IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli artt. 76 e 87 della Costituzione;
Vista la legge 31 marzo 2000, n. 78, ed in particolare l'art. 1, che ha delegato il Governo ad adeguare l'ordinamento ed i compiti militari dell'Arma dei carabinieri;
Visto il regio decreto 14 giugno 1934, n. 1169;
Vista la legge 18 febbraio 1997, n. 25;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 18 luglio 2000;
Acquisito il parere del Consiglio superiore delle Forze armate;
Sentite le Rappresentanze del personale;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni permanenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 2 ottobre 2000
Sulla proposta del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, con il Ministro per la funzione pubblica, con il Ministro dell'interno e con il Ministro delle finanze; E m a n a il seguente decreto legislativo: Art. 1. Finalita' del decreto
Allo scopo di assicurare efficienza, economicita', speditezza e rispondenza al pubblico interesse delle attivita' istituzionali dell'Arma dei carabinieri, in attuazione della delega prevista dall'articolo 1 della legge 31 marzo 2000, n. 78, il presente decreto disciplina il riordino della struttura organizzativa e funzionale dell'Arma.
lI riordino di cui al comma 1, in conformita' con i contenuti della legge 18 febbraio 1997, n. 25, e' attuato attraverso:
l'adeguamento dei compiti militari, con conseguente definizione delle modalita' di partecipazione dei reparti dell'Arma all'assolvimento di tali compiti;
la ridefinizione della struttura ordinativa, conferendo caratterizzazioni funzionali ai vari livelli gerarchici, che evitino duplicazioni di attivita' ed accrescano le capacita' operative dell'organizzazione territoriale dell'Arma, con particolare riferimento alla stazione carabinieri;
l'adeguamento dei livelli gerarchici alla rilevanza delle funzioni di comando ed alle connesse responsabilita' dirigenziali, anche in ragione delle corrispondenti articolazioni della pubblica amministrazione;
la riorganizzazione del sostegno tecnico, logistico ed amministrativo mediante l'attribuzione delle relative attivita' a poli funzionali interregionali a competenza per aree, con la conseguente riduzione degli oneri di gestione e il recupero di risorse in favore dell'attivita' operativa svolta dai minori livelli ordinativi;
la soppressione e la riorganizzazione di reparti, enti o unita' per razionalizzare la catena di comando e controllo.