La tracciabilità nelle reti sociali degli autori di contenuti: limiti operativi, giuridico-normativi, e possibili approcci
Autore | Carlo Marchetti - Giancarlo Salone |
Carica | Gli AA. sono entrambi Consiglieri parlamentari del Senato della Repubblica |
Pagine | 127-137 |
La tracciabilità nelle reti sociali degli autori di contenuti:
limiti operativi, giuridico-normativi, e possibili approcci
CARL O MARCH ETT I, GI ANCARLO SALONE∗
SOMM ARI O:1. Introduzione e contesto – 2. Il problema affrontato – 3. I limiti
tecnici, normativi e giurisdizionali – 3.1. Sul fronte t ecnico – 3.2. Sul fronte norma-
tivo e giurisdizionale – 4. Possibili miglioramenti normativi o amministrativi – 5.
Conclusioni
1. INT RODU ZIO NE E CO NTESTO
Nel corso della XVII Legislatura è stato incardinato presso la “Commis-
sione lavori pubblici, comunicazioni” del Senato il d.d.l. n. 2575 (primo
firmatario sen. Lorenzo Battista), che contiene una delega al Governo volta a
favorire la tracciabilità degli autori di contenuti nelle reti sociali da parte delle
autorità competenti in caso di indagini.
In estrema sintesi, il d.d.l. (al cui testo sono poi stati presentati diversi
emendamenti) si proponeva di fornire strumenti normativi più efficaci per
aiutare le autorità competenti a rintracciare coloro che inseriscono contenuti
nelle reti sociali attraverso Internet in caso di reato. Esso quindi non interveni-
va nella fase “a monte” della ricerca, ossia nell’individuazione delle fattispecie
amministrative o penali che possono determinare l’esigenza di rintracciare gli
autori dell’atto, ma nella fase “a valle”, ossia nell’azione stessa della ricerca.
Il tema del d.d.l. si inserisce pertanto nel contesto dell’ampio dibattito
nazionale e internazionale sul diritto all’anonimato in rete e alla cosiddetta
privacy, argomenti che hanno dato luogo a una consistente letteratura ultrade-
cennale a riguardo
1
. Il presente lavoro vuole offrire un contributo di natura
tecnico-operativa in questo complesso contesto, schematizzando e riportando
quanto emerso nel corso delle audizioni che la Commissione lavori pubblici
∗
Gli AA. sono entrambi Consiglieri parlamentari del Senato della Repubblica. C. Marchet-
ti è capo dell’Ufficio sviluppo sistemi informativi automatizzati; G. Salone è capo dell’Ufficio
di segreteria della “Commissione lavori pubblici, comunicazioni”. Le opinioni espresse sono
personali e non impegnano in alcun modo l’Istituzione di appartenenza.
1
Si vedano ad esempio M. BETZU ,Anonimato e responsabilità in rete, http://www.
costituzionalismo.it/pdf/?pdfId=391, 2011; G. FI NOCC HIARO ,Anonimato, in “Digesto
- Discipline privatistiche”, Aggiornamento 2010, p. 6 ss.; M. MAN ETT I,Libertà di pensiero e
anonimato in rete, in “Il Diritto dell’informazione e dell’informatica”, 2014, n. 2, pp. 139-152.
Edizioni Scientifiche Italiane ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3707-9
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