ORDINANZA 21 settembre 2005 - Misure di polizia veterinaria per la semina in acque pubbliche di pesci e uova embrionate

IL MINISTRO DELLA SALUTE

Visto il regolamento di polizia veterinaria, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320; Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, e successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1992, n. 555, e successive modificazioni; Vista l'ordinanza del Ministro della sanita' 2 settembre 1996, concernente misure di lotta contro la setticemia emorragica virale e la necrosi ematopoietica infettiva dei pesci, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 21 ottobre 1996; Vista l'ordinanza del Ministro della sanita' 11 ottobre 2001, concernente misure di lotta contro la setticemia emorragica virale e la necrosi ematopoietica infettiva dei pesci, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 260 dell'8 novembre 2001; Vista l'ordinanza del Ministro della sanita' 29 dicembre 2003, concernente misure di lotta contro la setticemia emorragica virale e la necrosi ematopoietica infettiva dei pesci, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 39 del 17 febbraio 2004; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 luglio 1997, n.

263; Vista la decisione della Commissione europea 2001/183/CE del 22 febbraio 2001,che stabilisce i piani di campionamento ed i metodi diagnostici per individuare e confermare alcune malattie dei pesci e che abroga la decisione 92/532/CEE; Considerato che la semina in acque pubbliche di pesci e uova embrionate puo' costituire un rischio per la diffusione di talune malattie dei pesci; Ravvisata quindi la necessita' che pesci e uova embrionate destinati alla semina in acque pubbliche soddisfino determinati requisiti sanitari; Considerato altresi' che per prevenire la diffusione delle malattie dei pesci, e in particolare della necrosi ematopoietica infettiva e della setticemia emorragica virale, occorre prevedere una certificazione speciale; Tenuto conto che la procedura di riconoscimento comunitaria di azienda o zona indenne da alcune malattie dei pesci segue un iter particolarmente lungo e articolato presso la Commissione europea; Rilevato che numerose aziende italiane, i cui dossier, gia' pervenuti alla Commissione europea prima della data di scadenza dell'ordinanza ministeriale 29 dicembre 2003, non sono stati ancora esaminati, non hanno ancora ottenuto il citato riconoscimento; Tenuto conto del fatto che la maggior parte delle aziende interessate si sta impegnando nel portare a termine il programma per il riconoscimento comunitario...

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