Tribunale Penale di Foggia 27 dicembre 2018, n. 2495

Pagine73-77
187
Rivista penale 2/2019
Merito
TRIBUNALE PENALE DI FOGGIA
27 DICEMBRE 2018, N. 2495
EST. TALANI – IMP. P.M. ED ALTRI
Inquinamento y Rif‌iuti y Smaltimento y Rif‌iuti
speciali y Traff‌ico illecito di rif‌iuti non pericolosi y
Elementi costitutivi y Ingiusto prof‌itto y Individua-
zione.
. In tema di gestione di rif‌iuti ai f‌ini della conf‌igura-
bilità del reato di attività organizzata per il traff‌ico
illecito dei rif‌iuti, l’elemento oggettivo prevede un’atti-
vità di gestione dei rif‌iuti organizzata con allestimento
preventivo dei mezzi necessari, mentre sotto il prof‌ilo
soggettivo è richiesto il dolo specif‌ico di conseguire un
ingiusto prof‌itto, che può rilevare sia come maggiori ri-
cavi che minori costi. (d.l.vo 3 aprile 2006, n. 152, art.
260) (1)
(1) In senso conforme si veda Cass. pen., sez. III, 3 febbraio 2006, n.
4503, in questa Rivista 2007, 104. Nello stesso senso, sulla def‌inizione
di ingiusto prof‌itto, si veda Cass. pen., sez. III, 20 novembre 2017, n.
53136, in www.latribunaplus.it. In merito alla natura del reato in
oggetto si veda anche Cass. pen., sez. III, 1 settembre 2016, n. 36119,
ibidem. Sull’argomento, si veda in dottrina A. VITA, Delitto di "attivi-
tà organizzate per il traff‌ico illecito di rif‌iuti ": elementi costitutivi,
in questa Rivista 2011, 475.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE
A seguito di decreto di rinvio a giudizio emesso dal
G.U.P. del Tribunale di Bari in data 3 giugno 2014 compa-
rivano innanzi a questo Giudice D.P.M. e M.A., come sopra
generalizzati, per rispondere dei reati ascritti loro.
A seguito di decreto dispositivo di giudizio immediato,
emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bari in data 4 ottobre 2012,
comparivano innanzi a questo Giudice A.L. e P.M., come so-
pra generalizzati, per rispondere dei reati ascritti loro.
Si procedeva nell’assenza degli imputati P. M., D.P.M.
e M.A..
All’udienza del 17 settembre 2014 veniva dichiarato aper-
to il dibattimento e le parti formulavano le proprie richie-
ste probatorie che il Giudice accoglieva in quanto relative a
mezzi di prova pertinenti e rilevanti ai f‌ini del decidere.
All’udienza del 14 maggio 2015 si disponeva la riunione,
al presente processo, di quello avente n. 4081/14 R.G. Trib., a
carico di D.P.M. e M.A., per ragioni di connessione oggettiva.
L’istruzione dibattimentale si svolgeva con l’escussione
dei testi, citati dalla Pubblica Accusa e dalla Difesa.
Il Mar. Capo C.P., in servizio presso il Nucleo Operativo
Ecologico dei Carabinieri di Bari, riferiva in ordine all’at-
tività di indagine svolta da detto Nucleo.
In data 14 novembre 2009 i Carabinieri di (omissis) pro-
cedevano ad un sequestro di un ingente quantitativo di rif‌iu-
ti speciali, consistente in materiali usati, tra cui indumenti,
sversati in area demaniale in uso a M. V., sita in (omissis), di
circa 500 mq. Seguiva la convalida del sequestro.
All’atto dell’intervento, consultando la documentazio-
ne fornita dal M., si appurava che i rif‌iuti provenivano
dalla ditta A.L. ed erano stati ivi trasportati dalla società
cooperativa di trasporti “L’A. Trasporti” di M.A.
Si accertava, altresì, che l’area demaniale in questione,
di proprietà dell’Ente Riforma Regione Puglia, su cui i
rif‌iuti erano depositati, era inidonea a tale uso e privi di
ogni autorizzazione erano anche il trasportatore e l’utiliz-
zatore dell’area.
La provenienza dei rif‌iuti, dalla ditta A., veniva appura-
ta dall’analisi dell’unico DDT, che attestava il conferimen-
to dei rif‌iuti sul fondo agricolo in uso al M., DDT datato 31
ottobre 2009 n. 28/09, in atti, relativo al trasporto, da parte
della società A. Trasporti Soc. Coop., corrente in (omis-
sis), di venti balle di stracci misti, del peso complessivo di
kg. 8.705, riversate sulla predetta area.
Il teste C. aggiungeva che l’attività effettuata dai Ca-
rabinieri di (omissis) scaturiva da una serie di segnala-
zioni pervenute, in quanto tra (omissis) e (omissis), in
quel periodo, erano frequenti incendi, illeciti, derivanti
dalla combustione abusiva di materiale tessile. Infatti, gli
Operanti di Polizia Giudiziaria avevano rilevato tracce di
materiale tessile, combusto in zona.
In quel periodo la società di discarica r.s.u. SIA (So-
cietà di Igiene ed Ambientale), che gestiva la discarica
locale, aveva imposto, alle ditte produttrici di tali rif‌iuti, il
pagamento per lo smaltimento degli indumenti usati e ciò
aveva condotto all’incremento del fenomeno dell’abbando-
no incontrollato dei rif‌iuti tessili.
In data 30 giugno 2010 la Polizia Giudiziaria operante
effettuava accesso presso la ditta A., sita in (omissis), nel-
la zona P.I.P., via (omissis) (cfr. relativo verbale di ispezio-
ne, in atti, redatto dai Carabinieri del NOE di Bari).
Si riscontrava la presenza di un capannone di notevoli
dimensioni, con all’interno e all’esterno un’ingente quan-
tità di rif‌iuti tessili, in balle, presumibilmente pronti per
lo smaltimento e provenienti da un’attività di cernita e di
recupero effettuata all’interno del capannone.
All’esterno del capannone erano depositati rif‌iuti in
balle, esposte al sole e non coperte.
All’interno del capannone erano presenti delle presse e
dei contenitori, in cui venivano depositati gli indumenti a
seconda della tipologia (scarpe, cinture, giubbotti, ecc.).
Vi erano dei locali dedicati alla cernita del materiale tes-

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT