Insegnamento di religione e scuole confessionali

AutoreLuigi Tramontano
Pagine183-191
183
Capitolo 2
Riforma
Gentile
1923
1L’insegnamento
della religione cattolica
INSEGNAMENTO DI RELIGIONE
E SCUOLE CONFESSIONALI
2
Il ruolo che la religione ha nella formazione di una personalità uma-
na impone all’ordinamento di non ignorare o sottovalutare l’importanza
del suo insegnamento; a ciò si aggiunga che il Cristianesimo, per come
interpretato dalla religione e dalla Chiesa Cattolica, può essere considerato
per ragioni sostanzialmente storiche ed in considerazione anche della sua
diffusione presso la popolazione, parte fondamentale delle radici cultura-
li italiane, e dunque, il suo insegnamento e la formazione della relativa
sensibilità spirituale dovranno far par te dell’educazione dei giovani, nei
limiti della tutela che l’ordinamento deve garantire anche alla diversità
confessionale.
Storicamente, gli enti confessionali cattolici con f‌ini di istruzione sono stati,
di fatto ed in larga parte del territorio italiano, gli unici ed i migliori centri
per l’istruzione dei giovani.
La creazione di una rete di istruzione pubblica (con la legge n. 3725 del
1859), non minacciava la permanenza e la possibilità di istituire scuole
secondarie da parte delle associazioni religiose.
Una fase importante fu segnata dalla riforma Gentile del 1923 che in-
trodusse l’insegnamento della religione cattolica come obbligatorio
nelle scuole elementari. L’obbligo fu poi esteso nel 1929 con i Patti Late-
ranensi anche alle scuole medie, inferiori e superiori.
L’insegnamento della religione cattolica divenne così fondamento dell’istru-
zione scolastica e della formazione della personalità umana. A bilanciare
in qualche modo questa estensione fu previsto però che gli alunni, in tutti
i gradi di istruzione, potessero non partecipare all’insegnamento reli-
gioso a seguito di esplicita richiesta in tal senso, purché tale richiesta
provenisse dai genitori e fosse formulata per iscritto.
Tuttora il ruolo che l’insegnamento della religione cattolica ha nell’ordina-
mento scolastico continua ad essere dominante ed è oggetto di un preciso
impegno da par te delle istituzioni statali, che debbono assicurare appunto
tale insegnamento.

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