staminali, stato vegetativo ed conclusione della vita, biotecnologie
e organizzazione familiare. In questo ultimo ambito il dibattito è molto acceso rela-
tivamente all’accesso da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso al
matrimonio. Da più parti ci si richiama alla natura per affermare che il matrimonio
tra soggetti dello stesso sesso sarebbe contro natura in quanto, ad esempio, lo scopo
del matrimonio è la procreazione e questa è possibile solo tra due esseri umani di
sesso diverso in età procreativa, vincolati da un legittimo legame matrimoniale,
perchè solo il matrimonio validamente celebrato consentirebbe l’attribuzione certa
della paternità al neonato e quindi la trasmissione del cognome paterno al figlio.
Come dimostrato dalla scienza questa affermazione non è più veritiera dal mo-
mento che l’attribuzione certa della parternità può essere verificata con esami ge-
netici. Ulteriormente, sotto un profilo sociale, tanto il divorzio quanto la procrea-
zione in provetta sono diventati un fenomeno di massa, altresì la celebrazione del
rito matrimoniale ha perso da un lato la sacralità religiosa che la caratterizzava e
dall’altro il matrimonio non è più considerato indispensabile per la gestione della

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