Innovazioni tipografiche nella pubblicazione delle leggi: un nuovo rompicapo per i giuristi informatici

AutoreEttore D'Elia
CaricaIl dottor Ettore D Elia è ricercatore presso l Istituto per la documentazione giuridica del CNR di Firenze
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Il decreto del Presidente della Repubblica citato in epigrafe riguarda il rin nove del contratto di lavoro dei dipendenti degli enti pubblici di cui alla legge 70/1975 e non offre in sé allo studioso del diritto o (e) dell'informatica, maggior materia di studio di quanta se ne ritrovi normalmente in qual siasi altro atto normativo dello Stato Pertanto, la ragione di queste brevi note non va ricercata nella materia trattata dal decreto, ma nel diverso e del tutto nuovo sistema di pubblicazione che per esso si è adottato

Infatti, nel testo pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale», il decreto appare composto, per la maggior parte in carattere tondo, così com è d uso, e, in altra parte (esattamente negli artt 1, terzo comma, 5, 12, 28, sesto comma, 53, 54 17, quinto comma, prima linea e 33, quinto comma) in carattere corsivo La causa di tale differenza di caratteri fra parti della stessa legge va individuata nel fatto che proprio quelle norme scritte in corsivo non fanno parte del testo di legge proposto dal Consiglio dei Ministri ali approvazione del Capo dello Stato Nel decreto d approvazione è, infatti, chiarito espres samente che dal testo di legge vanno estrapolate e disapplicate le già citate norme che nel testo appaiono in corsivo

Questo episodio non può lasciare indifferente nessuno degli utenti del di ritto, dallo studioso al pratico, fino al semplice cittadino, e conviene, allora chiedersi se, al di là degli intuibili motivi pratici che hanno suggerito questa forma di pubblicazione, ciò non provochi maggiori inconvenienti di quanti si siano voluti evitare

Quali siano gli «intuibili motivi pratici» che hanno portato a questa forma di pubblicazione è presto detto Trattandosi nel caso di un accordo fra le rappresentanze sindacali dei lavoratori da un lato, e, dall altro i rappre sentanti degli enti pubblici interessati, il Consiglio dei Ministri aveva solo il potere di approvare o non approvare il contenuto di tale accordo, ma non anche il potere di purgare il testo da quelle norme ritenute in contrasto conPage 348 la legge 70/1975 V cosi è stato: il Consiglio dei Ministri ha approvato in parte, ma non ha emendato

Diversamente e più esattamente operando, si sarebbe dovuto rinviare l'accordo alle parti stipulanti facendo loro notare quali erano le norme illegit rime ed attendere una nuova firma sul testo modificato nel senso predetto Ma così si sarebbero allungati i tempi di entrata in vigore della legge che interessava un vasto...

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