La libertà religiosa

• Autore: Luigi Tramontano
• Pagine: 171-182

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Capitolo 1

Libertà di

religione

L’art. 19 della Costituzione

LA LIBERTÀ RELIGIOSA

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Senza dimenticare l’art. 2 Cost. secondo cui la Repubblica riconosce e ga-

rantisce i diritti inviolabili dell’uomo e l’art. 3 della Carta fondamentale

in base al quale tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali

davanti alla legge senza distinzione di religione, la libertà di religione è un

diritto fondamentale dell’individuo, sancito a livello costituzionale dall’art.

19, che recita: “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria

fede in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e

di esercitare in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti

contrari al buon costume”.

La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dell’ONU esprime questo principio

nell’art. 18, secondo il quale “Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di

coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di

credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in

privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel

culto e nell’osservanza dei riti”.

Il diritto alla libertà di religione rientra nella categoria dei diritti indispo-

nibili e personalissimi dell’individuo, che deve poterne godere in tutti i

momenti della sua vita.

Tale libertà si concretizza:

– nello scegliere la propria fede di appartenenza scevro da qualsiasi

condizionamento o imposizione; l’adesione ad un determinato credo deve

necessariamente conf‌igurarsi come libera espressione della volontà del sog-

getto;

– nel non appartenere a nessuna religione (intesa cioè come libertà ne-

gativa), dal momento che, contestualmente alla libertà religiosa, deve essere

tutelata anche la libertà di coscienza, e dunque, assicurato il godimento del

diritto fondamentale di aderire a concezioni ateistiche o agnostiche;

– nel diritto a cambiare convinzione religiosa, cioè a mutare i propri

orientamenti e la propria sensibilità verso il trascendente, quale espressione

fondamentale di un esercizio effettivo della libertà di religione.