Un test negativo: gli Islam
Autore | Francesco Alicino |
Pagine | 109-139 |
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S II
Un test negativo: gli Islam
S: 1. Il sistema delle discipline negoziate alla prova degli Islam.
2. Non solo questione religiosa ma anche questione “culturale”. – 3. Gli
ostacoli all’utilizzo delle intese. Chi sono i musulmani? – 3.1. Un quadro
sintetico dei fedeli. – 3.2. Un quadro sintetico delle organizzazioni. –
3.3. Alcuni tentativi volti a stipulare un’intesa. – 3.4. La questione della
rappresentanza unitaria. – 4. Le moschee e i luoghi di culto dei musulmani
in Italia. – 4.1. I centri islamici e il “nuovo” diritto ecclesiastico preventivo.
– 4.2. Il diritto dei musulmani ai luoghi di culto. – 4.3. I luoghi di culto
musulmani e il diritto italiano. – 4.4. Esercizi di mimetismo degli elementi
religiosi. – 5. Le risposte dei poteri pubblici alla “questione” degli Islam.
1. Il sistema delle discipline negoziate alla prova degli Islam
L’istituto dell’intesa ha acquisito maggiore risalto negli ultimi
anni. Quando, parallelamente all’incremento dell’utilizzo del mo-
dulo convenzionale ex art. 8 (c. 3) Cost., si sono susseguite iniziative
volte a estendere la “strategia” delle discipline negoziate anche a
religioni “altre”: confessioni distanti dal ceppo culturale giudaico-
cristiano, imperante nella prima stagione delle intese (1984-1995).
I casi paradigmatici sono rappresentati dal buddhismo57 e, soprat-
tutto, dall’Islam. O meglio, dagli Islam58 che, oltre a indenticare la
seconda religione italiana per numero di seguaci59, involge apparati
cultural-giuridici60 per molti aspetti distanti e distinti dalla tradizione
del costituzionalismo occidentale, nonché dai moduli di espressione
collettiva di matrice cristiana61. Ragione per la quale, rispetto al di-
57 Supra, in questo Cap., Sez. I.
58 Quanto alla distinzione fra l’Islam e gli Islam C. D B, Le que-
stioni aperte: contesti e metodo, in Tradizioni religiose e tradizioni costituzionali.
L’islam e l’Occidente, a cura di C. Decaro Bonella, Roma, Carocci, 2013, pp. 34 ss.
59 I dati aggiornati su questo fenomeno religioso sono reperibili in K. R-
, M. E, I musulmani e i loro luoghi di culto, in Le religioni nell’Italia che
cambia. Mappe e bussole, a cura di E. Pace, Roma, Carocci, 2013, pp. 47 ss.
60 Il «sistema maomettano», come lo denì a suo tempo F. S, Diritto
ecclesiastico vigente in Italia, Torino, Boca, 1893, vol. II, p. 770.
61 S. A, Islam italiano. Viaggio nella seconda religione del paese, Torino,
Einaudi, 2003; M. B, Why Italian Mosques Are Inaming the Social
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ritto comune delle intese, gli Islam italiani si affermano spesso come
microcosmi socio-culturali peculiari. Basti dire della nozione di re-
ligione.
Pur rivestendo «un’importanza centrale nella denizione del loro
statuto giuridico», nell’Islam la “religione” «non ha lo stesso signi-
cato del cristianesimo». Fra i musulmani questa nozione è dotata di
una maggiore estensione e copre ambiti della vita umana – come ci
si deve vestire, cosa si deve mangiare, come debbono essere uccisi
gli animali e via dicendo – che «sono oggi scarsamente rilevanti, da
un punto di vista religioso, nel mondo cristiano»62. Ed è inevitabile
che questa specicità si riverberi nella disciplina di collegamento
fra Stato e i gruppi facenti parte del vasto e variegato mondo musul-
mano, diffuso in primo luogo – ma non solo – fra cospicue comunità
d’immigrati.
2. Non solo questione religiosa ma anche questione “culturale”
Nel tentativo di ridurre al minimo i contrasti fra il sistema cultu-
ral-giuridico islamico e la disciplina italiana del fenomeno religioso,
le organizzazioni musulmane hanno spesso ridimensionato gli ele-
menti peculiari della loro identità confessionale e rimarcato, invece,
i connotati tipici dell’immigrazione, quand’anche non prevalenti nel
loro modo di strutturarsi63. Più che del diritto di libertà religiosa po-
sitivamente orientato, i musulmani italiani si sono così accontentati
delle più generiche misure antidiscriminatorie: delle risorse norma-
tive previste a livello statale e regionale in materia d’immigrazione64.
Questo orientamento trova modo di essere supportato dagli ultimi
interventi governativi così come, ad esempio, prospettati dall’Esecu-
tivo il 19 marzo 2012. Quando il Ministro dell’Interno, Annamaria
and Political Debate, in Mosques in Europe. Why a Solution Has Become a Pro-
blem, London, Alliance Publishing Trust, 2010, pp. 269 ss.
62 «Anche il modo di sfruttare la comunità religiosa è differente»; S. F,
Lo statuto giuridico dell’Islam in Europa occidentale, in Islam e Europa. I simboli
religiosi nei diritti del Vecchio continente, a cura di S. Ferrari, Roma, Carocci,
2005, p. 19.
63 A. D’ V, Islam e percorsi migratori in Francia e in Italia,
Torino, L’Harmattan Italia, 2004, pp. 90 ss.
64 M. B, Immigration and Integration Policies in Italy: The “Secu-
rity Package” and Its Results, in Les migrations dans les rapports euro-méditer-
rannéens et euro-arabes, a cura di B. Khader, Paris, L’Harmattan, 2011, pp. 171 ss.
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