Sentenza nº 98 da Constitutional Court (Italy), 18 Marzo 2004
| Relatore | Annibale Marini |
| Data di Resoluzione | 18 Marzo 2004 |
| Emittente | Constitutional Court (Italy) |
SENTENZA N. 98
ANNO 2004
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
- Gustavo ZAGREBELSKY Presidente
- Valerio ONIDA Giudice
- Carlo MEZZANOTTE "
- Fernanda CONTRI "
- Guido NEPPI MODONA "
- Piero Alberto CAPOTOSTI "
- Annibale MARINI "
- Franco BILE "
- Giovanni Maria FLICK "
- Francesco AMIRANTE "
- Ugo DE SIERVO "
- Romano VACCARELLA "
- Paolo MADDALENA "
- Alfonso QUARANTA "
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nel giudizio di legittimit‡ costituzionale dellíart. 22 della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), promosso con ordinanza del 1∞ aprile 2003 dalla Corte di cassazione nel procedimento civile vertente tra Simone Giampaolo e la Prefettura di Firenze, iscritta al n. 497 del registro ordinanze 2003 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 32, prima serie speciale, dellíanno 2003.
††††††† Udito nella camera di consiglio del 25 febbraio 2004 il Giudice relatore Annibale Marini.
Ritenuto in fatto
La Corte di cassazione, con ordinanza del 18 dicembre 2002, depositata il 1∞ aprile 2003, ha sollevato, in riferimento agli artt. 3 e 24 della Costituzione, questione di legittimit‡ costituzionale dellíart. 22 della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), nella parte in cui non consente líutilizzo del servizio postale per la proposizione del ricorso in opposizione contro líordinanza-ingiunzione.
Premette il giudice a quo che la sentenza ñ avverso la quale Ë stato proposto ricorso per cassazione ñ con la quale il Giudice di pace di Firenze ha dichiarato líinammissibilit‡ di uníopposizione ad uníordinanza-ingiunzione proposta a mezzo del servizio postale Ë coerente con il principio, consolidato nella giurisprudenza di legittimit‡, secondo cui il ricorso in opposizione contro le ordinanze-ingiunzione che irrogano sanzioni amministrative non puÚ essere inoltrato al giudice competente con plico postale, ma deve essere depositato presso la cancelleria, con consegna a mani del cancelliere. E ciÚ in quanto il deposito di atti puÚ essere effettuato a mezzo del servizio postale solo quando vi sia una norma che espressamente preveda tale modalit‡ di presentazione.
Ritiene, peraltro, il medesimo giudice che la mancanza, nella specie, di una disposizione che consenta allíingiunto di provvedere al deposito del ricorso mediante invio per posta, in plico raccomandato, si ponga in contrasto con i principi sanciti negli artt. 3 e 24 della...
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