Lingua giuridica e tecnologie dell'informazione

Lo studio del linguaggio giuridico è uno dei temi tradizionali dell'ITTIG e, prima ancora, dell'Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sin dalla sua costituzione nel 1968. Dall'impresa del Vocabolario Giuridico Italiano tra gli anni '70 e '80, opera monumentale e purtroppo mai portata a compimento, ai più recenti studi sulle applicazioni informatiche per il mondo del diritto, oggi divenuti l'asse portante delle ricerche dell'ITTIG, emerge come quello del linguaggio sia un nodo dal quale non si può prescindere per qualunque applicazione avanzata: dagli strumenti lessicali per l'accesso alle banche dati alle risorse semantiche per il web, dal drafting legislativo alla traduzione dei concetti giuridici di ordinamenti diversi ai fini della realizzazione di un'interfaccia multilingue.

Si tratta di ricerche di cui oggi, in un'epoca di globalizzazione, anche dell'informazione, non si può fare assolutamente a meno: il rischio — che in parte stiamo già vivendo — è che non solo la lingua italiana, ma tutto il patrimonio di cultura giuridica che a questa lingua è legato, sia destinato a scomparire perché non più fruibile, in quanto scritto in una lingua che il resto del mondo, e la stessa Europa, non intende più.

Questo volume vuole offrire appunto un quadro, non certo completo ed esaustivo, ma certamente ampio e variegato, del ruolo che oggi possono svolgere gli studi sulla lingua ai fini delle varie applicazioni informatico-giuridiche. I saggi in esso contenuti costituiscono la rielaborazione degli interventi del curatore e di quattro giovani studiosi dell'ITTIG in Convegni e Tavole Rotonde sui temi della terminologia giuridica e del linguaggio del diritto.