Il problema del cumulo delle imposte, dell'evasione e della riduzione delle aliquote

AutoreGaetano Nanula
Pagine63-78
CAPITOLO TERZO
IL PROBLEMA DEL CUMULO DELLE
IMPOSTE, DELL’EVASIONE E DELLA
RIDUZIONE DELLE ALIQUOTE
S: 1. Evasione e sovranità popolare; 2. Il cumulo delle imposte
sull’unica nuova ricchezza prodotta; 3. Problemi morali ed evasione;
4. Rappresentazione grafica del congegno evasivo; 5. Evasione fisca-
le e responsabilità penali per gli organi societari; 6. Le ragioni della
persistente evasione; 7. Rivalsa ed evasione all’Iva; 8. L’affidamento
1. Evasione e sovranità popolare
Qualora, prendendo le distanze dall’insulto che troppo fre-
quentemente viene rivolto al contribuente italiano, acritica-
mente considerato un evasore abituale, volessimo approfon-
dire il tema dell’inadempimento degli obblighi tributari, non
potremmo fare a meno di tener conto, oltreché delle ricorrenti
dicoltà interpretative della legge, anche e soprattutto del cu-
mulo dei vari tributi di cui l’erario richiede complessivamente
il pagamento.
In eetti, l’evasione scale non è soltanto conseguenza della
vocazione delinquenziale del contribuente, ma in parte alme-
no anche eetto di un’eccessiva pretesa tributaria, che talora è
superiore ad ogni ragionevole dovere di solidarietà e ad ogni
limite di accettabilità.
Sarebbe comunque opportuno tener presente che il detto in-
sulto, giuridicamente rivolto alla “gran massa” dei contribuen-
64 La verifica fiscale alle imprese
ti, cioè del popolo italiano, costituisce operazione sicuramente
maldestra, scienticamente e politicamente sbagliata, perché
un popolo, nel quale risiede, per principio costituzionale, la
vera sovranità della Nazione, che non aderisse a pretese tributa-
rie irragionevoli, non costituirebbe un “popolo di evasori”, ma
testimonierebbe semplicemente che gli organi legislativi e cioè
le rappresentanze politiche non stanno interpretando la sua vo-
lontà, con evidente caduta della giuridicità della norma tributa-
ria e probabili pesanti conseguenze in sede elettorale.
Attenzione dunque nel gridare ai quattro venti che l’evasio-
ne scale è molto diusa, perché avremmo imboccato il piano
inclinato che porta all’autogol politico: se eettivamente l’eva-
sione sia estesa e generalizzata, signica allora che le leggi sono
sbagliate, che non incontrano l’adesione del popolo, il vero de-
positario della sovranità, per cui occorrerebbe studiarne e com-
prenderne immediatamente le cause, per correre ai ripari.
Per carità, non stiamo giusticando l’evasione scale: dicia-
mo soltanto che una legge, ancorché tributaria, che venga di-
sattesa da una parte importante di coloro nei quali – il popolo
– risiede la sovranità, perde in proporzione il suo carattere di
giuridicità, cioè di obbligatorietà, la quale verrebbe a ridursi nei
limiti non disattesi dal popolo sovrano.
Un pensiero a questo problema – che è squisitamente giuri-
dico-costituzionale – dovrebbero rivolgere tutti coloro i quali
irresponsabilmente ancora invocano l’applicazione di ulteriori
carichi scali, senza rendersi conto del livello al quale sia già
attualmente pervenuta la pressione tributaria complessiva.
2. Il cumulo delle imposte sull’unica nuova ricchezza pro-
dotta
Ed allora – chiediamoci – a quanto ammonta il citato cumulo
dei tributi?
In questa sede, in relazione al tema propostoci, limitiamo il
quesito alle imposte che gravano sul risultato della gestione im-

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