Il minore sottoposto a misure cautelari

AutoreGianna Maria Nanna
Pagine1-8
CAPITOLO PRIMO
IL MINORE SOTTOPOSTO
A MISURE CAUTELARI
1. Il problema del minore non imputabile
L’art. 85 c.p. aerma che “nessuno può essere punito per un
fatto preveduto dalla legge come reato se, al momento in cui
lo ha commesso, non era imputabile. È imputabile chi ha la
capacità di intendere e di volere.”
L’art. 97 c.p. aerma che “non è imputabile chi, nel momen-
to in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i 14 anni”.
Come appare evidente, l’ordinamento penale riconosce che
il minore di 14 anni non può essere, per una presunzione “iuris
et de iure”, considerato capace di intendere e di volere e, quin-
di, imputabile.1 Da tale insuperabile presunzione consegue
che, nei confronti del soggetto che non abbia compiuto i 14
anni, non possono essere adottate misure penali e, nell’ipotesi
in cui il giudice abbia pronunciato condanna, la sentenza deve
considerarsi inesistente: tale inesistenza può essere rilevata e
dichiarata anche dal giudice dell’esecuzione.2
L’unico intervento consentito dalla legge nei confronti del
soggetto che non abbia compiuto i 14 anni è l’applicazione di
1 Alfredo Carlo Moro – Manuale di diritto minorile – 2008 – Zanichelli – Bolo-
gna, pagg. 525 e ss.
2 Cass. 29 novembre 1983, in Riv. Pen. 1984, 731

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