La stampa di leggi a Firenze

AutoreGustavo Bertoli/Lucia Papini
Pagine137-158
La stampa di leggi a Firenze*
GUSTAVO BERTOLI,LUCIA PAPINI
1. SULLA STAMPA DI LEGGI E BANDI A FIRENZE NEL
CINQUECENTO
Scorrendo le schede relative alle leggi stampate nel primo decennio del
principato mediceo notiamo non solo quanto scarso sia il loro numero
rispetto a quelle effettivamente emanate nello stesso periodo1, ma anche
quanto poche siano le edizioni coeve alla data di emanazione. Tale vuoto
potrebbe essere stato, almeno in gran parte, causato dal deterioramento
del materiale e poi dalla sua soppressione, in seguito all’introduzione delle
legislazioni lorenese prima e francese poi2. Dal momento, però, che gli
archivi delle magistrature non documentano in questo periodo voci relati-
ve a spese di tipografia3, dobbiamo reputare tale vuoto come prova dell’u-
*Il capitolo 1 è da attribuirsi a G. Bertoli, il capitolo 2 a L. Papini.
1Anche rispetto al più che lacunoso repertorio del Cantini: L. CANTINI,op. cit. D’altra
parte sappiamo che per rendere valida una legge era indispensabile non la sua pubblicazione
a stampa, bensì la sua pubblica lettura nei luoghi preposti della città, ad opera di un bandi-
tore assoldato a tale scopo: si veda, a questo proposito, il gran numero di copie manoscritte
di leggi con sottoscrizione autografa del banditore, che in un secondo momento furono uti-
lizzate come copie di tipografia, nei fondi del Magistrato Supremo e del Senato dei 48.
2Qualcosa senz’altro è sopravvissuto in luoghi non deputati alla sua conservazione, in
mezzo a fascicoli archiviati e non distrutti. Un esempio, frutto occasionale di una ricerca su
tutt’altri campi, è un esemplare della prima edizione in foglio volante della Legge e deliberazio-
ne sopra le monete, del 5 marzo 1534/5, [Giunti, 1535] nella filza di un notaio nell’Archivio
Arcivescovile di Firenze: AAF, N451 alla data 18 dicembre 1535.
3Il solo documento che ho trovato è del 1553, fra l’altro per una ordinazione emanata dieci
anni prima, e probabilmente mai stampata: i Cinque Conservatori del contado registrano il paga-
mento del magistrato per le spese di stampa delle Ordinationi nuovamente fatte per li Cinque Conservatori
del contado, del 15 gennaio 1543/4 (cfr. scheda 1544.01.01), per la quale furono pagati al cancelliere
30 fiorini «dell’assegnamento delle spese universali”: ASF,Cinque Conser vatori del contado 132, c. 49v.
tilizzo saltuario, da parte loro, della stampa fino alla metà degli anni qua-
ranta a causa - è mia opinione - di costi tipografici relativamente alti che
venivano a rappresentare un onere aggiuntivo per le magistrature, essendo
ognuna di esse già dotata di una organizzazione, autonoma e ben rodata,
atta a trasmettere ordini e deliberazioni anche agli esecutori più lontani.
È indiscutibile che i tempi e i modi del passaggio dalla trasmissione
manoscritta a quella tipografica dipesero dalla domanda di una burocrazia
in crescita. Ma non dimentichiamo che questa nuova veste veicola il pro-
dotto sul mercato degli avvocati, istituti e uomini di legge, la cui domanda
in seguito sarà, a mio parere, determinante per la fortuna editoriale di una
legge, fortuna (numero di ristampe nel corso dei due secoli medicei) che
empiricamente ci permette di individuare sia le leggi che nel tempo non
subirono modificazioni sia l’arco della loro durata (una legge non è più
stampata quando viene sostituita). La presenza (embrionale ma significati-
va) di questo mercato la cogliamo in un privilegio di stampa e di vendita -
fra l’altro, il primo di cui abbia notizia - che le autorità fiorentine conces-
sero nell’aprile 1511 ad un giovane cartolaio, Lorenzo di Matteo Peri4per
una Legge sugli ornamenti delle donne appena emanata, che fece stampare a pro-
prie spese. È probabile che non sia stata questa la prima legge stampata5e
138 M. CASO CHIMENTI,L.PAPINI - La legislaz ione medicea nelle raccolte dell’Archivio ...
4Lorenzo di Matteo Peri nasce a Firenze il 5 luglio 1490 ed abita nel quartiere di Santa
Croce, Gonfalone Bue (ASF,Tratte 81, c. 108r). Nel 1516 è immatricolato nell’Arte dei medi-
ci e speziali (G. BERTOLI,Librai, cartolai e ambulanti immatricolati nell’Arte dei medici e speziali di
Firenze dal 1490 al 1600, in “La Bibliofilia”, 94, 1992, pp. 125-164, 227-262, n. 37). Dal 1526
ha bottega in via del Garbo (ASF, Ospedale di Santa Maria Nuova 5754, c.99 ) per la quale paga
ben 12 fiorini. Il 15 aprile 1511 ottiene il privilegio di far stampare e vendere la nuova Legge
sopra gli ornamenti delle donne, proposta dai Signori l’11 aprile 1511, passata il 12 aprile nel
Consiglio degli 80 e il 14 nel Consiglio maggiore, con l’obbligo di venderla ad un prezzo uni-
tario non superiore ad un soldo: «Pro stampanda lege ornamentorum mulierum. Prefati
Mag.ci Domini absente Vexillifero Iustitiae servatis etc., et obtento partito secundum ordi-
namenta Deliberaverunt et licentiam dederunt quod Laurentius Mathei de Peris cartolarius
possit et sibi liceat stampare et stampare facere legem noviter editam per opportuna consilia
super ornamentis mulierum licite et impune quas postea vendere et venditam facere possit
non in maiori pretio a unius per qualibet sub pena indignationis etc. et non aliis liceat etc.,
Mandantes etc.”. ASF, Signori e collegi 113, c. 37v (15 aprile 1511). Non si conoscono esem-
plari di questa edizione. Una copia della legge, passata il 27 aprile nel Consiglio degli 80 e il
giorno dopo nel Consiglio maggiore, in ASF, Miscellanea repubblicana 66, cc. 354v-355v.
5Di avanti il Principato sono disponibili pochissimi reperti a stampa, una Provisione in foglio
volante databile 1520/1521, posseduta dalla BNCF, l’Ordinanza alla Milizia del 1529, e poco
altro. Nulla in Rhodes: D. RHODES,Annali tipografici fiorentini del XV secolo, Firenze, Olschki, 1988.

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT