Proposte per un «ambiente di normazione» al servizio del legislatore

AutoreCarlo Biagioli
CaricaIstituto per la documentazione giuridica del CNR
Pagine53-63

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@Introduzione

Per intervenire con il computer a favore del processo normativo, occorre, gradualmente ed entro certi limiti, procedere ad una sua razionalizzazione e modellizzazione.

Il giurista, come un artista, ma anche come qualunque altro professionista, fa delle cose senza essere chiaramente consapevole delle procedure mentali che segue, come ci diceYa Rescigno nella prima giornata di Firenze, dedicata a questi temi.

L'informatico per operare ha bisogno di un modello - ben definito e può ispirarsi in questo anche a realtà estranee al mondo giuridico, se non assistito dal giurista. Cerca di individuare o dispone già (a volte in modo, fuorviante perché si tratta di procedure attinte da altri domini) di procedure e modelli non avendo conoscenza del dominio dove le applica.

Il ruolo di chi fa ricerca in questo campo è diverso sia dal giurista che dall'informatico: consiste nell'individuazione di modelli del processo normativo ispirati alla cultura giuridica.

È il lavoro che abbiamo cercato di fare per il drafting legislativo, agendo in parallelo all'evolversi e all'affinarsi degli strumenti di tecnica legislativa.

Da alcuni anni infatti, con il collega Marcatali, abbiamo iniziato a interessarci di informatica legislativa o legimatica, una disciplina pressoché allora inesistente, anche a livello internazionale, Per tale ragione ci siamo mossi con estrema cautela, in stretto contatto con il legislatore e proponendo inizialmente tecniche semplici e facilmente comprensibili.

Oggi, come dimostra questo convegno, con le varie realizzazioni che ci permetterà di vedere, l'informatica legislativa si è affermata e questo permette di ampliare la visuale e quindi le proposte tecniche possibili, guardando più in generale verso l'interò processo della produzione normativa,Page 54 comunque consapevoli che si tratta di attività più complessa, eterogenea e probabilmente meno modellizzabile.

Gli elementi che qui proporrò sono per il momento solo una base di discussione che si - arricchirà e verrà corretta mi auguro, dal confronto e dalla critica degli esperti (studiosi ed operatori della produzione legislativa).

Ritengo nostro compito elaborare e proporre una metodologia, piuttosto che realizzare sistemi informatici.

@1. Il processo di produzione normativa

@@1.2. Produzione normativa come attività composita ed eterogenea

Legiferatone e decisione rappresentano i momenti più significativi e delicati dell'attività giuridica.

Il processo di formazione di una legge a livello statale è generalmente regolato da una serie di norme di natura costituzionale,

A monte di questa procedura ufficiale vi è una complessa attività di incontro e definizione di interessi, che coinvolge tutti i soggetti sociali, da cui scaturisce la sostanza del progetto legislativo, che spesso viene consegnato ai titolari dell'iniziativa legislativa in forma già strutturata ed elaborata.

L'attività legiferativa vera e propria viene tradizionalmente distinta in tre fasi: quella dell'iniziativa, quella deliberativa e quella perfettiva.

La prima consiste essenzialmente nella formulazione del progetto di legge e nella -sua presentazione.

La fase deliberativa è la più complessa e articolata. Nel Parlamento italiano il processo legislativo tipo è quello che si svolge in Commissione «referente» ed in Assemblea, oppure in Commissione «deliberante», od ancora in Commissione «redigente».

La fase cosiddetta perfettiva consiste nella promulgazione e pubblicazione della legge approvata.

Il drafting legislativo, inteso come attività di vera e propria stesura del testo, rappresenta il momento centrale della normazione, ma non può essere visto come separato da tutte la altre operazioni che vengono compiute in tutte queste fasi del processo di produzione di un provvedimento legislativo. Operazioni che si può tentare di riassumere rozzamente come:

politiche:

- di analisi del problema;

- di scelta degli scopi;

- di individuazione delle soluzioni;

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di documentazione:

- dell'ambito giuridico-normativo in cui sì opera;

- dell'ambito reale che si va a regolamentare;

- dell'iter di formazione del provvedimento legislativo;

di drafting;

- dell'atto normativo;

- di documenti preparatori

- di testi unici;

di valutazione:

- della coerenza interna della legge;

- dell'impatto giuridico della legge (coerenza esterna della legge);

- dell'impatto reale della legge.

Queste ultime operazioni, che la dottrina vorrebbe particolarmente curate, nella realtà sono spesso trascurate e ritenute marginai.

La fase applicativa ed esecutiva del provvedimento legislativo ci porta all'interno del momento decisionale, quindi fuori del processo legislativo, ma dovrebbe riguardare ugualmente, anche se in modo indiretto, il normatore, con particolare riferimento a quelle operazioni di valutatone della norma di cui ho appena detto e su cui tornerò successivamente.

Se ci spostiamo sul punto di vista dell'informatica giuridica, è quindi indubitabile che un sistema di aiuto al drafting debba essere inserito e collegato con altre funzioni automatizzabili, affinchè sia in grado di affrontare più di un aspetto, tra quelli appena elencati, della produzione legislativa. Fu proprio questa la raccomandazione emersa con più forza durante la giornata di studio del 1989 a Firenze,

Per alcuni di questi aspetti l'informatica è già supporto collaudato e...

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