Ordinanze di rinvio alla Corte costituzionale
Autore | Casa Editrice La Tribuna |
Pagine | 131-132 |
Page 131
@CORTE DI CASSAZIONE Sez. III, Ord. di rinvio 30 dicembre 1999, n. 14782 (ud. 12 novembre 1999). Pres. Zumbo - Est. Grillo - P.M. Fraticelli (diff.) - Ric. Saccullo.
Edilizia e urbanistica - Contravvenzione - Sanatoria edilizia - Oblazione ex art. 24, L. n. 136/99 - Contravvenzioni previste dagli artt. 17, L. n. 1086/71 e 20, L. n. 64/74 - Mancata previsione - Questione di legittimità costituzionale.
Non è manifestamente infondata, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 24 della L. 30 aprile 1999, n. 136, nella parte in cui non include, tra i reati estinguibili per oblazione, le contravvenzioni sanzionate dall'art. 20 della L. n. 64/1974, nonché quella prevista dall'art. 17 della L. n. 1086/1971. (L. 28 febbraio 1985, n. 47, art. 38; L. 30 aprile 1999, n. 136, art. 24) (1).
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(1) Nel senso di ritenere ammissibile l'estensione degli effetti estintivi dell'oblazione per sanatoria edilizia anche alle contravvenzioni previste dall'art. 20 della L. n. 64/74, cfr. Cass. pen., sez. III, 24 marzo 1993, Farinelli, in questa Rivista 1994, 329. Contra, v. Cass. pen., sez. III, 18 dicembre 1986, Taibi, ivi 1987, 877.
(Omissis). - Con sentenza 4 luglio 1997, il Pretore di Catania - Sezione distaccata di Paternò condannava Saccullo Maria alla pena, condizionalmente sospesa, di giorni 20 di arresto e lire 9.000.000 di ammenda in ordine ai reati di cui agli artt. 20 lett. b) L. n. 47/1985, 2-4-13-14-17 L. n. 1086/1971, 17-18-20 L. n. 64/1974, 221 TULLSS, commessi il 23 novembre 1993.
Su gravame dell'imputata, la Corte di appello di Catania, con la sentenza indicata in premessa, confermava la decisione pretorile, evidenziando che - ai sensi dell'art. 182 c.p. e dell'art. 38 L. n. 47/1982 - potevano beneficiare della estinzione del reato per oblazione solo coloro che l'avevano effettuata, per cui, nel caso di specie, all'imputata non poteva giovare - ai fini estintivi dei reati ascrittile - l'oblazione ritualmente effettuata dalla sorella.
Ricorreva per cassazione l'imputata, deducendo la nullità della sentenza per violazione, falsa ed erronea interpretazione degli artt. 182 c.p. e 31-38 L. n. 47/1985, in quanto le dette norme dovevano intendersi nel senso da lei prospettato.
Con memoria integrativa, la ricorrente ha richiamato, a suffragio del proprio assunto, la recente legge n. 136/1999, che fornisce l'interpretazione autentica del menzionato art. 38, comma 2, L. n. 47/1985;
Rilevata la fondatezza del ricorso, in quanto effettivamente, ai sensi dell'art. 24 L. n. 136/1999, norma...
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