Scenari de jure condendo: la messa alla prova anche per gli adulti?

AutoreFrancesco Zaccaria
Pagine153-157
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FRANCESCO ZACCARIA
Cultore di Diritto Processuale Penale
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” - Sede di Taranto
SCENARI DE IURE CONDENDO:
LA MESSA ALLA PROVA ANCHE PER GLI ADULTI?
Il titolo del Convegno richiama anche le prospettive future del-
la messa alla prova dell’imputato minorenne. Ma guardare al futuro
della messa alla prova significa allargare l’orizzonte oltre il proces-
so penale minorile ed estendere tale istituto anche al processo pena-
le per gli adulti, in considerazione dei risultati positivi che lo stru-
mento legislativo in questione ha ottenuto non solo nel nostro si-
stema processuale penale minorile, ma anche e soprattutto in molti
ordinamenti stranieri, secondo quanto osservato dalla Commissione
di riforma del codice penale “Pisapia”.
De jure condendo, la prospettiva applicativa, dunque, si sdop-
pia: il probation non sarebbe più un istituto speciale del processo
minorile, ma un istituto generale del diritto penale sostanziale e
processuale.
Negli ultimi due anni sono stati presentati in proposito numero-
si disegni di legge, tra i quali meritano di essere ricordati il d.d.l. C.
879 (“Disposizioni in materia di messa alla prova dell’imputato”),
d’iniziativa dell’on. Gaetano Pecorella e altri, presentato l’8 mag-
gio 2008; il d.d.l. S. 584 (“Disposizioni per l’accelerazione e la ra-
zionalizzazione del processo penale, nonché in materia di prescri-
zione dei reati, tenuità del fatto, recidiva e criteri di ragguaglio tra
pene detentive e pene pecuniarie”), d’iniziativa del sen. Luigi Li
Gotti e altri, del 16 maggio 2008; il d.d.l. C. 3009 (“Modifiche al
codice penale e al codice di procedura penale e altre disposizioni
in mate ria di sospensi one condizionale della pena subordinatamente

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