Prospettive di riforma del codice penale in tema di prescrizione del reato, in attuazione del principio costituzionale di ragionevole durata del processo

AutoreErmenegildo Costabile
Pagine943-945

Page 943

Accertare i reati e punirne gli autori è un'esigenza fondamentale per la sopravvivenza di ogni democrazia.

L'efficienza della giustizia, infatti, è condizione necessaria per l'effettività dei diritti di tutti i cittadini, per il progresso sociale, culturale ed economico del Paese.

In Italia il servizio giustizia è gravemente inefficiente.

Numerosi sono i processi penali che hanno il medesimo epilogo: non doversi procedere per estinzione del reato per decorso del termine prescrizionale. In altre parole: «impunità» del reo.

E la causa di questo degrado certamente risiede nella lentezza del nostro processo. Contrassegno negativo che rappresenta anche il principale addebito che si muove all'Italia da parte dell'opinione pubblica e nelle sedi internazionali. Non per nulla la maggior parte delle condanne degli organi di giustizia sopranazionali riguardano proprio questo aspetto.

La soluzione, allora, non deve mirare a scongiurare la prescrizione allungandone irragionevolmente il termine, bensì ad introdurre un sistema capace di garantire che il procedimento penale si concluda in tempi brevi ed invalicabili.

Oggi, un intervento legislativo appare necessario per attuare il fondamentale, ma ahinoi dimenticato, principio consacrato al comma secondo, ultimo periodo, dell'art. 111 della Costituzione: la legge assicura la ragionevole durata del processo.

Un principio che non è possibile ignorare rimanendo inerti di fronte al logorio del sistema giudiziario o, peggio ancora apportando delle modifiche che vanno nel senso contrario a quello dell'efficienza.

Quello della ragionevole durata del processo è il dettato costituzionale che più di ogni altro necessita di un'attuazione codicistica: tramite riforme sistematiche finalizzate a garantire l'economicità temporale degli istituti vigenti e l'introduzione di nuovi meccanismi che favoriscano la speditezza del procedimento.

In quest'ottica il sistema della prescrizione del reato, pur assolvendo ad altre e diverse funzioni, è, comunque, al centro del dinamismo processuale ed è possibile una riforma strutturale che attribuisca a quest'istituto un effetto propulsivo della «macchina giustizia».

L'istituto della prescrizione del reato ha una natura complessa che coinvolge delicati risvolti di politica criminale, costituzionali, di democrazia e libertà tali da renderlo uno dei temi più controversi e intricati su cui si confronta da tempo la cultura giuridica e politica italiana.

Una riflessione seria sulla rivisitazione della disciplina della prescrizione non può che partire dalle ratio dell'istituto.

Tra le diverse motivazioni che sono state attribuite alla prescrizione del reato quelle fondanti sono due: la prima è una ragione utilitaristica; la seconda è di garanzia nei confronti dell'accusato.

Fin dai tempi di Cesare Beccaria e dalla nascita della concezione liberale e utilitaristica del diritto penale, si sottolinea l'esigenza di «prontezza della pena», vale a dire di un accertamento del reato che segua prontamente alla sua commissione. Soltanto una risposta sanzionatoria definitiva che sia più vicina possibile al tempus commissi delicti, infatti, consente al diritto penale di assolvere al suo compito di prevenzione del crimine.

Questo principio è supportato dal dato criminologico in base al quale solo una pena pronta, intesa nel senso chiarito, viene sentita dal reo come «conseguenza», sanzione e per un certo verso retribuzione del reato commesso ed è capace, pertanto, di svolgere una funzione special preventiva, ossia di deterrenza nei confronti del reo a compiere altri reati, nonché rieducativa (articolo 27, comma 3, ultima parte, Cost.) e general preventiva.

Pertanto, non è corretto porre sullo stesso piano l'accertamento definito del reato e una...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT