DECRETO 24 aprile 2002 - Adozione del Piano per l'arte contemporanea

IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

Vista la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante "Modifiche al titolo V, parte seconda della Costituzione"; Visto il decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 recante "Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie e i compiti d'interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali"; Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante "Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali"; Vista la legge 12 luglio 1999, n. 237, recante "Istituzione del Centro per la documentazione e valorizzazione delle arti contemporanee e di nuovi musei, nonche' modifiche alla normativa sui beni culturali e interventi a favore delle attivita' culturali"; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 2000, n. 441, concernente il "Regolamento recante norme di organizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali"; Vista la legge 23 febbraio 2001, n. 29, recante "Nuove disposizioni in materia di interventi per i beni e le attivita' culturali" e in particolare l'art. 3, che prevede la predisposizione del Piano per l'arte contemporanea; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche"; Vista la direttiva generale per l'azione amministrativa e per la gestione concernente il 2002, emanata dal Ministro per i beni e le attivita' culturali il 5 febbraio 2002; Ritenuto di dover dare attuazione all'art. 3, comma 1, della legge 23 febbraio 2001, n. 29, che prevede l'adozione del Piano per l'arte contemporanea a partire dal 2002; Considerato che il Piano ha lo scopo di consentire l'incremento del patrimonio pubblico d'arte contemporea, anche mediante l'acquisizione d'opere di artisti italiani e stranieri, che la nozione di patrimonio pubblico va intesa in senso estensivo e che a tal fine devono essere definite forme di coordinamento e collaborazione con le regioni e le autonomie locali; Considerato che per provvedere agli adempimenti necessari ad attivare tale collaborazione si dovra' comunque ricorrere alle risorse messe a disposizione dal Piano per finanziare le attivita' propedeutiche e di gestione; Considerata pertanto l'opportunita' che il Piano per l'arte contemporanea nel 2002, anno di prima applicazione, rivesta carattere sperimentale anche al fine di creare le condizioni che consentano a partire dal 2003 di attuare una strategia concordata con le regioni e le autonomie locali; Tenuto conto della proposta del direttore generale per l'architettura e l'arte contemporanee, ai sensi dell'art. 16, comma 1, lettera b) del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Decreta

E' adottato il Piano per l'arte contemporanea 2002 come indicato nell'allegato A del presente decreto, che ne forma parte integrante e sostanziale.

Il presente decreto sara' inviato per la registrazione agli organi competenti e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 24 aprile 2002 Il Ministro: Urbani

Registrato alla Corte dei conti il 14 giugno 2002 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 3, foglio n. 380

Allegato A PIANO PER L'ARTE CONTEMPORANEA 2002 Premessa.

  1. Nel patrimonio culturale pubblico italiano l'arte contemporanea occupa ancora un posto marginale, in senso sia quantitativo sia qualitativo. Questa lacuna, particolarmente evidente nel caso dei musei statali, ha inciso negativamente sulla conoscenza dell'arte del presente e del recente passato, sulla promozione della creativita' artistica a livello nazionale e anche sullo sviluppo di un moderno sistema dell'arte contemporanea, nel quale e' necessaria la presenza di acquirenti e committenti pubblici che operino in modo selettivo ma regolare.

  2. Oggi e' in atto un'inversione di tendenza, che ha preso le mosse dalla creazione di nuovi spazi destinati all'arte contemporanea o dall'ampliamento di quelli esistenti. A livello nazionale, e' stato costi-tuito, in base alla legge...

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