Sul cammino tracciato da Evidence

AutoreCarmelo Asaro
CaricaEx magistrato, esperto di sistemi informatici applicati al diritto; docente in corsi di Master sul Cybercrime presso il Dipartimento di Informatica, 'La Sapienza'Università di Roma
Pagine139-144
Sul cammino tracciato da Evidence
CARM ELO ASARO
È con vivo piacere che mi accingo a introdurrei lavori di presentazione del
libro “Trattamentoe scambio della prova digitale in Europa”. Il testo riassume
i risultati del progetto comunitario “Evidence” (acronimo di European Data
Informatic Exchange Framework for Courts and Evidence) f‌inanziato dalla
Commissione europea e diretto dall’ITTIG del CNR di Firenze, in persona
di Mariangela Biasiotti, responsabile del progetto, con la collaborazione di
Fabrizio Turchi, Mattia Epifani e altri valenti ricercatori dell’Istituto, che
calorosamente saluto.
Un saluto particolare porgo alla sen. Rosa Maria Di Giorgi, Vice Presi-
dente del Senato, che ha voluto questo evento e ci ospita in questa prestigiosa
sala “Caduti di Nassirya” così carica di memorie. Un vivo ringraziamento
rivolgo a Mariangela Biasiotti e a Sebastiano Faro, direttore dell’ITTIG, che
mi hanno onorato della richiesta di condurre i lavori di questa giornata.
Il libro che oggi si va a presentare contiene, oltre ai risultati del progetto
“Evidence” e quali approfondimenti di questi, importanti studi monotematici
che danno conto dello stato dell’arte, in termini di impianti normativi, prassi
applicative, sviluppi tecnologici, risvolti investigativi e giuridici relativi alla
cooperazione giudiziaria in Europa basata sulla comunicazione elettronica.
Nella qualità di componente dell’EAB - External Advisory Board di “Evi-
dence”, ho seguito le varie fasi del progetto, che si è articolato su diversi e
interagenti livelli di studio. Il primo importante passo è consistito nella ri-
cerca e stipulazione di una convenzione di signif‌icato da dare ai principali
termini in uso nello specif‌ico settore della cooperazione investigativa e giudi-
ziaria, primo fra tutti lo stesso termine “prova”, che costituisce in pari tempo
l’oggetto e lo scopo della comunicazione digitale nel settore anzidetto. Si
è trattato di una feconda ortopedia linguistica, che, con l’apporto di tutti i
partecipanti al progetto, portatori di differenti prospettazioni corrispondenti
allo stato della normativa e delle prassi investigative e giudiziarie dei rispettivi
Paesi, è pervenuta alla def‌inizione unitaria e univoca di numerosi termini ed
espressioni afferenti a concetti chiave, fra cui “electronic evidence”, “digital
forensics”, “criminal law”, “criminal procedure”, “criminal international coo-
peration”. È stata in tal modo stabilita una rete di signif‌icati condivisi quale
Ex magistrato, esperto di sistemi informatici applicati al diritto; docente in corsi di Master
sul Cybercrime presso il Dipartimento di Informatica - “La Sapienza” Universitàdi Roma.
Edizioni Scientif‌iche Italiane ISSN 0390-0975

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