DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 2 agosto 2010 - Ruolo dei funzionari internazionali di cittadinanza italiana. (10A10965)

IL PRESIDENTE

DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, ed in particolare l'art. 5, comma 2, lettera e);

Visto l'art. 1, comma 1, della legge 27 luglio 1962, n. 1114, il quale prevede che il personale dipendente delle amministrazioni pubbliche possa essere collocato fuori ruolo per assumere un impiego o un incarico temporaneo presso organismi internazionali;

Visto l'art. 37 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, il quale prevede che la Missione diplomatica svolge, nell'ambito del diritto internazionale, funzioni consistenti principalmente nel proteggere gli interessi nazionali e tutelare i cittadini e i loro interessi;

Visto l'art. 12, comma 1, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, il quale attribuisce al Ministero degli affari esteri «le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di rapporti politici, economici, sociali e culturali con l'estero; di rappresentanza, di coordinamento e di tutela degli interessi italiani in sede internazionale»;

Visto l'art. 12, comma 2, del medesimo decreto legislativo, il quale in relazione alle funzioni di coordinamento in sede internazionale specifica che «nell'esercizio delle sue attribuzioni il Ministero degli affari esteri assicura la coerenza delle attivita' internazionali ed europee delle singole amministrazioni con gli obiettivi di politica internazionale»;

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303;

Visto l'art. 23-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il quale dispone che i dirigenti delle pubbliche amministrazioni, nonche' gli appartenenti alla carriera diplomatica e prefettizia, siano collocati, salvo motivato diniego dell'amministrazione di appartenenza in ordine alle proprie preminenti esigenze organizzative, in aspettativa senza assegni per lo svolgimento di attivita' presso soggetti e organismi, pubblici o privati, anche operanti in sede internazionale;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 2010, n. 95;

Considerato che l'impegno dell'Italia a favore della pace, della sicurezza e del sistema multilaterale e' obiettivo principale della sua politica estera, riconosciuto a livello internazionale e testimoniato dai contributi finanziari e umani che il nostro Paese assicura alte organizzazioni internazionali;

Considerato che tale priorita' richiede una strategia di rafforzamento della presenza italiana nelle organizzazioni internazionali;

D'intesa con il Ministro degli affari esteri;

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