N. 207 ORDINANZA (Atto di promovimento) 28 febbraio 2011

LA CORTE DI APPELLO Ha pronunziato la seguente ordinanza nella causa civile in grado di appello iscritta al n. 986/2003 R.G.A.C., avente come oggetto azione possessoria e promossa da: Cirillo Emilia e Ciocci Santa Teresa, rappresentate e difese, in forza di procura estesa a margine dell'atto di citazione introduttivo del giudizio di appello, unitamente e disgiuntamente, dagli avv.ti Martino Fabiano e Giuseppe Barbieri Mario ed elettivamente domiciliati presso la persona e lo studio di quest'ultimo in Catanzaro Lido, p.zza Anita Garibaldi n. 9, appellanti;

Contro ARSSA - Agenzia regionale sviluppo e servizi in agricoltura, sedente in Cosenza, rappresentata e difesa per procura estesa a margine della comparsa di costituzione e risposta in grado di appello dall'avv. Elena Ricucci ed elettivamente domiciliata in Catanzaro, via Schipani 110, presso la persona e lo studio dell'avv.

Maria Gemma Talerico, appellata.

La Corte, letti gli atti, premesso che:

con atto di citazione ritualmente notificato Cirillo Emilia e Ciocci Santa Teresa convenivano in giudizio davanti al Tribunale di Crotone l'ARSSA - Agenzia regionale sviluppo e servizio in agricoltura, allegando: a) di essere proprietarie del fondo S.

Antonio in agro di Santa Severina esteso ha 6.37,60, loro pervenuto per successione legittima di Cirillo Luigi, il quale lo aveva a sua volta ricevuto dalla successione di Cirillo Fortunato che lo aveva acquistato, quale parte di maggiore estensione, dalla Berlingieri Francesca fu Anselmo; b) che in attuazione della legge n. 230/1950 la maggior parte di detto fondo in loro proprieta', distinta alle particelle 33 e 91 del fg. 23 era stata inclusa per errore nel piano di esproprio in danno della Prever Ada fu Giovanni e per l'effetto riportato in Catasto Terreni del Comune di Santa Severina in testa all'O.V.S. (Opera Valorizzazione Sila) e, su tali premesse, chiedevano che fosse riconosciuto e dichiarato il loro diritto di proprieta' sul predetto fondo, previa rimessione alla Corte costituzionale in relazione alla non manifesta infondatezza della questione di legittimita' costituzionale del d.P.R. 4.11.1951 n. 1230 per violazione, in riferimento agli artt. 76 e 77 della Costituzione, dei criteri direttivi contenuti nella, legge delega (Artt. 2 e 5 legge n. 230/1950), nella parte in cui ha assoggettato ad espropriazione il fondo distinto con le particelle e 91 del foglio 23 di Santa Severina non appartenente alla destinataria del provvedimento espropriativo sig.ra Prever Ada; in subordine chiedevano che fosse riconosciuto il loro diritto di proprieta' per intervenuta usucapione;

ad esito del giudizio di primo grado, nel quale anche la convenuta ARSSA si costituiva, era deliberata sentenza in data 23.5/23.5.2002, con la quale era rigettata la domanda con compensazione delle spese di lite;

avverso tale decisione, con atto di citazione notificato in data 25.6/3.7.2003, hanno proposto appello la Cirillo e la Ciocci, dolendosi del fatto che il giudice di prime cure abbia ritenuto applicabile l'art. 14 della legge 22 ottobre 1971, n. 865, secondo il quale pronunciata l'espropriazione, e trascritto il relativo provvedimento, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull'indennita' anche nel caso di...

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