Storia dell' ooppeenn ssoouurrccee nella pubblica amministrazione italiana

AutoreFlavia Marzano/Angelo M. Buongiovanni
CaricaPresidente di UnaRete/Il Secolo della Rete
Pagine389-406

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@1. L'influenza Della Pubblica Amministrazione Sul Mercato Del Software

La pubblica amministrazione (P.A.) è un importante attore nel mercato (più del 15 % del mercato Information Technology nazionale) e per capire realmente la portata del fenomeno è interessante individuare gli elementi che lo definiscono.

Il soggetto pubblico può influenzare il mercato IT e in particolare il mercato del software da due punti di vista: acquistando licenze software e acquistando soluzioni personalizzate e custom. In entrambi i casi l'adozione di software open source (FLOSS: Free Libre Open Source Software) può essere una vera e propria soluzione sia per il risparmio iniziale in termini di costi per le licenze, che per l'adattabilità e la possibilità di personalizzazione degli applicativi acquisiti1.

Inoltre l'utilizzo sistematico di FLOSS porta allo sviluppo di competenze informatiche locali, necessarie per il supporto e la personalizzazione del software, favorendo un'occupazione altamente tecnologica locale "vicina" alla P.A. Non si tratta ovviamente di un modello autarchico, e quindi inefficiente, ma del superamento di monopoli, intrinsecamente inefficienti e pericolosi, mediante un modello tecnologico "a rete locale" orientato ai servizi, e quindi più moderno ed efficiente.

In altre parole la logica FLOSS deve essere interpretata come un'opportunità per promuovere e diffondere l'innovazione sui territori e per produrre un reale cambiamento anche nel settore pubblico, diventando così uno stimolo per incentivare investimenti e iniziative: in questa ottica il soggetto Page 390 pubblico si può inserire, sostenendo parte degli investimenti volti alla creazione di applicazioni FLOSS specifiche per la P.A.

@2. Le Motivazioni All'acquisizione Di Floss Da Parte Della P.A.

Le motivazioni e i benefici che spingono le P.A. a una possibile transizione da software proprietario a soluzioni FLOSS sono simili a quelli che hanno influenzato le imprese private, ma vi sono tre ulteriori fattori decisivi che indirizzano le scelte pubbliche verso l'adozione del nuovo paradigma: indipendenza dai fornitori, sicurezza e accessibilità.

@@2.1. L'indipendenza dai fornitori

L'indipendenza dai fornitori è un elemento che valorizza la scelta di utilizzare FLOSS ed è una delle ragioni che ha motivato molte P.A. alla migrazione, per svincolarsi dalle scelte tecnologiche delle singole imprese fornitrici che spesso sono dettate più da esigenze competitive che dalla ricerca di una reale efficienza e qualità dei prodotti.

Infatti, talora i fornitori utilizzano in modo spregiudicato politiche di lock-in (blocco), cioè fanno offerte molto basse per aggiudicarsi le forniture, ma poi, una volta che il loro programma è in uso e controlla dati strategici dell'organizzazione, alzano i prezzi. A questo punto, per la P.A. (come per qualunque altra organizzazione) diventa molto costoso e difficile cambiare prodotto, essendo i dati in formato proprietario, sotto il controllo del software acquistato, ed essendo gli operatori ormai addestrati a usare quel prodotto. Il più delle volte si deve cedere al ricatto e pagare un prezzo elevato (ma comunque inferiore al costo del cambiamento). In alternativa, si deve ripartire da zero, perdendo l'investimento fatto non solo nel programma, ma anche nell'addestramento del personale e nello sforzo di digitalizzazione dei dati.

L'adozione di FLOSS crea una maggior concorrenza tra diversi operatori, dando la possibilità al soggetto pubblico di cambiare molto più facilmente il fornitore, essendo il software non proprietario ed essendo le competenze relative alla portata di tutti. Ciò fa quindi risparmiare sui servizi di supporto, assistenza e manutenzione.

@@2.2. La sicurezza e l'accessibilità

La P.A. ha il compito di garantire la riservatezza dei dati raccolti e organizzati nelle proprie banche dati. Avere a disposizione il codice sorgente dei programmi utilizzati all'interno della propria organizzazione offre alla P.A. la Page 391 possibilità di dare un grado di maggiore sicurezza ai cittadini: il FLOSS, infatti, rispetto al software proprietario, consente di individuare errori e imperfezioni potenzialmente dannose o illecite (che potrebbero, ad esempio, permettere l'accesso non consentito a informazioni di particolare importanza e/o coperte da privacy), garantendo così più sicurezza e affidabilità alla comunità, che in questo caso è l'intera cittadinanza.

Da una parte l'adozione del FLOSS offre alle P.A. autonomia, possibilità di personalizzazione, sicurezza e permette di svilupparne l'informatizzazione, dall'altra ci sono alcuni fattori critici che possono frenarne la diffusione: difficoltà nella migrazione da un software proprietario conosciuto e utilizzato dalla gran parte del personale, investimenti effettuati in passato su software proprietario e non ancora ammortizzati, scarsa diffusione di competenze specifiche che sfruttino al meglio le possibilità e le potenzialità del FLOSS.

Tutte criticità di non semplice e immediata soluzione. Nonostante le difficoltà, l'adozione di FLOSS da parte della P.A. è ormai diventata una realtà.

Le P.A. che vogliono adottare FLOSS non devono limitarsi a considerare questa scelta come una semplice riduzione dei costi, bensì come un progetto capace di creare valore economico, sociale e politico.

La possibilità di accedere al codice sorgente e la presenza di una comunità di sviluppatori che mettono a disposizione le proprie competenze, può inoltre rappresentare, soprattutto per la P.A. dei Paesi in via di sviluppo, un importante strumento per il progresso e l'acquisizione di competenze informatiche.

Nel caso del soggetto pubblico, l'aspetto economico non è comunque l'unico criterio di valutazione per l'adozione del FLOSS: il ruolo della P.A., l'importanza delle attività e delle informazioni da essa gestite, i problemi relativi all'accessibilità, alla sicurezza delle informazioni e alla garanzia della comunità di gestione, inducono a considerare altri criteri di valutazione.

Uno dei ruoli fondamentali della P.A. è quello di gestire e diffondere le informazioni, lasciando ai cittadini il diritto di accedere facilmente ai propri dati, lasciandoli liberi di utilizzare un software qualunque possibilmente gratuito e garantendo l'accessibilità, l'integrità e la riservatezza di queste informazioni. Utilizzando quindi standard aperti e ampliando le possibilità di scelta la P.A. riesce a garantire più facilmente l'accesso alle informazioni, la continuità di gestione e il mantenimento delle informazioni, indipendentemente dalle soluzioni scelte.

@3. Gli Indirizzi Dell'europa

L'Unione europea ha avviato una politica sulla società dell'informazione e della conoscenza (d'ora in poi SdIC) verso la metà degli anni ottanta dando Page 392 impulso ad attività di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e alla liberalizzazione delle telecomunicazioni. Sin dall'inizio, nelle sue iniziative, l'Unione ha posto particolare attenzione all'interoperabilità dei programmi per stimolare l'utilizzo e la diffusione di Internet e lo sviluppo di servizi efficienti per i cittadini e le imprese da parte della P.A.

Dal 1998 l'Unione ha supportato numerose iniziative in campo FLOSS e il tema è stato all'ordine del giorno in molti ambienti politici. Nel 1998 è stato costituito un Gruppo di lavoro sul software libero con il compito di analizzare il fenomeno e fornire raccomandazioni per lo sviluppo di FLOSS. Il lavoro è stato presentato a diverse conferenze internazionali.

Il documento Free Software / Open Source: Information Society Opportunities for Europe?, dopo una panoramica su FLOSS e sugli scenari futuri, fornisce una serie di raccomandazioni per supportare la comunità ad ottenere benefici dall'utilizzo di FLOSS e per rimuovere le barriere allo sviluppo di tali progetti:

- realizzare di protocolli di comunicazione sotto licenze FLOSS;

- incoraggiare l'adozione da parte delle P.A. di formati aperti e pubblici;

- promuovere progetti per il miglioramento della qualità di FLOSS;

- finanziare progetti di rice

- definire nuove licenze;

- permettere che FLOSS possa interoperare con programmi proprietari;

- definire normative per lo sviluppo di FLOSS. Inoltre il Programma di ricerca Information Society Technologies (IST), priorità del V Programma

L'interesse dell'Unione europea verso il mondo FLOSS è emerso dalla

Strategia di Lisbona e nel "Piano eEurope" in cui, tra le varie raccomandazioni, l'Unione ha posto la promozione dell'uso di FLOSS nel settore pubblico.

Le successive strategie europee per lo sviluppo della SdIC hanno sempre cercato di stimolare il mercato FLOSS. "eEurope 2002" incoraggia l'adozione e lo sviluppo di FLOSS, in particolare per garantire l'interoperabilità e la crescita di un mercato dell'Information and Communication Technology (ICT) più orientato ai prodotti e ai servizi europei.

Il programma "eEurope 2005" incoraggia ulteriormente l'adozione del FLOSS, in particolare promuovendone esplicitamente per garantire l'intero- Page 393 perabilità delle infrastrutture di e-government: "per la fine del 2003 la Commissione definirà una disciplina per la interoperabilità intesa a promuovere la fornitura di servizi paneuropei di e-government ai cittadini e alle imprese. Il documento affronterà la questione dei contenuti dell'informazione e raccomanderà alcune iniziative e specificazioni di natura tecnica per aggregare i sistemi informativi della P.A. in tutta l'UE; si baserà su standard aperti e incoraggerà l'impiego di software libero (open software)".

Anche in merito alle attività di ricerca nel campo della sicurezza il programma promuove la "normalizzazione delle tecnologie al fine di diffondere l'uso di standard aperti e di software open source".

Il FLOSS è richiamato anche in merito all'individuazione e alla selezione di esempi di buone prassi: "l'analisi degli esempi di buona prassi deve tradursi nell'elaborazione di modelli o linee guida che...

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