Pianificazione e dimensione territoriale delle politiche dell'Unione europea: note sul caso pugliese
Autore | Carla Tedesco |
Pagine | 47-55 |
CARLA TEDESCO
TERRITORIALE DELLE POLITICHE
DELL’UNIONE EUROPEA:
NOTE SUL CASO PUGLIESE
Sommario: 1. Due prospettive diverse, ma strettamente interrelate – 2. Il caso pu-
gliese – 3. Alcune questioni aperte.
1. Due prospettive diverse, ma strettamente interrelate
Il ruolo dei processi di integrazione europea nell’ambito dei sistemi
di pianificazione territoriale degli Stati membri, può essere osservato in
riflessione sul tema, focalizzando l’attenzione sul caso della Puglia, in-
teressante per l’attuale coincidenza tra una fase di forte rinnovamento di
orientamenti e strumenti della politica urbanistica e l’inizio del nuovo
periodo di programmazione del fondi strutturali 2007-20131.
Come è noto, l’Unione europea (UE) non possiede specifiche compe-
tenze in materia di pianificazione territoriale. Tuttavia, sin dal periodo
compreso tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta, Bruxelles
ha portato avanti una serie di iniziative che, da prospettive e con moda-
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mente, con i sistemi nazionali e con le pratiche della pianificazione ter-
stato osservato, a grandi linee, da due principali prospettive.
La prima prospettiva è quella degli autori che hanno focalizzato l’at-
tenzione sul processo di costruzione dello Schema di Sviluppo dello
Spazio Europeo (SSSE), verso uno sviluppo equilibrato e sostenibile del
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with the past?”, presentato alla Conferenza AESOP “Planning for the risk society”, svoltasi
a Napoli nei giorni 11-14 luglio.
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