Caratteristiche dei requisiti della violenza o della resistenza per legittimare l'uso delle armi

AutoreAlessandro Roiati
Pagine53-55

Page 53

Il nostro codice penale annovera tra le singole cause di giustificazione l'uso legittimo delle armi stabilendo all'art. 53, primo comma, che «ferme le disposizioni contenute nei due articoli precedenti non è punibile il pubblico ufficiale che, al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio, fa uso ovvero ordina di far uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica, quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all'autorità e comunque di impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona».

Tra le questioni interpretative più complesse sorte in relazione alla sfera di applicazione della norma in esame, assume una posizione di rilievo la problematica che attiene alle caratteristiche che debbono presentare i requisiti della violenza o della resistenza per legittimare l'uso delle armi.

Con la pronuncia in esame la Suprema Corte torna ad affrontare in particolare la vexata quaestio afferente alla configurabilità della scriminante di cui all'art. 53 c.p. in ipotesi di fuga da parte degli autori di una fattispecie di reato.

Viene in rilievo dunque l'interpretazione del presupposto della necessità di vincere una resistenza ed in merito la dottrina e la giurisprudenza prevalenti concordano nel ritenere che la resistenza debba essere attiva, non potendosi di regola considerare tale la resistenza che si concretizza in meri atteggiamenti passivi, quali ad esempio proprio la fuga 1.

Al riguardo è opportuno rammentare che la causa di giustificazione di cui all'art. 53 c.p. è stata introdotta nel 1930 dal codice Rocco e costituisce una delle norme che più risente del contesto storico in cui è avvenuta la sua genesi, essendo chiaramente tesa ad attribuire all'autorità pubblica un ampio raggio d'azione e di tutela nei casi di «conflitto» con i cittadini 2.

L'esimente in oggetto infatti, oltre ad essere applicabile soltanto in favore dei pubblici ufficiali, presenta caratteristiche di «sussidiarietà» in virtù della clausola di riserva in-Page 54serita nell'incipit della norma («ferme le disposizioni contenute nei due articoli precedenti») e dunque la sua applicazione può essere invocata, in via residuale, in mancanza dei presupposti relativi alla legittima difesa ed all'adempimento di un dovere, ovvero la proporzione, l'attualità del pericolo, la legittimità formale e sostanziale dell'ordine, la stretta legalità del dovere, l'inevitabilità altrimenti del pericolo.

Ne deriva perciò la necessità di un'interpretazione restrittiva al fine di armonizzare la tutela privilegiata accordata alle forze dell'ordine con i principi propri di uno Stato democratico 3, anche alla luce della recente depenalizzazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale disposta dall'art. 18 L. 25 giugno 1999 n. 205 e giustificata proprio in ragione della necessità di equiparare lo status degli appartenenti alla pubblica amministrazione a quello di tutti i consociati 4.

La sentenza de qua invece allarga la portata applicativa della scriminante dell'uso legittimo delle armi, smentendo recisamente l'assunto sostenuto in secondo grado dalla Corte d'appello di Bologna, secondo cui il ricorso alla forza da parte del pubblico ufficiale, in ipotesi di fuga, è da considerare legittimo solo in caso di assoluta necessità.

In primo luogo ed in via pregiudiziale la Suprema Corte, dopo aver ribadito il principio secondo cui in caso di contrasto tra diritto interno e diritto comunitario quest'ultimo debba essere ritenuto prevalente, ha ritenuto applicabile nel caso di specie la norma di cui all'art. 2, comma 2, della Convenzione europea sui diritti dell'uomo, in virtù della quale l'uso delle armi al fine di effettuare un regolare arresto, è da considerare legittimo anche in presenza di fuga da parte del soggetto autore di un reato.

Detta...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT