Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Reati e pene - Sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi - Inapplicabilita' ai reati in materia di armi da sparo, munizioni ed esplosivi, anche nei casi di fatti di lieve entita' - Denunciata irragionevolezza nonche' ingiustificata disparita' di trattamento fra imputati di reati d...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE;

Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 60, ultimo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), promosso con ordinanza del 27 aprile 2006 dal Tribunale di Reggio Emilia nel procedimento penale a carico di M.A., iscritta al n. 434 del registro ordinanze 2006 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 43, 1ª serie speciale, dell'anno 2006.

Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;

Udito nella Camera di consiglio del 6 giugno 2007 il Giudice relatore Giuseppe Tesauro;

Ritenuto che, con ordinanza del 27 aprile 2006, il Tribunale di Reggio Emilia, in composizione monocratica, ha sollevato, in riferimento all'articolo 3 della Costituzione, questione di legittimita' costituzionale dell'articolo 60, ultimo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), nella parte in cui esclude l'applicabilita' delle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi per i reati previsti dalle leggi in materia di armi da sparo, munizioni ed esplosivi, anche quando sia ravvisabile la circostanza attenuante del fatto di lieve entita' di cui all'articolo 5 della legge 2 ottobre 1967, n. 895 (Disposizioni per il controllo delle armi);

che il rimettente, investito del procedimento penale a carico di persona imputata del reato di detenzione illegale di armi di cui agli articoli 2 e 7 della legge n. 895 del 1967, ritenendo di poter riconoscere la diminuente del fatto di lieve entita' e, conseguentemente, comminare una pena detentiva contenuta entro i limiti fissati in via generale dall'art. 53 della legge n. 689 del 1981 per la sostituzione, si duole della preclusione derivante dalla norma denunciata;

che, a suo avviso, la sottrazione al regime delle sanzioni sostitutive dei reati previsti dalle leggi in materia di armi da sparo, munizioni ed esplosivi, si pone in contrasto con l'art. 3 della Costituzione, in quanto un divieto stabilito ratione materiae "appare del tutto irrazionale" alla stregua della successiva produzione normativa, soprattutto a seguito della legge 12 giugno 2003, n. 134 (Modifiche al...

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