DECRETO 3 giugno 2011 - Approvazione del conto finanziario relativo all''esercizio 2010 (11A08313)

IL PRESIDENTE

Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni ed integrazioni;

Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l'articolo 4;

Visto il Regolamento concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle Sezioni Riunite nell'adunanza del 14 dicembre 2000 (Deliberazione n. 1/DEL/2001);

Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133;

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196;

Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 191, contenente "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (legge finanziaria 2010);

Visto il proprio decreto n. 77 in data 31 dicembre 2009, che approva il bilancio della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2010;

Visto il Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti di cui alla Deliberazione delle Sezioni Riunite in data 26 gennaio 2010 (Deliberazione n. 1/DEL/2010);

Visto il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122;

Visti i propri decreti, n. 8 del 25 marzo 2010, n. 24 del 10 settembre 2010, n. 33 del 17 novembre 2010 e n. 37 del 29 novembre 2010, autorizzativi di variazioni agli stanziamenti di vari capitoli del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010;

Visti lo schema del conto finanziario per l'esercizio 2010 e la relazione illustrativa, predisposti a cura della Direzione generale programmazione e bilancio, gia' Servizio del bilancio;

Vista la relazione del Collegio dei revisori dei conti in data 4 maggio 2011, nella quale viene espresso parere favorevole in ordine alla concordanza dei risultati esposti nel conto finanziario con le scritture contabili, nonche' alla regolarita' della gestione finanziaria;

Vista la deliberazione del Consiglio di presidenza n. 123 del 25 maggio 2011;

Sentito il Consiglio di amministrazione nella riunione del 24 maggio 2011;

Vista la nota del Segretario generale con la quale viene trasmesso lo schema del conto finanziario, unitamente alle relazioni ed ai pareri acquisiti;

Decreta:

E' approvato, ai sensi dell'art. 28, comma 4 del sopra citato Regolamento di autonomia, il conto finanziario della gestione della Corte dei conti per l'anno 2010.

Il presente decreto, unitamente al conto finanziario, sara' inviato, a cura del Segretario generale, entro il 30 giugno 2011, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, nonche' al Ministero dell' Economia e delle Finanze e sara' trasmesso al Ministero della Giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Roma, 3 giugno 2011

Il Presidente: Giampaolino

Relazione illustrativa al conto finanziario dell'esercizio 2010

1 - Premessa

Il conto finanziario dell'esercizio 2010, come il corrispettivo bilancio di previsione, delinea tre centri di responsabilita' amministrativa coincidenti con altrettante U.P.B.: il Segretariato generale, il Servizio affari generali, il Servizio risorse umane e formazione. Il documento e' stato predisposto in base agli schemi di bilancio approvati con D.P. n. 60 del 30 novembre 2001.

Il Segretario generale e' il vertice dell'organizzazione amministrativa ed e' titolare delle funzioni elencate all'art. 6 del Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli Uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti (Deliberazione n. 1/DEL/2010, pubblicata nel Supplemento ordinario n. 18 alla G.U. n. 21 del 27 gennaio 2010). Ad esso e' affidato il coordinamento ed il controllo della gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali di pertinenza dei dirigenti.

In relazione alle modificazioni introdotte dalla legge 31 dicembre 2009, n. 196 sulla riforma della contabilita' e finanza pubblica (disposizioni rivolte, peraltro, alle amministrazioni centrali dello Stato), per gli esercizi finanziari 2010 e 2011, l'Istituto ha mantenuto strutturalmente inalterati i propri bilanci per due principali ragioni.

La prima motivazione e' legata all'introduzione, a partire dal mese di luglio 2010, del "Sistema integrato di contabilita' finanziaria ed economico-patrimoniale per centri di costo", la cui sperimentazione richiede che il nuovo applicativo venga monitorato per almeno un intero esercizio finanziario.

La seconda ragione e' legata all'applicazione del nuovo "Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli Uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti", di cui alla Deliberazione delle SS.RR. n. 1/2010 del 26 gennaio 2010, che dispone modifiche relative alle articolazioni strutturali di vari Servizi dell'Istituto e la cui attuazione ha trovato piena applicazione soltanto nel 2011.

Nella tabella 1, viene data dimostrazione della ripartizione della spesa per funzioni obiettivo di primo e di secondo livello; ripartizione che considera le risorse impiegate in ciascun ambito e suddivide la spesa per gli stipendi e per l'acquisizione di beni e servizi. Si ricorda che quattro sono le funzioni obiettivo di primo livello (controllo - giurisdizione - indirizzo politico-amministrativo - servizi generali), mentre nove sono di secondo livello (governo dell'Istituto - attivita' di controllo in sede centrale - attivita' di controllo in sede regionale - attivita' giudicante centrale - attivita' giudicante regionale - attivita' requirente centrale - attivita' requirente regionale - gestione delle risorse umane - acquisizione e gestione delle risorse strumentali).

Nel sottolineare un generalizzato ulteriore aumento delle risorse assegnate agli Uffici regionali, come gia' avvenuto nel 2009, si precisa che relativamente alle funzioni-obiettivo istituzionali la tabella evidenzia un utilizzo equilibrato delle risorse finanziarie, con una leggera prevalenza dell'attivita' giurisdizionale su quella di controllo.

Dall'esame delle singole voci, come sopra evidenziato, risulta che le risorse destinate agli Uffici regionali, per quanto riguarda l'attivita' di controllo, sono superiori rispetto a quelle per gli uffici centrali, cio' in conseguenza, soprattutto delle disposizioni normative del 2009 (legge n. 15/2009). Anche le risorse destinate all'attivita' giurisdizionale degli Uffici regionali, sono notevolmente piu' elevate di quelle destinate agli Uffici centrali. A tal proposito va precisato che la Sezione di controllo, la Sezione giurisdizionale e la Procura per la Regione Lazio, sono incluse tra gli Uffici regionali pur avendo la propria sede in Roma.

Il quadro complessivo dell'impiego delle risorse mostra che le spese destinate al personale sono assolutamente prevalenti rispetto a tutte le altre tipologie di spesa, attestandosi oltre l'81% delle risorse impegnate e che le spese obbligatorie sono, nel loro complesso, poco al di sotto dell'83% (Tabella 2 degli allegati). 2 - Considerazioni generali sulla gestione di competenza

Il fondo per il funzionamento della Corte dei conti, iscritto al capitolo 2160 dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze (4.1.1) (1.1.1), e' stato quantificato, nel disegno di legge n. 1791 - dello stato di previsione del MEF - Tab. 2 - in € 300.000.000, comprensivo del finanziamento disposto dall'art. 11 della legge n. 15/2009 (€ 5.000.000). E' sulla base di tale assegnazione, indicata al cap. 110 delle "Entrate", che sono state formulate le iniziali previsioni di bilancio.

Si rappresenta, peraltro, che i finanziamenti finali ricevuti nei precedenti tre anni hanno generato consistenti avanzi di amministrazione, € 6.772.542 nel 2007 - € 12.517.284 nel 2008 - € 21.293.427 nel 2009, come indicato nella tabella 3. Circostanza questa che, da un lato, ha consentito di compensare la riduzione delle risorse iniziali messe a disposizione dal MEF, permettendo di operare una agevole ripartizione delle risorse, tra i vari centri di spesa, in sede di previsione del bilancio interno. Di contro, a seguito del confluire della differenza tra l'avanzo di amministrazione definitivamente accertato in sede di consuntivo dell'anno precedente e l'avanzo gia' previsto tra l'entrate del bilancio di previsione dell'anno successivo (art. 3, comma 9 del Regolamento di autonomia finanziaria), e di ulteriori fondi assegnati dal MEF in corso d'esercizio, progressivamente si e' determinata una eccedenza di risorse finanziarie rispetto al fabbisogno manifestato dai Responsabili amministrativi dei centri di spesa. Per tale ragione, i fondi sono rimasti accantonati nel capitolo - Fondo di riserva - che per l'esercizio 2010 presenta, pertanto, una disponibilita' residua di oltre 22 milioni di euro.

Si fa presente, altresi', che e' stata adottata una particolare attenzione nel mantenere invariate, per quanto possibile, le riduzioni gia' operate a carico di quei capitoli destinati a spese da comprimere, come individuate dalle disposizioni normative rivolte al risanamento dei conti pubblici.

La tabella 2, pone in evidenza come l'83% circa delle risorse e' stato assegnato ai capitoli destinati a spese di carattere obbligatorio, l'11% circa delle risorse e' stato destinato alle spese per l'acquisizione di beni e servizi ed un rimanente 6% alle spese in c/capitale, queste ultime rappresentate per lo piu' dall'informatica di servizio.

Da segnalare, altresi', che nel mese di luglio sul capitolo 2160, destinato al funzionamento della Corte dei conti, sono affluite integrazioni di fondi per € 638.639 derivanti dall'applicazione del Contratto collettivo nazionale del personale dirigente - Area I - quadriennio 2006/2009, biennio economico 2006/2007. In conseguenza della suddetta integrazione, in sede di assestamento del bilancio di previsione 2010, e' stata apportata...

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