Attuazione della legge 15 maggio 1997, n. 127, recante: "Misure urgenti per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo"
CIRCOLARE 27 maggio 1998, n. 4/98.
Attuazione della legge 15 maggio 1997, n. 127, recante: "Misure urgenti per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo". (Pubblicata nel supplemento ordinario n. 98/L alla Gazzetta Ufficiale del 17 maggio 1997, n. 113).
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segretariato generale Al Consiglio di Stato - Segretariato generale Alla Corte dei conti - Segretariato generale All'Avvocatura generale dello Stato - Segretariato generale A tutti i Ministeri - Gabinetto - Direzione generale affari generali e personale Alle aziende ed amministrazioni autonome dello Stato A tutti gli enti pubblici non economici All'ISTAT - Direzione generale Al CNEL- Segretariato generale All'Istituto superiore della sanita' - Servizi amministrativi del personale A tutte le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura A tutte le province A tutti i comuni A tutte le comunita' montane Alla Scuola superiore della pubblica amministrazione All'ARAN e, per conoscenza: Alla Presidenza della Repubblica - Segretariato generale Alle regioni a statuto speciale Alle regioni a statuto ordinario Alle province autonome di Trento e Bolzano Ai Commissari di Governo presso le regioni e province autonome All'ANCI All'UPI All'U.N.C.E.M.
All'Unioncamere
Premessa.
In relazione alle problematiche emerse a seguito dell'entrata in vigore della legge 15 maggio 1997, n. 127, in particolare sull'effettiva applicazione delle disposizioni in essa contenute, finalizzate a semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazioni pubbliche, si rende necessaria l'emanazione della presente circolare.
E' opportuno intervenire affinche' i rapporti tra cittadini ed uffici pubblici risultino conformi alle finalita' della legge ancorata a criteri di trasparenza, snellezza delle procedure, partecipazione e rispetto reciproco, attraverso l'utilizzazione di nuovi modelli gestionali.
A tal fine, le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende e le amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le province, i comuni, le comunita' montane, e loro consorzi ed associazioni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti...
Per continuare a leggere
RICHIEDI UNA PROVA