Gruppi organizzati e relazioni collettive. Una nuova sfida per l'ordinamento multilivello

AutoreSilvana Sciarra
Pagine191-203
SILVANA SCIARRA*
GRUPPI ORGANIZZATI E RELAZIONI
COLLETTIVE. UNA NUOVA SFIDA
PER L’ORDINAMENTO MULTILIVELLO
1. La globalizzazione come minaccia o come risorsa?
Il diritto sindacale italiano è stato scosso negli ultimi tempi da profonde tra-
sformazioni, legate in gran parte alle vicende del ‘caso Fiat’. Si è assistito a gra-
duali e nuovi accorpamenti degli interessi collettivi dei lavoratori, a seguito della
rottura di un fronte negoziale unitario, mentre la Fiat ha formalizzato la sua uscita
da Confindustria. Il rincorrersi di questi avvenimenti, che si sono intrecciati con
l’aggravarsi della crisi economica e finanziaria, sollecita alcune riflessioni sullo
stato delle relazioni sindacali oltre il confine nazionale.
Occorre collocare la pesante minaccia che grava sui negoziatori, investiti dalle
conseguenze di una sempre più spinta competitività globale, dentro uno scenario
più ampio, senza per questo perdere di vista i vincoli posti dal diritto nazionale. Per
questo si può proporre che il cerchio sconfinato dell’ordinamento globale sia quello
in cui si colloca, con una sua più precisa identità e compiutezza, l’ordinamento
europeo. Tuttavia, questa immagine concentrica non basta a dare conto dei molti
cerchi minori che si disegnano e si sovrappongono all’interno dell’ordinamento
europeo. Rapporti negoziali di varia natura prendono forma e si sviluppano fra
soggetti collettivi sia a livello europeo, nella così detta contrattazione di settore, sia
a livello nazionale, ma con precise implicazioni europee, come accade nei patti anti
crisi e negli accordi anti-dumping, di cui si dirà in seguito.1
Sullo sfondo, la finanziarizzazione della crisi enfatizza i toni di alcuni con-
fronti, mentre si accentua la lontananza delle organizzazioni nazionali dei lavo-
ratori dai reali centri propulsori delle strategie imprenditoriali. Anche a causa di
questa forte asimmetria informativa si diffonde frequentemente una visione
emergenziale delle relazioni sindacali, che spinge gli attori da entrambi i lati a
compiere gesti di forte contrapposizione, trascurando la costruzione di strategie
partecipative.
* Università di Firenze.
1 L’immagine geometrica suggerita si affianca alla descrizione di una ‘struttura tridimensio-
nale’ che si rinviene nella Premessa al presente volume a cura di V. PICCONE.

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