La formazione dell’avvocato in Germania: qualità professionale, deontologia e mercato

AutoreAnabel von Preuschen
Occupazione dell'autoreDirettore dell’Ordine degli avvocati di Germania
Pagine109-111

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Gli argomenti di oggi sono la qualità, la deontologia e il mercato professionale. Vorrei iniziare con la vera e propria base della qualità professionale: la formazione che viene fornita prima di poter fare il proprio ingresso nelle professioni legali regolamentate, vale a dire avvocato, notaio, giudice e pubblico ministero. Per prima cosa, vorrei quindi fornirvi una panoramica della formazione legale universitaria e post-universitaria in Germania.

La formazione universitaria in giurisprudenza consiste, in Germania, in materie obbligatorie e materie facoltative. Sono materie obbligatorie il diritto civile, il diritto penale e il diritto pubblico (anche per quanto riguarda la giurisprudenza europea), i metodi legali e il retroterra filosofico, storico e sociale. Gli studenti devono sostenere esami scritti nelle varie materie. La durata normale del corso di studi è di quattro anni, la durata media è, tuttavia, di circa cinque anni. Durante la formazione universitaria è obbligatorio un periodo minimo di internato di tre mesi. Grazie ad una riforma del sistema di formazione legale tedesco del 2002, le tecniche di persuasione hanno acquistato maggiore importanza nella formazione universitaria. Le tecniche di argomentazione, la mediazione e i metodi di negoziazione fanno ora parte delle materie che devono essere oggetto di insegnamento da parte delle università. La riforma è stata un grande traguardo, poiché tutte queste materie sono rilevanti per il lavoro di un avvocato. Essa ha inoltre apportato dei cambiamenti alla formazione post-universitaria, che descriverò più avanti. Un esame di stato, organizzato dall’Amministrazione della giustizia del rispettivo stato federale, segna la conclusione della formazione universitaria. Quest’esame di stato consta di prove scritte (di cinque ore l’una) e una prova orale nelle materie obbligatorie. Il voto finale complessivo dell’esame di stato è composto dal voto ottenuto nelle materie obbligatorie (70%) e da quello ottenuto in una materia facoltativa, che viene assegnata dall’università (30%). Ad esaminare gli studenti possono essere docenti universitari, avvocati, giudici o membri dell’Amministrazione.

Alla formazione universitaria segue un periodo di formazione pratica organizzato dallo Stato. Tutti i laureati, indipendentemente dalla carriera – di giudice, pubblico ministero, o avvocato – che intendono intraprendere, seguono lo stesso corso di formazione. Durante questo periodo, i praticanti...

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