Sulle definizioni legislative in materia penale: funzioni e limiti

• Autore: Parlato, Maria Concetta
• Pagine: 35-43

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CAPITOLO SECONDO

SULLE DEFINIZIONI LEGISLATIVE

IN MATERIA PENALE: FUNZIONI E LIMITI

SOMMARIO: 1. Sulle definizioni legislative nel diritto penale. - 2. Cenni di diri tto

penale comparato.

1. Sulle definizioni legislative nel diritto penale

Nell’ambito del diritto penale si considerano “definitorie”

quelle disposizioni normative che assolvono, come funzione loro

specifica, il compito di «determinare, di fissare dei concetti di par-

te generale o singoli elementi di fattispecie criminose, elementi

che sono più opportunamente estrapolabili e definibili fuori del

contesto e dell’articolato normativo delle singole proposizioni

normative che delineano le varie fattispecie criminose»1.

Ciò premesso, è anche vero che di definizione legislativa si

può – volendo – anche parlare con riferimento alla tipizzazione

normativa dell’intero fatto criminoso ad opera della norma incri-

minatrice che viene di volta in volta in questione. Così, ad esem-

pio, non sarebbe scorretto affermare che l’art. 575 c.p. definisce il

delitto di omicidio, oppure che l’art. 609-bis c.p. fornisce la defini-

zione codicistica del reato di violenza sessuale, e così via. Ma, an-

corché nulla impedisca quest’uso ampio del concetto di definizio-

ne legale, non è in tale accezione che impieghiamo qui il concetto

di definizione: intendiamo, piuttosto, farvi riferimento nel senso

più ristretto di determinazione da parte del legislatore del significa-

1 Cfr. F. BRICOLA, Le definizioni nor mative nell’esperienza dei codici pe-

nali contemporanei e nel pr ogetto di legge delega italiano, in AA.VV., Omnis

definitio in iure periculosa?Il problema delle definizioni legali nel diritto pena-

le, cit., p. 175 ss.; F. PALAZZO, Sulle funzioni delle norme definitorie, in AA.VV.,

Omnis definitio in iure periculosa ?Il problema delle definizioni legali nel dir itto

penale, cit., p. 381 ss.