Virus informatici: aspetti legali

AutoreYarina Amoroso Fernández
CaricaEsperto del Laboratorio Latinoamericano contra Virus Informáticos (PII-UNESCO) con sede a Cuba
Pagine217-243

    L'articolo è stato tradotto dall'originale «Virus Informaticos: aspectos legales», presentato al VI Congreso Iberoamericano de Derecho e Informatica, Montevideo, 6-9/5/1998 e pubblicato nel volume degli atti alle pagg. 175-193, La traduzione letterale è stata fatta da J. Manuel Leal Veranes.


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@A modo d'introduzione

Parlare dei Virus informatici è un tema interessante per il fatto che risulta molto complesso e al tempo stesso è dì grande attualità: in qualunque momento possiamo essere vittime di un danno provocato dall'azione di un virus.

Sembra che non esista una chiara coscienza della sua trascendenza e, inoltre, per alcuni questo tema appartiene di più al mondo della sciatice-fiction che alla nostra realtà quotidiana, mentre per altri è come un brutto scherzo. Per gli autori di questi programmi dannosi, siano intellettuali o materiali, esistono diversi motivi e circostanze che li inducono a dedicarvisi. Perciò quello dei Virus non è solo un fatto tecnologico ma è anche sociale e infatti si ripercuote nell'area giudiziale.

Non si può nemmeno considerare il Virus come fenomeno isolato di una condotta indebita che si genera nella interazione uomo-machina. visto che ci sono alcune manifestazioni dei cosiddetti Delitti Informatici che possono essere generate dall'azione dei programmi di Virus.

Per tutte queste ragioni il lavoro presentato si sviluppa su tre punti principali:

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  1. Segnalare le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione come fenomeno in sé, per far risaltare le cause oggettìve da cui si generano tali condotte.

  2. Descrivere alcune condotte tipiche dei cosiddetti delitti informatici per avvicinarci alle soluzioni legislative di alcuni paesi e far emergere alcuni elementi tipici presenti nelle condotte che si trovano nelle legislazioni penali e che hanno punti di contatto con le manifestazioni dei Virus informatici.

  3. Fare un'analisi dei virus informatici facendo un paragone con altri programmi dannosi come il Cavallo di Troia, la Bomba logica, il Verme, ed evidenziare, partendo dallo studio del comportamento dei Virus, gli elementi che sono presenti in essi e che ci permettono dì parlare degli aspetti legali dei Virus informatici.

    A questo scopo si trattano alcuni elementi della delinquenza informatica e il fenomeno delle cifre nere che si generano da queste condotte.

    Con questo lavoro pretendiamo più motivare il dibattito che dare risposte; le considerazioni che faremo sono il risultato della nostra esperienza investigativa nel Laboratorio Latino-americano contro i Virus informatici (PII - UNESCO).

    @1. Nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. L'informatica come fenomeno in sé

    Con ragione si afferma che le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione sono qualcosa di più che una moda; l'informatica e la telematica, le espressioni più sintetiche di questo fenomeno, convertite in scienze, fanno già parte della nostra vita di ogni giorno.

    Attraverso l'informatica, fin dalle sue origini nel 1890, quando Herman Holleriht inventò un sistema capace di realizzare tabulazioni e, decisivamente, quando nel 1954 si commercializza per la prima volta un calcolatore, l'uomo si è impegnato a offrire soluzioni ai problemi di velocità, volume, capacità e costo.

    Così, grazie agli studi e alle applicazioni del silicio, si è raggiunta una velocità di elaborazione di più di 2000 volte superiore ai primi calcolatori e riducendone il costo più di 25 volte.

    Nonostante ciò, la stessa complessità della tecnica impone nuovi limiti fisici, tecnologici ed economici, e l'uomo si è dedicato a trovare soluzioni attraverso lo studio di nuove leghe metalliche, di memorie ottiche, di cellule di memorie tridimensionali che marcano il presente e il futuro dellePage 219 nuove tecnologie dell'informazione e delia comunicazione, e tutto ciò si rispecchia in quello che è associato alle parti fisiche del calcolatore (hardware), e ha anche raggiunto quella parte immateriale (software), che prima era parte indissolubile delle unità centrali di elaborazione.

    Con lo sviluppo indipendente della parte logica (software), è cambiato questo stato di corrispondenza e sono entrati in gioco altri fattori.

    Attualmente il software è l'elemento più importante rispetto ai calcolatori, tanto che sono stati fatti grandi investimenti con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo delle applicazioni e dei programmi al servizio dell'uomo,

    Come prodotto dì questo vertiginoso sviluppo oggi possiamo contare su programmi accessibili e di facile utilizzazione: touch-screen, tastiere e linguaggi semplificati, che hanno reso possibile la varietà delle applicazioni informatiche, come anche l'uso e l'accesso ogni volta più massivo e meno specializzato alle tecniche dell'informazione.

    L'informatica è diventata un elemento strategico nel sistema di organizzazione e di produzione della società, il cui principale desiderio è aumentarne la produttività.

    Nell'attualità si sono ampliati considerevolmente gli ambiti di applicazione nell'attività umana, a cui si sono aggiunte anche le attività giuridiche, e allo stesso tempo le nuove tecnologie sono state e sono materia di regolamentazione per il Diritto.

    L'importanza dell'informatica deve essere analizzata sia dal lato delle sue caratteristiche specifiche, sia dal lato di tutti quei cambiamenti che stanno avvenendo nel nostro pianeta negli ultimi decenni.

    Si attribuiscono all'informatica quattro caratteristiche che sono in relazione diretta con l'effetto moltiplicatore che essa ha prodotto nelle attività sociali e in particolare nell'aumento della produttività tecnica.

    L'informatica ha quindi la caratteristica principale di permettere maggiore velocità di calcolo rispetto a quella dell'uomo. Una seconda caratteristica, in stretta relazione con la prima, é quella.dell'associazione e relazione logica; una terza è la capacità di memorizzazione, cioè l'immagazzinamento di dati, informazioni, immagini e suoni. Una quarta caratteristica è quella che ha messo in dubbio l'efficace protezione dei diritti di proprietà intellettuale di fronte alle nuove forme di riproduzione di creazioni artistiche, come il Multimedia e le pagine Web e la circolazione d'opere intellettuali attraverso reti di collegamento globale o locale.

    La doppia relazione tra l'informatica a il diritto si può Identificare metodologicamente in due discipline, dove gli oggetti investigativi e di attività sono chiaramente diversificati: Informatica Giuridica e Diritto dell'Informatica.

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    Nella prima si possono comprendere tutte quelle attività che l'informatica elabora, applica e processa per incrementare la produttività nell'ambito giuridico, con cui deve contribuire alla realizzazione dei principi fondamentali del Diritto.

    La seconda abbraccia tutto quanto regoli o tenti di regolare le attività che sono in relazione con l'informatica in generale e con le tecnologie ad essa collegate. Comunque sarebbe una dichiarazione puramente normativa pensare che il diritto dell'informatica si riferisca soltanto alle norme giuridiche che emergono da queste relazioni, così ci si limiterebbe a un livello di legislazione che già esiste.

    Il diritto dell'informatica comprende anche lo studio, la sistematizzazione e l'aggiornamento delle nuove relazioni sociali e giuridiche che emergono da questa incidenza e la sua corrispondenza armonica con un ordine legale, sociale, economico e storico, risultato del divenire dalla società; questa società che oggi vive e convive in dimensioni diverse di spazio e tempo.

    La Telematica, da parte sua, non è altro che l'unione delle enormi possibilità dell'informatica con lo sviluppo sempre più rapido della tecnica e della scienza delle comunicazioni per arrivare a stabilire che il confine tra tempo e spazio si semplifichi o sparisca e metta in discussione la coesistenza dei confini territoriali riconosciuti a livello intemazionale, di fronte all'esistenza reale di uri nuovo spazio di convivenza: lo Spazio Informatico3.

    Ed è per questo che una delle caratteristiche di questo fine secolo, chiamato «L'era dell'Informazione» è da una parte, l'esplosione dell'informazione, e dall'altra lo sviluppo di nuove tecnologie d'informazione e comunicazione4. Quest'ultime ci danno la possibilità di immagazzinare, recuperare e distribuire l'informazione.

    L'informatica o più ampiamente la telematica5 non sono però un fenomeno esclusivamente tecnologico con implicazioni obbligatoriamente positive, i loro effetti dipendono dall'uso che se ne vuol fare.

    Da ciò deriva che, alla fine del secolo XX, il bilancio dello sviluppo aero-informatica mostra enormi possibilità e altri risultati che si possono considerare come effetti indesiderabili, Per questo proverò a dare un breve accenno ad alcuni degli effetti non desiderati in relazione alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione,Page 221

    Per esempio, si è evidenziato nell'ultima decade il crescente interessamento del mondo in via di sviluppo per le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione; ciò si deve al fatto che la «Rivoluzione Informatica» ha introdotto trasformazioni radicali nelle relazioni della produzione e nella divisione internazionale del lavoro6, assumendo queste nuove tecnologie un livello molto più rilevante all'interno della cosiddetta industria dei Servizi,

    È importante ricordare che nell'attualità il disegno, la produzione e distribuzione dei componenti elettronìci, hardware e software, sono fasi controllate da un ristretto gruppo di nazioni sviluppate.

    Questa centralizzazione del potere sulle risorse, dove la produzione esige una complessa organizzazione industriale, economica ed educazionale, limita il raggio d'azione delle nazioni che non possiedono le infrastnitture adeguate e le mette in situazione di svantaggio per negoziare un accesso indipendente all'area dell'informatica e per poter realizzare la autonomia decisionale.

    Questo è, a nostro modo di vedere, il principale effetto...

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