DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 Maggio 2007 - Riordino del Comitato interministeriale per i diritti umani operante presso il Ministero degli affari esteri, ai sensi dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto l'art. 12 del decreto legislativo 30 luglio 1990, n. 300, recante "Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59, che individua le funzioni e i compiti propri del Ministero degli affari esteri;

Visto l'art. 6, comma quattro, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 11 maggio 1999, n. 267, recante "Regolamento recante norme per l'individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale, nonche' delle relative funzioni, dell'Amministrazione centrale del Ministero degli affari esteri" sulle attribuzioni in materia di diritti umani della Direzione generale per gli affari politici multilaterali e dei diritti umani del Ministero degli affari esteri;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2006 recante le deleghe attribuite al Ministro per i diritti e le pari opportunita' e, in particolare, l'art. 1, lettera f);

Visto il decreto del Ministro degli affari esteri 15 febbraio 1978, n. 519, registrato alla Corte dei conti il 17 luglio 1978, registro n. 253, foglio n. 66, con il quale e' stato istituito, nell'ambito del Ministero degli affari esteri, per l'assolvimento degli obblighi assunti dall'Italia nel campo dei diritti umani in esecuzione delle convenzioni e dei patti internazionali sottoscritti e ratificati dall'Italia, il Comitato interministeriale dei diritti dell'uomo;

Visti i successivi decreti ministeriali relativi alle modifiche della denominazione e della composizione del Comitato, in particolare il decreto ministeriale 13 giugno 1997, n. 2960, il decreto ministeriale 11 novembre 2004, n. 1662/bis, e il decreto ministeriale del 24 novembre 2005, n. 208/3258;

Vista la legge 19 marzo 1999, n. 80, con la quale si provvede al finanziamento delle attivita' del Comitato interministeriale dei diritti umani;

Visto il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante "Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonche' interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale" convertito in legge, con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e in particolare, l'art. 29, che prevede, al comma 1, una riduzione della spesa complessiva sostenuta dalle amministrazioni pubbliche per commissioni, comitati ed altri organismi del 30% e, al comma 2, il riordino di tali organismi, anche mediante soppressione o accorpamento delle strutture;

Considerato che le convenzioni e i patti internazionali in materia di diritti umani sottoscritti e ratificati dall'Italia impongono l'obbligo di presentare alle competenti organizzazioni internazionali rapporti periodici sulla loro attuazione nell'ambito del territorio nazionale;

Sulla proposta del Ministro degli affari esteri e del Ministro per i diritti e le pari opportunita', di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze;

Sentiti il Ministro per l'attuazione del programma di Governo ed il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione;

Decreta:

Art. 1.

Comitato interministeriale dei diritti umani

  1. Presso il Ministero degli affari esteri opera il Comitato interministeriale per i diritti umani, di seguito denominato "Comitato", che e' l'organismo di coordinamento dell'attivita' governativa in materia di promozione e tutela dei diritti dell'uomo.

    Art. 2.

    Compiti del Comitato

  2. Al Comitato sono attribuiti i seguenti compiti:

    1. fornire supporto tecnico al Comitato dei Ministri per l'indirizzo e la guida strategica in materia di tutela dei diritti umani di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 aprile 2007, predisponendo, in occasione delle riunioni del Comitato dei Ministri, una apposita relazione sulle attivita' previste dalle successive lettere b), c), d), f) e g);

    2. realizzare un sistematico esame delle misure legislative, regolamentari, amministrative ed altre che siano state prese nell'ordinamento interno per attuare gli impegni assunti dall'Italia in virtu' delle convenzioni internazionali in materia di tutela dei diritti umani adottate da organizzazioni internazionali di cui l'Italia e' parte; a tal fine, raccogliere tutte le informazioni necessarie sull'azione governativa in tale settore;

    3. promuovere i...

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