Le rilevazioni «sistematiche» di esercizio e la metodologia contabile

AutoreMario Turco
Pagine61-111
CAPITOLO III
LE RILEVAZIONI “SISTEMATICHE”
DI ESERCIZIO
E LA METODOLOGIA CONTABILE
di Mario Turco
SOMMARIO: 1. Le scritture complesse: sistemi e metodi di scritture. – 2. I sistemi di
scritture. – 3. I metodi contabili. – 4. Le condizioni generali della partita doppia.
– 5. La logica contabile delle variazioni finanziarie. – 6. I paradigmi in partita
doppia secondo la logica delle variazioni finanziarie. – 6.1. Le permutazioni eco-
nomico-finanizarie. – 6.2. Le permutazioni finanziarie. – 6.3. Le permutazioni
economiche. – 7. Il funzionamento dei conti d’ordine.
1. Le scritture complesse: sistema e metodo di scritture
Nel linguaggio aziendale rilevare contabilmente un’operazione di
gestione, semplice o complessa, richiede la registrazione per iscritto
dell’evento in modo da avere una certa, corretta e duratura memoria del
fenomeno avvenuto. Lo strumento tipico mediante il quale si esplica la
rilevazione contabile è il conto, il quale, come già affermato, è deputato
ad accogliere movimenti quantitativi riguardanti un dato oggetto.
La natura scritturale delle rilevazioni contabili richiede l’impiego di
mezzi idonei alla descrizione, detti per l’appunto, registrazioni o scrit-
ture, in modo da rendere concretamente percepibile l’avvenuta rileva-
zione. Segue che il termine rilevazione assume un significato diverso
da quello di scrittura, anche se è naturale intercambiare i due termini,
in quanto il primo richiama la ricerca di dati desunti dall’osservazione,
ossia l’apprezzamento dei caratteri qualitativi e/o quantitativi di qualsi-
asi fenomeno amministrativo, mentre il secondo termine implica l’an-
notazione di quei dati in appositi registri, da cui deriva il termine regi-
strazione. In altri termini, la scrittura è la rilevazione trascritta nei libri
o registri, mentre la rilevazione è la memoria scritta dei fatti aziendali1.
1 Sul significato proprio di “rilevazione” e di “scrittura”: G. CATTURI, Teorie contabili e scenari
62 Parte Prima – Le rilevazioni aziendali
Le rilevazioni finalizzate all’accertamento della consistenza nel
tempo di un oggetto complesso, attraverso l’osservazione coordinata
e collegata dei suoi oggetti semplici, osservati nei loro nessi reciproci,
costituiscono un sistema di scritture complesse. In tal caso, lo stru-
mento di rilevazione è in grado di raccogliere, classificare, ordinare,
sintetizzare, rappresentare le quantità originarie rilevate nei singo-
li conti in una struttura di ordine superiore alla quale si dà il nome
di sistema di conti (o sistema contabile). In questi termini, il sistema
contabile definisce l’insieme coordinato di rilevazioni concernenti un
oggetto complesso, la sua consistenza in un dato istante e la sua evo-
luzione nel tempo. L’oggetto di rilevazione è complesso in quanto è
determinabile facendo riferimento a più oggetti semplici che lo com-
pongono, i quali scaturiscono dalle singole operazioni di gestione.
Il funzionamento dei conti su cui si basa il sistema di scritture ha
necessità di essere disciplinato da un prestabilito metodo contabile (o
di scritture), il quale precisa l’insieme organico di regole da seguire
per la corretta tenuta e regolare funzionamento dei conti. Precisamente,
il metodo contabile, pur potendo assumere una diversa configurazione
in relazione alle conoscenze che si richiedono alla rilevazione, stabili-
sce la forma delle scritture, ossia le modalità esteriori secondo le quali
le scritture sono composte, l’ordine delle rilevazioni e il collegamento
delle stesse, cioè i rapporti esistenti tra le diverse annotazioni contabili.
Da quanto sopra evidenziato segue che le rilevazioni contabili si
differenziano dalle altre rilevazioni sia per l’oggetto di conoscenza (si-
stema contabile), il quale è un oggetto complesso (si pensi, ad esem-
pio, alla determinazione del risultato di esercizio), sia per lo strumento
di rilevazione, ossia il conto, il quale richiede per il suo regolare fun-
zionamento norme di regolamentazione (metodo contabile).
Da qui nasce la distinzione astratta tra sistema e metodo contabile,
secondo cui «un metodo di registrazione (…) è un’ordinata serie di
norme per la razionale compilazione (…) di (…) note scritte (…); per
contro un sistema di scritture è una serie di registrature considerate in
atto, già composte, riguardanti un solo oggetto complesso, qualunque
sia del resto il modo nel quale furono compilate e collegate tra loro»2.
economico–aziendali, II ed., Cedam, Padova, 1997, p. 68. Si nota, peraltro che il termine registra-
zione deriva dall’uso di effettuare le annotazioni su particolari registri. Le registrazioni possono
essere effettuate a mano o a macchina. Oggi con l’avvento dell’elettronica, le registrazioni vengono
realizzate automaticamente utilizzando quale strumento di base il personal computer (singolo o
collegato ad un centro di elaborazione). L’immissione dei dati avviene sulla base di un programma
di rilevazione che consente, poi, grazie alla memoria di cui è dotato l’elaboratore, di utilizzarli per
ottenere elaborazioni di vario genere e sintesi periodiche.
2 F. BESTA, La Ragioneria, Vol. II, Vallardi, Milano, 1909, p. 276. Sull’argomento, E. ARDEMANI,
Cap. III – Le rilevazioni “sistematiche” di esercizio e la metodologia contabile 63
In altri termini, il sistema di scritture definisce la materia di indagi-
ne, ossia i fatti di gestione che devono essere analizzati e rilevati, men-
tre il metodo di scritture precisa l’insieme organico di regole secondo
le quali le scritture devono essere effettuate per una corretta e regole
tenuta dei conti.
I sistemi contabili attuabili dalle varie aziende, espressione del
diverso contenuto complesso e delle differenti finalità delle scritture
contabili, possono essere vari ed ecco perché è possibile parlare di
diversi sistemi contabili. Allo stesso modo, poiché diversi possono es-
sere i modi di funzionamento dei conti con cui tenere le scritture di un
sistema, vari possono essere i metodi di rilevazione contabile3.
2. I sistemi di scritture
Le rilevazioni contabili orientate all’individuazione di un ogget-
to complesso, attraverso l’osservazione coordinata e collegata degli
oggetti semplici nei loro legami reciproci, come abbiamo già eviden-
ziato, costituiscono un sistema di scritture. Caratteristica dei sistemi
di scritture è la considerazione dell’evoluzione e delle variazioni nel
tempo degli oggetti semplici di cui si compone l’oggetto complesso da
osservare. Le variazioni degli oggetti semplici, però, non sono consi-
derate a sé stanti, come fatti autonomi, ma riguardate nelle loro mutue
relazioni e nelle variazioni che concorrono a determinare la misura
dell’oggetto complesso che quegli stessi oggetti concorrono a costitu-
ire. La finalità di tali rilevazioni, pertanto, non è quella di considerare
le variazioni degli oggetti semplici, ma le variazioni che questi hanno
provocato nell’oggetto complesso di cui fanno parte.
In questi termini, un sistema scritturale desume il suo significato e
la stessa sua denominazione dal proprio contenuto, ossia dall’oggetto
I metodi ed i sistemi contabili, in E. Ardemani (a cura di), Manuale di amministrazione aziendale,
Isedi, Milano, 1977.
3 Sul rapporto tra metodo e sistema sono sorte nel tempo diverse impostazioni dottrinali contra-
stanti, riconducibili alle scuole di pensiero di Fabio Besta e Gino Zappa. La scuola bestana asserisce
l’indipendenza tra il sistema di scritture e il metodo contabile, per cui uno stesso metodo può applicar-
si a sistemi di scritture differenti, così come al medesimo sistema possono applicarsi metodi diversi.
La scuola zappiana, invece, sostiene il collegamento tra la forma e il contenuto, riconoscendo alla
prima la funzione di “mezzo a fine”. Secondo il pensiero di Zappa “la forma è determinata dal con-
tenuto e non può essere separata che per artificio logico”. I sostenitori di quest’ultima scuola hanno,
inoltre, affermato che quando la teoria del metodo prescinde dall’oggetto dei sistemi di rilevazione,
essa “si svuota di contenuto e si riduce a poche modalità”. G. ZAPPA, Il reddito di impresa. Scritture
doppie, conti e bilanci di aziende commerciali, II ed., Giuffrè, Milano, 1950, p. 43; ALDO AMADUZZI,
L’azienda nel suo sistema e nell’ordine delle sue rilevazioni, II ed., Utet, Torino, 1963; P. ONIDA, La
logica ed il sistema delle rilevazioni quantitative d’azienda, Giuffrè, Milano, 1970, p. 28.

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