La patologia dell'atto amministrativo

• Autore: G. Morri - F. Pontrandolfi - S. Tenca
• Pagine: 181-194

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LA PATOLOGIA DELL’ATTO

AMMINISTRATIVO

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I difetti dell’atto amministrativo

Quando l’atto amministrativo non risponde ai requisiti richiesti dal-

l’ordinamento, lo stesso presenta quei difetti che, in relazione alla

loro gravità, danno luogo ai seguenti stati patologici: imperfezione,

inesistenza (o nullità), invalidità (per vizio di legittimità o di merito),

inef‌f‌icacia, ineseguibilità, irregolarità.

Rinviando ai paragraf‌i successivi l’illustrazione dei difetti più gravi,

si può dire subito che:

a) l’imperfezione ricorre quando l’atto è in corso di formazione. A

dif‌ferenza degli altri difetti sopra indicati, in questo caso siamo in

presenza di un atto (o parvenza di atto) in pendenza del relativo pro-

cedimento, mentre nelle altre ipotesi il procedimento di formazione

si è concluso. L’imperfezione non deve essere confusa con l’inef‌f‌i-

cacia che riguarda un aspetto successivo dell’atto amministrativo

ormai perfetto;

b) l’inef‌f‌icacia ricorre quando l’atto, benché completo di tutti i suoi

elementi formali (perfetto), non è ancora in grado di produrre i suoi

ef‌fetti giuridici poiché manca l’avveramento di una condizione previ-

sta dalla legge (es.: controllo o comunicazione) o dallo stesso prov-

vedimento (termine iniziale o condizione sospensiva) (vedi Cap. 15

par. 7);

c) l’ineseguibilità ricorre quando, in forza di provvedimenti succes-

sivi della stessa o di altre amministrazioni (oppure del giudice), l’ef-

f‌icacia dell’atto viene sospesa;

d) l’irregolarità sussiste quando il difetto dell’atto non è così grave

da comportarne inesistenza, nullità o invalidità. Costituisce, ad esem-

pio, una mera irregolarità dell’atto la mancata indicazione dei termini

e delle autorità cui è possibile ricorrere (vedi Cap. 13, par. 2).

Stati

patologici

dell’atto

Imperfe-

zione

Ineff‌icacia

Inesegui-

bilità

Irregolarità